Ingegneria 4.0: al via il primo contest Aveva sulla progettazione digitale con il software Aveva E3D

Aveva, primaria società a livello globale nel software industriale che promuove la trasformazione digitale e la sostenibilità, ha aperto le iscrizioni al suo primo concorso Aveva E3D Design Competition. Il concorso invita gli utenti di tutto il mondo a creare soluzioni innovative con l’intelligenza artificiale (AI) e il modulo di apprendimento automatico – machine learning (ML) di Aveva E3D Design per rispondere alle sfide di business e sostenibilità che aziende e imprese industriali di tutto il mondo stanno affrontando.

Aveva E3D Design è la soluzione di progettazione 3D tecnologicamente più avanzata al mondo per ideare gli impianti di processo di tutti i settori industriali. Grazie a potenti strumenti di visualizzazione e una progettazione 3D multidisciplinare, Aveva E3D Design è in grado di generare rapidamente disegni e report accurati per ridurre i costi, i tempi e i rischi commerciali di progetti di investimento per impianti greenfield e brownfield.

Il concorso servirà come piattaforma per gli utenti del software di ingegneria Aveva per mettersi alla prova e dimostrare le loro capacità di AI/ML nell’applicazione industriale di diversi settori. Aperto agli ingegneri del settore energetico, oil&gas, chimico, minerario e navale, l’Aveva E3D Design Competition metterà in luce il talento di utenti a livello mondiale, ponendo l’accento sui casi d’uso più innovativi della soluzione.

Stephen Burrows, direttore R&D di Aveva E3D Design, ha commentato: “Questo concorso è stato ideato per mostrare i numerosi utilizzi della soluzione per affrontare le sfide aziendali e l’ingegno della comunità E3D. Sono sempre colpito dalle eccezionali capacità, dalla passione e dalla creatività degli utenti del software Aveva”.

Aveva E3D Design consente a ingegneri e progettisti di creare soluzioni in modo rapido, efficiente, sostenibile e innovativo. Lo strumento intuitivo permette di sfruttare l’AI/ML nei loro progetti senza dover disporre necessariamente di competenze specifiche nel loro utilizzo diretto. Le funzionalità multiple possono infatti essere utilizzate e valorizzate grazie a un semplice codice.

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