Il robot chirurgico Versius di Cmr Surgical all’ospedale Cristo Re di Roma

Pubblicato il 22 febbraio 2022

Cmr Surgical (CMR), società internazionale di dispositivi medici con sede a Cambridge, nel Regno Unito, ha annunciato installat il sistema Versius presso L’ospedale Cristo Re di Roma. Il nosocomio fa parte del Gruppo Giomi ed è il primo di un grande gruppo di cliniche private in Italia a installare questa pratica e innovativa piattaforma chirurgica.

Versius viene adoperato all’interno di un programma di robotica multispecialistica, in una vasta gamma di procedure mininvasive in ginecologia, urologia e chirurgia generale. L’obiettivo del programma è quello di aumentare significativamente l’accesso dei pazienti alla chirurgia mininvasiva, che comporta diversi benefici, come tempi di recupero più rapidi, meno cicatrici e meno dolore post-operatorio. La piattaforma è già stata utilizzata, con successo, dalla clinica in oltre 50 casi di asportazione di tumori maligni e benigni, tra cui nefrectomie, isterectomie ed emicolectomie.

Versius si adatta virtualmente a ogni configurazione della sala operatoria e si integra perfettamente nei flussi di lavoro esistenti, aumentando la possibilità di accesso alla chirurgia robotica mininvasiva (MAS).  Il design portatile e modulare di Versius consente al chirurgo di utilizzare solo il numero di bracci necessari a una determinata procedura. Bio-mimando i movimenti del braccio umano, Versius offre ai chirurghi la scelta di un posizionamento ottimizzato delle porte, insieme alla destrezza e alla precisione di piccoli strumenti completamente al polso. Con una visione 3D in HD, un controllo degli strumenti intuitivo e una scelta di posizioni di lavoro ergonomiche, la console permette di ridurre lo stress e l’affaticamento del chirurgo e consente una chiara comunicazione con l’intera equipe.

L’annuncio segue la recente notizia della prima installazione del sistema Versius presso un ospedale pubblico in Italia, il Policlinico di Milano. Versius ad oggi è stato utilizzato in oltre 3.000 casi clinici in tutto il mondo ed è uno strumento chirurgico ormai collaudato negli ospedali di tutta Europa, India, Medio Oriente e Australia.

 



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