I software Ansys protagonisti in Formula 1

RedBull ha scelto Ansys per ottimizzare la progettazione delle sue vetture da competizione

Pubblicato il 2 dicembre 2010

La simulazione nel settore automobilistico diventa ogni giorno più importante, e ancora di più quando parliamo di veicoli ad alte prestazioni. Non c’è più il tempo di testare fisicamente tutte le configurazioni studiate dai tecnici, sono diminuiti i budget a disposizione dei team, sono richiesti tempi sempre più ridotti per introdurre modifiche sulle vetture tra una gara e l’altra. Sono diversi i team che utilizzano i software Ansys, ma il caso più evidente delle possibilità offerte da questi strumenti è quello di Red Bull. Il team ha vinto il mondiale costruttori nel suo sesto anno di vita, e questo, a detta dei suoi tecnici, anche grazie a un uso intenso e coordinato dei software di simulazione di Ansys (Nasdaq: Anss) che hanno permesso l’ottimizzazione della progettazione del veicolo, assicurandone una maggiore competitività.

Con le restrizioni del regolamento 2009, la simulazione è divenuta essenziale per sviluppare una vettura competitiva. Lo stesso Steve Nevey, business development manager di Red Bull Racing, sottolinea: “Il tempo che possiamo dedicare a test fisici è ormai veramente limitato. Di fronte a tali restrizioni abbiamo impiegato il software di Ansys per ottimizzare l’aerodinamica della vettura, cosa che si è rivelata un fattore chiave per vincere questo campionato. Il punto principale è l’accuratezza dei risultati che otteniamo dalle simulazioni: una tale precisione ci consente di passare immediatamente dal virtuale al reale, con sicurezza”.

Il software CFD di Ansys consentono infatti di simulare i flussi d’aria intorno e attraverso la vettura in diverse condizioni, incluse le transizioni dove i cambiamenti di assetto e delle condizioni sono gestiti nel tempo. Grazie poi all’integrazione di più simulatori, che avviene attraverso Ansys Workbench, si ottimizzano diversi componenti studiandone il comportamento termico, aerodinamico, il raffreddamento, la resistenza alle sollecitazioni, ecc. Questo permette di lavorare sul telaio così come su altri componenti ad alto impatto sulle prestazioni come freni, scarico, sospensioni.

Red Bull ha iniziato a utilizzare i software Ansys fin dalla nascita del team per superare le sfide continue che la progettazione di vetture da competizione impone. Nevey ha fatto notare: “In passato il progetto introdotto a marzo aveva la possibilità di essere rivisto solo un paio di volte durante la stagione. Oggi dobbiamo essere in grado di introdurre continuamente modifiche e novità per adattare il veicolo alle condizioni di guida, al percorso, al pilota, e per rispondere con efficacia e velocità alle idee dei team avversari. Non è possibile smettere di sviluppare l’auto nemmeno per una settimana, o presto ci vedremmo superati dai nostri concorrenti”.

“Red Bull Racing è un esempio di team che ha fatto un passo avanti, creando con la sede locale di Ansys in Inghilterra una collaborazione molto stretta” ha aggiunto Wim Slagter, corporate product manager per la fluidodinamica di Ansys. “Lavorando in questo modo si è riusciti a creare la consapevolezza delle capacità di integrazione dei diversi software Ansys per arrivare al prototipo virtuale completo dell’auto da corsa, e quindi alla ottimizzazione della stessa”.

Ansys: www.ansys.com



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