Grazie ad Autodesk Fusion 360 e alla fabbricazione additiva robotizzata, Livrea ha realizzato il primo yacht stampato in 3D

Pubblicato il 6 giugno 2017

Livrea, start-up italiana fondata da due costruttori siciliani di barche, ha compiuto un grosso passo avanti  nell’ambizioso progetto di costruire il primo yacht da competizione stampato in 3D, producendo il più grande componente singolo realizzato ad oggi e che è stato presentato nel corso della manifestazione americana Rapid.

I co-fondatori di Livrea, Daniele Cevola e Francesco Belvisi, hanno analizzato le tecnologie emergenti e i metodi di produzione che avrebbero potuto portare le competizioni di yacht a un nuovo livello, permettendo allo stesso tempo di  ridurre i tempi e i costi tradizionalmente associati alla costruzione artigianale.

I due fondatori hanno lavorato a stretto contatto con il team di ricerca avanzata di Autodesk,  dal disegno a mano del progetto alla modellazione in 3D in cloud utilizzando il software Autodesk Fusion 360. Hanno poi sfruttato la potenza della fabbricazione additiva e del 3D per stampare lo scafo dello yatch con compositi polimerici avanzati e multi-materiali.

Il nuovo processo di progettazione e fabbricazione ha ridotto i tempi di produzione da mesi a ore e, allo stesso tempo, ha permesso all’azienda di risparmiare soldi spesi in materiali e di ridurre gli sprechi. Questo nuovo processo ha permesso inoltre alla start-up di rendere più leggeri i componenti e di continuare a sperimentare nuovi materiali, fondamentali per far sì che lo yacht sia competitivo in qualsiasi gara futura. Infine, il processo ha permesso a Livrea di creare curvature complesse che migliorano le prestazioni dello scafo e che non sarebbero state possibili utilizzando il legno o metodi di fabbricazione più tradizionali.

“La nostra passione ci ha permesso di portare avanti la grande tradizione siciliana della costruzione di barche, evolvendo la progettazione e la produzione a nuovi livelli”, ha commentato Daniele Cevola, co-fondatore dell’azienda. “Passando alla progettazione in Cloud, alla fabbricazione additiva robotizzata e all’utilizzo di nuovi materiali avanzati, abbiamo fatto passi incredibili che ci avvicinano sempre di più al nostro obiettivo: il primo yatch al mondo completamente stampato in 3D”.

Questo progetto è uno dei primi esempi nell’ambito industriale di sistemi di fabbricazione additiva robotizzati, multi-funzione e di grande formato, in fase di sviluppo da parte del team di ricerca avanzata di Autodesk. Il sistema sfrutta il controllo avanzato del movimento e le tecnologie dei sistemi di visione per sincronizzare la produzione robotizzata e quella di estrusione. Questa ricerca si pone l’obiettivo di “sprigionare” la potenza del machine learning, dei sistemi di visione guidata, della fabbricazione additiva e dei materiali avanzati associati a nuove strategie “free-form”. La connessione del “machine learning” con i sistemi di visione permette inoltre, durante la produzione, di controllare, apprendere e modificare le strategie nel corso di tutto il processo.

Ovviamente, per stampare componenti di questa grandezza e con questi materiali, è stata utilizzata una stampante 3D specializzata. Ed è per questo che Autodesk si è rivolta al partner Sabic, tra i leader globali nella tecnologia termoplastica. Grazie al lavoro di squadra con Autodesk e Livrea, gli esperti di elaborazione dell’azienda hanno utilizzato la macchina Big Area Additive Manufacturing (Baam) per stampare i componenti dello scafo, utilizzando due tipi di materiale della gamma Thermocomp AM di Sabic: composto PPE rinforzato in fibra di carbonio per lo strato esterno dello scafo, e composto PEI rinforzato in fibra di carbonio per la struttura di supporto interna in lattice.

“Livrea è l’esempio per eccellenza di un’azienda che si è impegnata nell’esplorare l’ambito del ‘Future of Making Things’ e che ha dato un forte segnale al settore”, ha commentato Massimiliano Moruzzi, senior principal research scientist di Autodesk. “Insieme a Sabic, utilizziamo le più innovative tecniche di produzione e i materiali all’avanguardia  per dimostrare tutto quello che è possibile fare oggi, adesso. Autodesk è onorata di collaborare con Livrea in questo importante progetto di produrre il primo yatch stampato in 3D e  siamo certi che questi nuovi processi impatteranno positivamente anche altri settori”.

Livrea prevede di aver pronto lo yacht stampato in 3D in tempo per gareggiare alla 2019 Mini Transat, una competizione transatlantica individuale che parte dalla Francia e arriva in Brasile, coprendo 4.000 miglia.

 



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