Gli stati generali della robotica collaborativa

Il 26 novembre Universal Robots mette attorno allo stesso tavolo i maggiori esperti di automazione e robotica del Paese partendo da un assunto: i cobot non sono più “solo” uno strumento di lavoro per le fabbriche, ma un vero “elemento abilitante” per costruire le imprese, e più in generale, la società del futuro. L’evento digitale indagherà una serie di argomenti e aree di approfondimento al fine di produrre la prima Carta delle Idee della Robotica Collaborativa.

Pubblicato il 19 novembre 2020

«Andiamo ben oltre una giornata di studi. È qualcosa di diverso da un semplice convegno: è un impegno per il futuro, un manifesto», esordisce così Alessio Cocchi, country manager Italia di Universal Robots, presentando il prossimo e atteso evento digitale dell’azienda danese: gli Stati Generali della Robotica Collaborativa.

L’evento si terrà in forma interamente digitale il prossimo 26 novembre – a partire dalle  9:30 –  ed è stato voluto dall’azienda per discutere del futuro della fabbrica digitale (e non), di come è cambiato il ruolo dell’uomo all’interno del processo produttivo e di come – grazie ai cobot – esso sia divenuto “antropocentrico”. Di come i cobot, infine, siano stati in grado di introdurre cambiamenti nel modo in cui la ricerca si approccia alla robotica e nel modo in cui avviene il trasferimento tecnologico e formativo.

Per entrare nel dettaglio di ogni argomento, UR ha chiamato alcuni dei maggiori esperti di automazione e robotica del Paese in rappresentanza di diversi mondi – professori universitari, ricercatori, competence center, sindacato, associazioni di categoria, imprese – per comprendere da loro in che modo i cobot giochino questo ruolo di “cerniera” tra presente e futuro.

«Gli Stati Generali vogliono richiamare l’attenzione sul ruolo della robotica collaborativa – prosegue Cocchinel sostenere crescita delle imprese e continuità produttiva; vogliono indagare le possibilità applicative future; si interrogano su come sia cambiato il ruolo dell’operatore, quali competenze gli vengano richieste oggi e quali dovrà acquisire domani». Sarà un evento centrato sul rapporto uomo-robot perché è in questo rapporto fecondo fra il meglio dei due mondi, umano e robotico, che si annida un’idea nuova di industria.

«Quello che emergerà dagli Stati Generali – aggiunge il manager UR – sarà trasformato in un documento programmatico in cui con il contributo di tutti gli ospiti andremo a delineare dei percorsi, connessi alla robotica collaborativa, utili allo sviluppo del Paese. Lo chiameremo “Carta della Idee della Robotica Collaborativa” e sarà messo a disposizione di tutti gli stakeholder strategici nel nostro settore: istituzioni, università, associazioni, imprese e così via. Un manifesto per sfruttare al meglio cosa può fare la robotica collaborativa, un documento aperto da aggiornare e migliorare nel tempo».

L’evento coinvolgerà alcuni dei più grandi nomi della ricerca nazionale come Bruno Siciliano (docente della Federico II di Napoli e autore della voce “robotica” dell’Enciclopedia Treccani), Antonio Bicchi (docente dell’IIT di Genova e dell’Università di Pisa), Andrea Zanchettin (docente presso il Politecnico di Milano). Spazio inoltre a Domenico Appendino (presidente SIRI e consigliere UCIMU), Lorna Vatta (direttrice esecutiva del competence center Artes 4.0), Francesco Messano della UILM, Salvatore Basile di Experis, partner di UR nel primo corso di robotica collaborativa. Grandi brand come Pirelli, Ferrero, Continental, porteranno la propria esperienza d’uso della robotica collaborativa UR, raccontando il cambiamento che è seguito alla sua implementazione. Integratori innovativi come IndexLab e centri di educazione come il FEM di Modena completano il parterre di ospiti.

L’evento sarà condotto e moderato dal giornalista scientifico Riccardo Oldani, vedrà la partecipazione costante di Alessio Cocchi come “padrone di casa” e si concluderà con la tavola rotonda, il momento in cui si raccoglieranno le idee che daranno vita alla Carta della Idee della Robotica Collaborativa.

Per iscriversi e partecipare è sufficiente compilare il form, qui.

 



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