Formazione al centro: Mitsubishi Electric e Università degli Studi dell’Aquila insieme

Mitsubishi Electric e l'Università degli Studi dell’Aquila collaborano a un percorso didattico innovativo per gli studenti dei corsi di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica

Pubblicato il 2 gennaio 2020

La formazione, in tutte le sue estensioni, ha un ruolo sempre più strategico all’interno del sistema produttivo italiano, poiché non coinvolge solo i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e necessitano di qualifiche, ma anche le aziende che devono costantemente aggiornare i propri collaboratori e clienti per rimanere competitive nei propri mercati.
Per questo, tra le responsabilità di Mitsubishi Electric c’è anche quella di essere parte attiva nel processo formativo delle giovani generazioni, attraverso programmi dentro e fuori la propria realtà aziendale, con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi, condividerne i valori, orientarli e qualificarli, rendendoli così capaci di affrontare le nuove sfide lavorative.

Forte della propria esperienza, la divisione Factory Automation della filiale italiana di Mitsubishi Electric con il progetto AcadeMy ha avviato un percorso di collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila finalizzato a favorire l’allineamento delle competenze didattiche degli studenti del primo e secondo anno del corso di laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica con quelle richieste oggi dal mondo del lavoro, aiutandoli a sviluppare una maggiore capacità di interagire con le aziende del tessuto economico italiano.
La proposta didattica di Univaq e Mitsubishi Electric è stata ideata, in particolare, per contribuire allo sviluppo delle abilità tecniche dei futuri ingegneri, attraverso attività di laboratorio e demo dimostrative con l’utilizzo di apparecchiature tecniche specifiche come il motion control, un sistema integrato di tecnologie e dispositivi per il controllo del movimento capace di governare processi industriali estremamente complessi, dove è richiesta una precisione sempre più elevata.

La prima parte di questo percorso ha previsto una proposta formativa in e-learning, seguita da un seminario e una sessione dimostrativa in laboratorio. Nel mese di dicembre si svolgerà la seconda parte del corso dedicato alla presentazione delle soluzioni CNC applicate a macchine utensili e la programmazione CNC EIA ISO dando continuità al percorso tecnico intrapreso dagli studenti.
“L’approccio diretto tra studenti e impresa, proposto grazie alla collaborazione con Mitsubishi Electric, vuole essere un sistema per misurare il grado di competenza dei ragazzi, della loro capacità di comprendere un metodo e un linguaggio diverso da quello a cui sono abituati e che non hanno ancora sperimentato nel loro percorso universitario” dichiara Pierluigi Beomonte Zobel, docente di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi dell’Aquila. “È importante che i giovani vengano formati con un elevato grado di qualificazione, in linea con i cambiamenti tecnologici e con le caratteristiche richieste dalle aziende, affinché si possano inserire nel tessuto produttivo italiano”.

“Per Mitsubishi Electric la formazione degli studenti, a tutti i livelli di istruzione, è un elemento essenziale per fornire loro capacità tecniche e competenze aggiornate, rendendoli capaci di affrontare l’integrazione con il mondo del lavoro” afferma Alessandro Munari, Academy Education Coordinator di Mitsubishi Electric. “La parte di attività pratica svolta in laboratorio con il supporto di demo kit dedicati al Motion Control ha permesso ai partecipanti di acquisire conoscenze tecniche specifiche in ambito automazione, che sono skill sempre più richieste da aziende come la nostra”.
Il progetto di Mitsubishi Electric e Univaq è stato concepito anche con l’obiettivo di portare attenzione alla città dell’Aquila, uno dei luoghi simbolo della rinascita dopo il terremoto del 2009. L’Università degli Studi dell’Aquila ha saputo riprendere con decisione la propria missione e riconquistare il ruolo sociale ed educativo che gli compete, riuscendo oggi a soddisfare i nuovi bisogni di istruzione e formazione del proprio territorio per costruire la futura classe dirigente italiana.



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