Elettrodomestici smart: un linguaggio comune è possibile

EEBus e Energy@home hanno sviluppato un linguaggio comune per far dialogare tra loro gli elettrodomestici intelligenti che potrà aiutare a realizzare soluzioni per una gestione più efficiente dell’energia.

Pubblicato il 14 luglio 2017

Gli elettrodomestici intelligenti stanno entrando nelle nostre case portandoci ad una connettività sempre maggiore. Ma, davanti a utenti che cercano soluzioni sempre più semplici, come possiamo garantire che questa maggiore connettività non aumenti anche la complessità? Durante la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile 2017, EEBus, Energy@home insieme con alcune aziende leader in Europa nella produzione di elettrodomestici hanno dato la risposta presentando elettrodomestici che non solamente parlano la stessa lingua, ma comunicano con sistemi per la gestione dell’energia all’interno di un ecosistema domestico integrato. Una soluzione che, assicurando una gestione intelligente dell’elettricità, può portare benefici in bolletta per i consumatori.

EEBus ed Energy@home sono due tra le più importanti associazioni no profit che promuovono tecnologie energeticamente efficienti per la casa intelligente e per l’Internet of Things (IoT). Nel 2014, durante la European Utility Week, avevano annunciato la volontà di collaborare per la creazione di un linguaggio comune e aperto che permettesse agli elettrodomestici smart di dialogare tra loro; l’obiettivo era quello di individuare soluzioni per una miglior gestione dell’energia all’interno della casa. La collaborazione ha dato buoni frutti: a fine giugno, alla Settimana Europea dell’Energia Sostenibile 2017 a Bruxelles, hanno dimostrato che il linguaggio comune sviluppato permette realmente di far interagire diverse tipologie di elettrodomestici di marche differenti con un energy manager domestico. Sono stati mostrati diversi scenari di gestione della casa e le interazioni smart con la rete elettrica.

Le interazioni tra gli elettrodomestici e l’energy manager sono state attivate attraverso un linguaggio neutro chiamato Spine (acronimo per Smart Premises Interoperable Neutral-message Exchange). Sviluppato dalle due realtà per la comunicazione tra i dispositivi domestici, si basa su un modello dati chiamato Saref (Smart Appliances REFerence ontology) che è stato sviluppato proprio per l’interazione tra dispositivi intelligenti sotto il patrocinio dalla Commissione Europea. La dimostrazione fatta apre la strada ad una maggiore convergenza degli standard di comunicazione nel settore dell’energia e dell’automazione domestica, oltre ad essere un importante passo in avanti che supera un certo modo di pensare per settori distinti, ad esempio: elettrodomestici da un lato e veicoli elettrici dall’altro.

“La dimostrazione che è stata fatta è un passo importante nel cammino verso una casa realmente connessa”, osserva Marco Signa, direttore di Energy@home. “Troppo spesso, anche recentemente, abbiamo visto che un approccio frammentato allo sviluppo degli standard ha rallentato l’adozione di tecnologie utili e importanti, mentre l’impegno di un settore nell’esplorare un percorso comune potrebbe effettivamente aiutare a cambiare il mondo. Quanto è stato dimostrato è quindi un fondamentale passo in avanti per le case del futuro; case dove la tecnologia funziona senza problemi e, riducendo la complessità della nostra quotidianità, ci aiuta a vivere in un modo più rispettoso dell’ambiente”.

Josef Baumeister, direttore di EEBus, aggiunge: “Questo nuovo linguaggio lavora con differenti protocolli di comunicazione e mira a garantire che gli apparecchi collegati, anche se provenienti da aziende diverse, siano in grado di comunicare costantemente sia tra di loro, sia con un energy manager domestico. Lo scambio di informazioni tra tutti i dispositivi collegati permette al sistema di gestire l’utilizzo di energia, ottimizzandolo. Per esempio, approfittando delle migliori tariffe energetiche o degli orari di punta per la generazione di energia rinnovabile. Questo diventerà sempre più importante con l’evoluzione di reti energetiche intelligenti e un maggiore ricorso ad energie auto-prodotte come l’uso dei pannelli fotovoltaici”.

Paolo Falcioni, direttore generale del Comitato Europeo dei Produttori di Apparecchiature Domestiche (Ceced), dichiara: “Gli elettrodomestici intelligenti saranno la prossima grande novità del nostro settore; una fase di cambiamento che però è già stata avviata. Il modo in cui questi dispositivi smart comunicano, non solo con l’utente, ma anche tra loro, sarà cruciale per la rivoluzione della casa intelligente. Grazie al lavoro svolto da EEBus ed Energy@home, l’industria dell’elettrodomestico in Europa può ora inviare un segnale forte: siamo in grado di condurre questa rivoluzione con soluzioni nuove e funzionali che sono aperte ed efficaci per molti tipi di apparecchi e tecnologie, andando anche al di là del settore dell’elettrodomestico. L’industria sta dando delle risposte concrete alle domande di interconnessione e comunicabilità che sono attualmente sul tavolo dell’Unione Europea”.



Contenuti correlati

  • Osservatorio Internet of Things
    Il mercato dell’Internet of Things cresce e sfiora i 9 miliardi di euro

    Non si arresta la corsa del mercato italiano dell’Internet of Things. Nel 2023 ha raggiunto un valore di 8,9 miliardi di euro, +9% rispetto al 2022. Tra i diversi ambiti, la fetta più grande del mercato è...

  • Spine e boccole di posizionamento con sensori di condizione di norelem

    norelem ha aggiunto le spine e boccole di posizionamento con sensori di condizione alla sua vasta gamma di prodotti dotate di sensori di condizione. I sensori di condizione vengono utilizzati per visualizzare costantemente lo stato di salute...

  • GenAI, servizi digitali e cloud al centro della partnership fra Vodafone e Microsoft

    Vodafone e Microsoft hanno annunciato una partnership strategica decennale per offrire piattaforme digitali su scala a oltre 300 milioni di aziende, organizzazioni del settore pubblico e consumatori in Europa e Africa. La collaborazione punta a trasformare la...

  • Abilitare l’industria sostenibile e 4.0

    Digitalizzazione, Internet of Things e interconnessione delle macchine sono le tecnologie che meglio realizzano l’industria sostenibile e 4.0: fra le soluzioni in linea con questo figura lo standard IO-Link Leggi l’articolo

  • Strumentazione innovativa e smart sensing

    L’innovazione nella strumentazione si diffonde sulle note del software, mettendo a disposizione strumenti aggiornabili, versatili e pronti a sfruttare i Big Data e ad inserirsi nelle reti digitali. I sensori che raccolgono tutti i dati disponibili non...

  • MAS Elettronica Cloud Computing
    Cloud computing, il “vademecum” di MAS Elettronica

    Di Sandro Mascetti – CEO di MAS Elettronica In uno scenario sempre più iperconnesso, abbiamo assistito ad alcuni importanti cambiamenti nei paradigmi di trasmissione, stoccaggio ed elaborazione dei dati. Uno degli aspetti più importanti è la migrazione...

  • Osservatorio Polimi: il mercato dell’IoT nel 2022 supera gli 8 miliardi di euro

    Nel 2022 il mercato italiano dell’ Internet of Things continua la sua corsa: +13% rispetto al 2021, raggiungendo 8,3 miliardi di euro, nonostante i problemi legati alla carenza di semiconduttori e di materie prime, oltre all’instabilità economica...

  • SPS Italia On Tour fa tappa a Rimini

    Il terzo incontro di avvicinamento a SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria, è il 21 marzo all’Ecoarea Better Living di Cerasolo, Rimini. Con il coinvolgimento dei fornitori di tecnologia e di alcune importanti...

  • Dal prodotto al servizio

    Anche l’industria manifatturiera si sta sempre più orientando verso l’approccio della servitization: si va verso la creazione di un ecosistema dove ogni partecipante utilizza o fornisce servizi utili. Alcune tecnologie sono particolarmente abilitanti per l’affermarsi dei nuovi...

  • Vodafone annuncia la prima chiamata volte in Europa su rete commerciale CAT-M

    Vodafone annuncia di aver realizzato una chiamata Voice over Long-Term Evolution (VoLTE) sulla sua rete commerciale CAT-M in Italia. È la prima volta in Europa che una chiamata VoLTE viene effettuata su un’infrastruttura di rete commerciale attiva...

Scopri le novità scelte per te x