Dieci anni di attività: PNI tira le somme

Pubblicato il 16 settembre 2004

Partecipare a Bias è per Consorzio PNI – Profibus Network Italia – l’occasione giusta per festeggiare i 10 anni di attività, fare un bilancio del passato e tracciare le linee guida per il futuro. “Siamo una realtà ormai consolidata di Profibus International: più di 50 soci, 24 associazioni regionali, 22 centri di competenza e 7 laboratori”, sottolinea Maurizio Ghizzoni, presidente di PNI dall’anno di fondazione, 1994. “Da allora perseguiamo un’unica ‘mission’: diffondere la ‘cultura’ di Profibus come standard di riferimento presso i potenziali utenti della filiera, fornire informazioni tecniche, sviluppare il protocollo e la normativa”, dichiara Ghizzoni.

Profibus DP è ormai presente in modo capillare, soprattutto in campo manifatturiero. “Attualmente i nodi installati sono circa 10 milioni, ma prevediamo di raddoppiare la cifra, raggiungendo quota 20 milioni, nei prossimi 4 anni”. Come? “Ampliando la nostra presenza in tutti gli ambiti, anche nel processo. Tenendo presente che il 60-65% della factory automation impiega connessioni RS-485, i protocolli più diffusi sono Profibus, che primeggia in Europa, DeviceNet, che è presente in America e CC-Link in Asia.
La percentuale di impianti cablati con bus di campo scende notevolmente se si passa alla process automation. Hart e 4…20 mA detengono il 78-80% del mercato; della fetta restante il 15% utilizza protocolli basati sulla norma IEC 61158-2, come Profibus PA e Foundation Fieldbus H1; solo il rimanente 5-7% usa connessioni RS-485. Questa quota si può ampliare”, prosegue Ghizzoni. “Le attività di upstream e downstream dell’industria di processo impiegano gli stessi meccanismi dell’industria manifatturiera e possono utilizzare bus di campo discreti come Profibus DP”.

Territorio di ‘conquista’ per Profibus sono anche la movimentazione, con ProfiDrive, e la sicurezza. “Quest’ultima intesa sia come safety, con ProfiSafe, ossia sicurezza di cose e persone, sia come security, cioè sicurezza delle reti”, sottolinea Ghizzoni. “Infine, dato che molti si lamentano del fatto che il campo sia l’unico livello della fabbrica a non essere direttamente connesso in Ethernet, abbiamo sviluppato ProfiNet per collegare l’intera azienda, dal campo al Mes a Internet”.