Così il packaging va in rete
Fare rete spesso è solo un facile slogan che esprime una buona intenzione e una prospettiva interessante soprattutto per le imprese medio piccole ma che raramente assume la forma di un’azione stabile ed efficace. Non è così per le aziende aderenti a PackPact, la rete di aziende della filiera del processo e dell’imballaggio che ormai da alcuni anni sperimentano la concreta fattibilità di un cammino comune e di un approccio unitario al mercato mondiale.
L’esperienza è iniziata nel 2013, assumendo dapprima la denominazione ‘Processing & Packaging – The High-Tech Italian Way’, ma negli anni si è consolidata ed evoluta e ora comprende sette produttori nazionali che occupano posizioni di primo piano nei rispettivi segmenti. Si tratta di Ronchi Mario filling&capping; Cama Group secondary packaging; Ilpra trysealing, thermoformingformfill and seal; Universal Pack stick pack & sachetfill and seal; Makro labelling; Tosa Group wrapping; Clevertech palletizing; alle aziende si affianca, come soggetto attuatore, la società Honegger con specifiche azioni di marketing e comunicazione.
Data la specificità e la complementarietà del know how la rete PackPact può proporre al mercato l’accesso a soluzioni complete, flessibili e all’avanguardia, garantite dall’eccellenza tecnologica made in Italy; insieme le aziende possono sviluppare il business e aumentare la competitività sul mercato attraverso l’integrazione delle competenze specifiche di ciascuna, possono coordinare le modalità di accesso a nuovi mercati esteri promuovendo un’offerta di prodotto integrata, possono svolgere congiuntamente le attività di promozione e marketing nei mercati esteri individuati, per intraprendere iniziative condivise in linea con le strategie di penetrazione.
Nel loro complesso, nel 2018 le aziende della Rete hanno fatturato 300 milioni di euro, dato su cui l’export ha inciso per l’85%. Il numero dei dipendenti impiegati dalla Rete è pari a un totale di più di 1.050, con un incremento medio di crescita pari al 20 % registrato negli ultimi due anni. Attraverso le attività promozionali congiunte, le aziende facenti parte della Rete hanno potuto aumentare di oltre il 100% il numero delle fiere partecipate nei nuovi mercati.
È così che si sono presentate ufficialmente il 10 luglio scorso, con il nuovo brand, PackPact, che condensa i suoi due elementi principali: il packaging come settore di interesse e la rete di imprese come forma dell’aggregazione, che la distingue, ad esempio, da una generica associazione; un’identità ribadita anche dal payoff ‘your partner in advanced processing & packaging’ e richiamata visivamente dal logo prescelto che ricorda lo stilema della catena genetica, dove gli elementi costituenti sono contraddistinti da un unico e forte DNA: la bandiera del made in Italy.
Lanciando la nuova immagine, i responsabili delle imprese aderenti hanno messo in evidenza i vantaggi della condivisione degli asset strategici per conseguire in modo sempre più efficace obiettivi di promozione sui nuovi mercati rafforzando i valori che il marchio della Rete rappresenta: “l’eccellenza della filiera di processo e imballaggio italiana competitiva sul mercato internazionale per soluzioni tecnologiche complete e innovative”. Valori che già si vedono realizzati nelle più recenti esperienze di successo che le aziende della rete hanno sviluppato in sinergia: come la soluzione completa di imballaggio di fine linea per scatole di Pet-food con sistema robotico di scarico e alimentazione, sviluppata da Cama-Clevertech; o la progettazione olistica per la sigillatura completa del prodotto nel settore lattiero caseario, predisposta da Clevertech & Tosa; o ancora le due linee per una delle principali aziende di beni di consumo a livello mondiale negli stabilimenti in Egitto e Salvador, realizzate da Cama e Universal Pack.
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