Corretta gestione dei dati

Dalla rivista:
Automazione Oggi

 
Pubblicato il 10 aprile 2024

Come si possono racchiudere tutti i dati in un unico grande contenitore, che renda più agevole l’analisi e, di conseguenza, la capacità di prendere decisioni fondate su elementi oggettivi?

Le moderne organizzazioni devono fare i conti con una mole sempre più ampia di dati. Manager e analisti hanno a disposizione una quantità potenzialmente infinita di informazioni, ma devono riuscire ad aggregarle nel modo corretto, a mantenerle aggiornate e a sfruttare tutte le fonti disponibili per arrivare al risultato più preciso nel minor tempo possibile. La sfida oggi è riuscire a racchiudere tutti i dati in un unico grande contenitore, che renda più agevole l’analisi e, di conseguenza, la capacità di prendere decisioni fondate su elementi oggettivi. È il concetto di data platform, una tecnologia utilizzata per la raccolta e la gestione dei dati sempre più ricercata dalle organizzazioni. Secondo alcune ricerche, il mercato della data platform nel 2023 ha raggiunto i 3 miliardi di euro e punta a superare i 10 miliardi nel 2029. Si calcola che nei prossimi 5 anni il mercato crescerà mediamente del 30% anno su anno. Ma quali dati vengono inseriti in questa piattaforma? E perché le aziende dovrebbero dotarsene? La fluttuazione sempre più veloce della domanda, la mobilità dei clienti da un brand a un altro, le incertezze delle catene di fornitura e, non ultimo, la difficoltà delle aziende nel difendere i propri margini di guadagno sono tutti fattori che stanno contribuendo a porre in cima all’elenco di priorità delle aziende la ricerca di una maggiore efficienza nella supply chain. Un numero sempre crescente di organizzazioni si sta quindi orientando verso soluzioni di demand planning, per pianificare la domanda e non farsi trovare impreparate di fronte alle frequenti oscillazioni del mercato.

Boost per investimenti tecnologici

Ebbene, un’azienda che ha un’ampia disponibilità di dati su fornitura, costi e clienti ha più possibilità di sfruttare al meglio questo genere di soluzioni. Grazie a una data platform può perciò avere un ritorno maggiore sull’investimento tecnologico, sia che si tratti di una soluzione di demand planning, sia che si tratti di altri strumenti di gestione delle informazioni. Una data platform estesa è, dunque, un boost, un amplificatore degli investimenti in tecnologie. Ai vantaggi che si ottengono sul piano del valore, vanno aggiunti quelli relativi al fattore tempo. Se è vero, infatti, che l’investimento in una data platform non produce risultati immediati, è nella lunga distanza che se ne apprezzano i benefici. Un’azienda che sia davvero data driven, ovvero guidata nelle sue decisioni dall’analisi dei dati, è più reattiva e capace di adattarsi in velocità ai cambiamenti. Per decidere di investire su una data platform occorre, quindi, definire obiettivi di lungo periodo ed elaborare una precisa data strategy. È questo un compito del CIO, che non può però lavorare in autonomia. Per essere davvero efficace la strategia di gestione dei dati dev’essere infatti realizzata coinvolgendo tutta l’organizzazione: finance, produzione, vendite. Il CIO e le line of business devono collaborare, per ottenere una piattaforma in cui i dati siano enterprise-wide e provenienti da tutte le funzioni e non isolati e organizzati per silos.

Nel percorso verso la data platform

Nel prossimo futuro, la prima scelta in materia di data platform è il cloud, che favorisce scalabilità e investimenti graduali. Tutti i maggiori fornitori di tecnologia in questo settore stanno, inoltre, aggiungendo costantemente nuovi strumenti per rendere la piattaforma più intelligente e per ridurre i tempi di attivazione, che oggi hanno una durata di pochi mesi e non più di anni. Questi due fattori, il cloud e l’afflusso continuo di strumenti per una gestione smart dei dati, fanno sì che la data platform sia concepita sempre meno come un mero repository di dati e sempre più come un alleato indispensabile dell’attività di business. Come per tutti gli strumenti di così vasta ampiezza funzionale, bisogna poi lavorare in modo costante sulla data platform affinché i dati rimangano freschi e di qualità. Come fare? affidandosi ad esperti in grado di aiutare le aziende a orchestrare al meglio il proprio asset di dati, accompagnandole nel percorso verso la data platform, affincando CIO e manager nella definizione di una data strategy a misura di azienda o nella realizzazione e nel mantenimento della piattaforma che richiede risorse e competenze spesso assenti all’interno delle aziende.

Axiante – www.axiante.com

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