Come l’automazione collaborativa semplifica le implementazioni e aumenta la produttività. Il punto di vista di OnRobot
di Enrico Rigotti, Area Sales Manager di OnRobot Italia
Prima dell’avvento della collaborazione, l’automazione era appannaggio esclusivo di giganti industriali con budget smisurati ed era ingombrante, inflessibile, costosa, difficile da programmare e il tempo di implementazione si misurava in anni.
L’emergere, negli ultimi 10-15 anni, di sistemi robotici collaborativi, strumenti facili da usare e software di programmazione intuitivi ha cambiato la situazione. Il tempo di implementazione oggi si misura in giorni e settimane, e il divide tecnologico tra le piccole e medie imprese (PMI) e i colossi dell’industria è stato livellato.
Promossa da aziende di automazione collaborativa, adottata poi dall’intero settore della robotica, ci troviamo oggi nell’era della democratizzazione dell’automazione in cui le barriere tradizionali alla sua adozione sono state eliminate, fornendo vantaggi soprattutto alle piccole aziende.
Cos’è l’automazione collaborativa?
La parola ‘collaborativo’ evoca immagini di umani e robot che operano insieme come partner, ma non è questo il caso. L’automazione collaborativa – che consiste in bracci robotici, end-effector, strumenti, accessori e software – è un insieme di tool facili da usare, progettati per aumentare la produttività umana in una vasta gamma di applicazioni, dalla levigatura e avvitatura al pick & place.
Il termine ‘automazione collaborativa’ si riferisce anche ai sistemi di automazione che permettono a esseri umani, robot e strumenti end-of-arm di condividere lo stesso ambiente di lavoro in modo sicuro (in base a una valutazione standard dei rischi), senza la necessità di recinzioni o protezioni di sicurezza estese.
Oggi, la natura stessa dell’automazione collaborativa sta cambiando, guidata dai requisiti di un settore manifatturiero ad alta velocità, dalla crescente digitalizzazione, dallo spostamento verso una produzione più personalizzabile – ad alto mix/basso volume – e dalla carenza costante di manodopera.
La crescita dell’automazione collaborativa
Oggi, la tendenza più importante è l’ascesa delle soluzioni applicative collaborative. Complete e pronte, forniscono hardware, software, strumenti e accessori necessari per affrontare applicazioni specifiche, come la pallettizzazione, levigatura, movimentazione dei materiali o manutenzione delle macchine. Le PMI sono focalizzate sulle applicazioni, e anche l’automazione dovrebbe esserlo.
Questo trend combina tutto gli elementi positivi dell’automazione collaborativa – usabilità, convenienza, risparmio sui costi e flessibilità – offrendoli in un’unica soluzione pronta all’uso.
L’emergere di nuove soluzioni focalizzate sull’applicazione permette alle aziende, una volta identificato un’attività, di ottenere tutto ciò di cui hanno bisogno in termini di strumenti, accessori e software in un unico pacchetto al fine di far funzionare la cella collaborativa sul proprio cobot o braccio robotico industriale leggero.
Quali sono le differenze chiave tra automazione collaborativa e tradizionale?
A differenza dell’automazione tradizionale, notoriamente costosa da installare e gestire, le soluzioni collaborative sono caratterizzate da sicurezza, semplicità e velocità di implementazione, assicurando la riduzione del costo totale di proprietà (TCO) e i tempi di inattività, e un più rapido ritorno sull’investimento.
I sistemi di automazione tradizionali sono più adatti alla produzione a basso mix/alto volume, ma la tendenza nel settore manifatturiero, in particolare tra le PMI, è verso una produzione ad alto mix/basso volume che richiede un’automazione collaborativa. Un sistema di automazione collaborativa – composto da un braccio robotico, tool di fine braccio, accessori e software – può essere adattato rapidamente e facilmente per accogliere nuovi prodotti. E, con l’attrezzatura appropriata, l’intero sistema può facilmente passare da un’applicazione all’altra. Di conseguenza, le soluzioni applicative collaborative riuniscono l’accessibilità, facilità d’uso e funzionalità flessibili richieste dalle aziende manifatturiere.
Cosa sta guidando l’adozione dell’automazione collaborativa?
È un momento difficile per il settore manifatturiero. La carenza di manodopera, i problemi della catena di approvvigionamento e le incertezze economiche stanno mettendo a dura prova i bilanci, la continuità aziendale e la capacità di produzione.
L’automazione collaborativa può aiutare. Organizzazioni manifatturiere di ogni dimensione stanno affrontando enormi problemi nel trovare e fidelizzare la manodopera, da posizioni operative, qualificate e non, fino ai ruoli di responsabili di produzione. Inoltre, il personale sta diventando sempre più costoso.
Un report del 2021 di Deloitte e Manufacturing Institute ha rivelato che 500.000 posti di lavoro rimangono scoperti nel solo settore manifatturiero statunitense, con aziende che hanno evidenziato come oggi sia il 36% più difficile trovare talenti rispetto al 2018. Così, conclude il report, 2,1 milioni di posti di lavoro potrebbero rimanere scoperti entro il 2030.Trend che si verifica in tutto il mondo, dal sud-est asiatico all’Unione Europea.
Le aziende con un’adeguata disponibilità di manodopera adottano l’automazione collaborativa per motivi diversi: sollevare i dipendenti da attività ripetitive e potenzialmente dannose e migliorare le condizioni di lavoro esistenti.
Allo stesso tempo, le aziende manifatturiere stanno affrontando una domanda crescente guidata dall’esplosione dell’e-commerce, per cui è necessario realizzare più prodotti e componenti che mai. Sfortunatamente, tutto avviene in contemporanea a una forte carenza di materie prime e pressioni sulla catena di approvvigionamento globale.
Incertezze macroeconomiche, impennate di richieste stagionali, scadenze ravvicinate e il trend del passaggio dalla produzione a basso mix/alto volume a quella ad alto mix/basso volume esercitano una pressione ancora maggiore sulle aziende manifatturiere.
L’effetto della democratizzazione
Tradizionalmente, le aziende di robotica non sono state efficienti nel soddisfare le esigenze delle PMI. I sistemi di automazione industriale dell’era pre-collaborativa erano troppo costosi e complessi per tutte le aziende, tranne le più grandi. Oggi, grazie all’aumento delle soluzioni applicative collaborative, la robotica è stata semplificata e democratizzata e i suoi vantaggi – – dall’aumento di produttività e rendimento, alla maggiore affidabilità alla qualità migliorata – sono ora accessibili a tutti.
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