Come la digitalizzazione ha cambiato il modo di fare manutenzione secondo Bosch Rexroth

Pubblicato il 17 marzo 2021

Secondo l’Istat “il processo di digitalizzazione delle imprese sembra distinto in due stadi o, in alcuni contesti più complessi, anche multistadio”. Nella prima fase emerge il bisogno di costruire i presupposti tecnico-culturali per l’avvio del processo di digitalizzazione, mentre nella seconda fase si procede con l’attuazione di “soluzioni applicative più utili ed efficaci per aumentare efficienza e produttività”.

Si tratta di un vero e proprio superamento dell’approccio quantitativo (per maturità digitale s’intende il numero di tecnologie adottate) verso un approccio più qualitativo integrando le tecnologie infrastrutturali e applicative in un’ottica di “complementarietà delle varie soluzioni tecnologiche”.

Secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal, gli investimenti sul fronte della digitalizzazione vanno in tre direzioni: 1. adozione di nuove tecnologie, 2. nuovi modelli organizzativi e 3. nuovi modelli di business, con un focus sulle soluzioni cloud, big data analytics, mobile e cybersecurity. Sempre secondo lo studio citato “tra i modelli di organizzazione aziendale si stanno adottando sistemi di rilevazione e analisi continua dei dati in tempo reale, così come si sta puntando molto su nuovi processi gestionali adatti a favorire l’integrazione dei software tipici dell’industria 4.0 per una conduzione completa della produzione e per una maggiore produttività aziendale.”

Al centro di tutto c’è il Dato, di cui si cerca di fare un uso sempre più consapevole, andando oltre l’ormai consolidata analisi dei comportamenti ma impiegando nuovi canali e strumenti digitali, integrando una personalizzazione del prodotto e del servizio.

L’innovazione passa dunque attraverso due tipi di rivoluzione, tecnologica e culturale, con l’obiettivo di generare una trasformazione strutturale che si esprime nell’intero ecosistema aziendale.

I vantaggi della digitalizzazione nell’ambito Service e Manutenzione

La digitalizzazione e i suoi benefici nell’ambito della manutenzione riguardano in primo luogo la connettività e l’accesso rapido alle informazioni relative alle necessità di manutenzione; in secondo luogo subentra poi il monitoraggio diretto delle macchine, che può avvenire anche da remoto, con l’ulteriore possibilità di predirne il comportamento.

In seguito, i dettagli dei suddetti vantaggi: • Connettività e disponibilità più facile e immediata delle informazioni fondamentali per la manutenzione, che si traduce in maggiore velocità nella soluzione dei problemi dei clienti; importanti in particolare la possibilità di accesso immediato a parametri macchina disponibili presso il cliente in abbinamento al supporto tecnico del fornitore completo di soluzioni rapide per identificare e reperire le parti di ricambio.

• Possibilità di monitoraggio diretto, anche da remoto, e predizione sul comportamento di macchine e impianti, grazie alla disponibilità di basi dati relative allo storico o a funzionalità disponibili di auto-apprendimento (machine learning). I benefici in questo caso sono i seguenti: una riduzione dei rischi di fermi macchina non previsti, la pianificazione della manutenzione basata su dati oggettivi e l’ottimizzazione dei magazzini ricambi strategici e dei costi di manutenzione.

Dove si colloca l’Italia rispetto agli altri Paesi sul tema della digitalizzazione?

La prospettiva clienti

Secondo un recente Whitepaper (luglio 2019) realizzato dal Gruppo Editoriale Tecniche Nuove Spa e il contributo educazionale di Bosch Rexroth, che ha indagato lo stato della «Digitalizzazione delle PMI Italiane – Scenari, strumenti e un esempio virtuoso: la manutenzione predittiva», i motivi principali per l’introduzione della digitalizzazione sono tre: migliorare l’efficienza di processo (importante per il 95% degli intervistati), evitare fermo macchina (importante per il 90% degli intervistati) e l’attuazione di analisi predittive (importante per 85% degli intervistati). Invece quasi il 40% delle aziende italiane utilizzatrici di impianti conserva ancora un approccio reattivo rispetto al tema della manutenzione, quindi manutenzione su guasto. Altri dati importanti riguardano le macchine ancora non sensorizzate nel 40% delle interviste e il fatto che solo il 15% degli intervistati adotta sistemi di manutenzione predittiva. Questo indica che l’approccio manutentivo è ancora strettamente legato all’esperienza diretta uomo-macchina e non alla disponibilità di dati oggettivi (Analytics).

In virtù dei dati raccolti emerge però un potenziale importante per il miglioramento che si traduce nell’evoluzione dei sistemi manutentivi verso concetti preventivi/predittivi ma anche nella possibilità di modernizzare impianti esistenti in ottica Industry 4.0 con l’introduzione di prodotti digitali.

La prospettiva fornitori

Dallo studio di KPMG (novembre 2019) dal titolo «Analisi della maturità e dei trend in ambito Customer Service nel settore dei beni strumentali» il cui perimetro di analisi ha riguardato la Federazione nazionale dei produttori di beni strumentali e loro accessori allo svolgimento dei processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato), risulta che i piani di manutenzione preventiva e predittiva sono ancora poco presenti. Soltanto il 27% delle grandi aziende italiane ha gestito più di 10 piani di manutenzione preventiva/predittiva nell’anno 2018. Per quanto concerne l’approccio dei fornitori questo risulta essere ancora reattivo e poco proattivo sul mercato. Le iniziative commerciali proattive sono limitate e la filosofia di lavoro è ancora fondata sul presidio fisico del territorio.

Il potenziale di miglioramento dell’Italia e il ruolo di Bosch Rexroth

Dopo la Germania, l’Italia è il secondo mercato europeo per i costruttori di macchine, con aziende di altissimo livello e leader nei corrispettivi settori di appartenenza. In questa prospettiva Bosch Rexroth favorisce l’installazione di prodotti aggiornati sul mercato con il conseguente sviluppo delle competenze e delle esperienze che servono per installazione, assistenza all’avviamento e supporto tecnico post-vendita. Nel quadro del mercato dell’UE l’Italia ha un potenziale di miglioramento fondamentale per lo sviluppo di servizi a valore aggiunto nell’ambito della manutenzione.

I servizi offerti oggi da Bosch Rexroth sono i seguenti: la competenza aggiornata su prodotti digitali e sensorizzati, quindi Industry 4.0 ready; il servizio di e-commerce che permette di configurare e ordinare le parti di ricambio, mettendo a disposizione tutta una serie di informazioni tecniche e il tracking completo della relativa gestione ordini; l’App Digital Service Assistant di Bosch Rexroth come applicazione utile in caso di fermo macchina che permette di avere assistenza, di trovare in tempi rapidi i ricambi originali, di richiedere facilmente un intervento di riparazione e di avere accesso alla documentazione e alla diagnosi online dei prodotti digitali.



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