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è lunga: tornelli e ingressi automatizzati

per migliorare l’affluenza; 2.500 Access

point interni ed esterni pronti a garanti-

re l’accesso wi-fi a visitatori e media; più

di 200 postazioni tra videodisplay, totem,

ed e-wall di varie dimensioni per guida-

re il visitatore all’interno dell’Esposizione

fornendo in tempo reale tutte e in tutte

le lingue le informazioni relative all’o-

rientamento nel sito; servizi e soluzioni di

comunicazione unificata e collaborazione

evolute, sistemi cloud e video comunica-

zione ad altissima definizione; firewall di

ultima generazione, sistemi anti-intrusio-

ne e video sorveglianza per garantire la

sicurezza sia logica sia fisica. Un sistema

di smart grid è stato sviluppato in colla-

borazione con Enel che si è occupato di

monitorare e ottimizzare in maniera in-

telligente i consumi di tutti i building e di

tutti i dispositivi alimentati.

e circa il 25% per traumi. È il bilancio reso

noto da Areu, l’Agenzia Regionale Emer-

genze Urgenze. “L’intenso lavoro dei me-

dici, infermieri, tecnici e volontari di Areu

è stato riconosciuto da tutti - si legge in

una nota - e l’organizzazione del soccor-

so in Expo ha catturato l’attenzione dei

responsabili di Expo Dubai, che hanno

dichiarato di voler prendere spunto dal

‘sistema Areu’ per la prossima edizione

dell’Esposizione Universale”. 

Laboratorio di smart city

Expo è stato anche un laboratorio che ha

permesso al nostro Paese, e in particola-

re alla città di Milano, di sperimentare

ciò che sarà o potrebbe essere la città del

futuro: ossia la smart city. I visitatori che

hanno affollato i sei mesi dell’Esposizio-

ne Universale sono praticamente venti

volte il numero di abitanti del capoluogo

meneghino. Gli sforzi fatti in questi me-

si dagli organizzatori e dai partner che

hanno curato l’infrastruttura tecnologi-

ca di Expo Milano 2015 sono andati nella

direzione della convergenza tra persone,

cose, processi e dati: i servizi al visitatore

totalmente gestiti dalla Rete. Expo 2015 è

stato, infatti, concepito come un percorso

sviluppato su più livelli, dove l’esperienza

reale si è mescolata con quella virtuale:

è stato possibile camminare per i Padi-

glioni e vederne l’esibizione, puntare lo

smartphone su aree indicate e ricevere

in tempo reale informazioni aggiunti-

ve o foto. È stato, insomma, un grande

esperimento di modello in miniatura di

una città intelligente completamente in-

terconnessa e a sua volta connessa con il

territorio circostante, in particolare con

la città di Milano. La lista dei contributi

tecnologici che ha permesso tutto questo