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novembre 2014

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ma sufficiente, per esempio, ad alimentare

un apparecchio acustico. È probabile che

questo diventi uno dei sistemi con cui l’e-

lettronica indossabile genererà energia.

In alternativa, c’è l’energia solare. In un

articolo pubblicato di recente sulla rivista

Nano Letters, un gruppo di ricercatori co-

reani ha descritto la creazione di un tessu-

to in grado di fungere da batteria, essendo

formato da fibre sintetiche ricoperte da ni-

ckel e carbonio. Nel tessuto risultante sono

state integrate delle celle solari, con il risul-

tato di aver prodotto una batteria indossa-

bile che si ricarica da sola.

Circuiti e sensori flessibili

Ancora più difficile sarà però l’inserimento

all’interno dei tessuti di circuiti elettronici,

che dovranno poter rimanere funzionali

anche se sottoposti alle normali sollecita-

zioni di un abito. Le tecniche che si stanno

sviluppando per ottenere questo risultato

sono numerose. Per esempio, il National

Physical Laboratory britannico ha creato

l’anno scorso una tecnica per stampare cir-

cuiti integrati in argento al di sopra di fibre

tessili, con uno spessore di 20 nanometri.

Questo permetterebbe in teoria di realiz-

zare circuiti, e persino diodi luminosi o in-

teri display, sulla superficie di un maglione.

Ancora più radicale una tecnica sviluppata

dal Politecnico di Hong Kong, che utilizza

un sistema di tessitura computerizzato per

creare veri e propri circuiti fatti di tessuto:

le Fabric Circuit Boards (FCB). La tessitura

combina fibre di un materiale conduttivo

con normali fibre sintetiche, creando un

materiale tridimensionale che può essere

lavato in lavatrice e asciugato in un asciu-

gatrice, tirato e attorcigliato, e continuare

a funzionare. Secondo i ricercatori è anche

abbastanza morbido da essere confortevo-

le come materiale per abiti.

Per poter risultare utili, questi circuiti do-

vranno avere anche occhi e orecchi. Ma

anche questo non sarà un problema. Di

recente il dottor Yong Zhu dell’Università

della Carolina del Nord ha descritto come

utilizzare nanocavi d’argento, intreccia-

ti secondo schemi e poi ricoperti con un

polimero, per realizzare antenne su tessu-

to, che sarà possibile piegare a allungare

senza rischi. La stessa Università ha anche

dimostrato come i nanocavi d’argento pos-

sano essere usati per realizzare su tessuto

circuiti indossabili. Non è difficile perciò

immaginare che in un prossimo futuro esi-

stano abiti in grado di controllare i nostri

dati medici e di trasmetterli a qualche altro

dispositivo, il tutto ricavando da soli la pro-

pria energia.

Esempi dal presente

Per vedere in azione l’elettronica indossa-

bile non è necessario attendere il futuro:

cominciano ad apparire esempi anche nel

presente. Uno di questi è il sistema Wasp

(acronimo di Wearable Advanced Sensor

Platform, piattaforma avanzata di sensori

indossabili), un indumento progettato per

la protezione dei pompieri. È sul punto di

essere commercializzato negli Stati Uniti

da Globe Maunfacturing Co., è realizza-

to con materiali innovativi ed è dotato di

vari sensori indossabili per tenere sotto

controllo l dati fisiologici di chi lo indossa e

permettere di tracciare in tre dimensioni la

sua posizione. Monitorare il fisico dei pom-

pieri in azione è infatti molto importante

per la sicurezza: ben la metà dei decessi av-

venuti durante le azioni di soccorso è stata

dovuta a infarti causati da stress e surriscal-

damento. Diventa quindi essenziale avvisa-

re per tempo il pompiere che sta rischian-

do la vita, mentre poterne conoscere con

precisione la posizione consentirà di soc-

correrlo più rapidamente. Il sistema Wasp

comprende una maglia ignifuga in tessuto

elastico a quattro vie; una cinghia regola-

bile per il montaggio dei sensori sul petto;

un modulo elettronico Zephir Biosystem,

che va agganciato alla cinghia e che tiene

sotto controllo battito cardiaco, respirazio-

ne, livello di attività, posizione e altri fatto

ri fisiologici; e infine un’unità di localizza-

zione TRX, delle dimensioni di un mazzo di

carta, che va indossata al posto della fibbia

della cintura, e che permette di localizza-

re la persona in 3D anche in luoghi in cui

A sinistra la cantante pop Nicole Scherzinger con un

abito collegato a twitter in grado di mostrare in tem-

po reale lo streaming di messaggi.

Fonte:

www.futuroprossimo.it