ci hanno consentito quest’anno di affron-
tare nuovi investimenti - dice Cattoretti
- privilegiando l’automazione per ridurre i
tempi delle lavorazioni manuali. Abbiamo
fatto costruire appositamente sulle nostre
esigenze una nuova linea automatica, per
abbattere i costi di assemblaggio di alcuni
particolari componenti. Abbiamo quindi
preso una nuova marcatrice laser, più ve-
loce ed efficiente di quella che impiegava-
mo, e una lappatrice più moderna e velo-
ce. Il tutto per un investimento di circa 800
mila euro”. In aggiunta agli investimenti
per migliorare la produzione, Tognella
continua anche a sviluppare la propria of-
ferta: oltre ad aver completato la propria
gamma di valvole modulari, l’azienda sta
infatti attualmente integrando la propria
linea di pressostati con l’inserimento di 6-7
nuovi prodotti, al fine di arricchirla rispon-
dendoalle richiestedei clienti.Mentre altri
nuovi progetti sono attualmente ancora
in fase embrionale, con il settore ricerca e
sviluppo impegnato per inserire novità di
prodotto nelle valvole per l’alta pressione.
Internazionalizzazione e investimenti so-
no dunque le basi per continuare a cresce-
re. Nonostante la crisi.
Made in Italy al 100%
Con nuovi investimenti e ampliamento
dell’offerta, Tognella prosegue con la po-
litica di mantenere produzione e proget-
tazione interamente in Italia, come tiene
a sottolineare in chiusura Cattoretti. “Que-
sta è una filosofia di cui ci fregiamo, e che
sottolineiamo anche nelle pubblicità della
nostra azienda sulle riviste di settore: sia-
mo l’Italia che lavora, e che produce in Ita-
lia. Questo per noi è importante, in primo
luogo per salvaguardare la stessa econo-
mia nazionale, e in secondo luogo perché
è sempre stata una nostra filosofia da 50
anni a questa parte. Nel nostro prodotto
emerge l’italianità, non solo dal punto di
vista estetico ma anche progettuale e co-
struttivo: infatti le nostre materie prime,
sussidiarie e i prodotti di contorno sono al
100% prodotti in Italia, e intendiamo por-
tare avanti questo discorso, pur con tutte
le difficoltà del caso, in quanto ovviamen-
te utilizzare mano d’opera, semilavorati,
materie prime, prodotti sussidiari italiani
comporta costi superiori, ripercuotendosi
sulla competitività del prodotto finale sul
fronte del costo. Ma fino a ora questo è
un elemento ancora apprezzato, poiché
sia inEuropa che al di fuori ilmarchio Italia
ha ancora un suo valore e un pregio rico-
nosciuti, e in base alla nostra esperienza
questo è un brand che sa difendersi anco-
ra molto bene in tutto il mondo. Ragion
per cui intendiamo assolutamente prose-
guire suquesta strada”.
di per sé continui invece a essere in netto
calo: negli ultimi 4-5 anni tra i nostri clienti
diretti e indiretti, che in Italia costruivano
macchine, hanno chiuso circa una dozzina
di aziende medio piccole, realtà tra i 15 e
i 35 dipendenti, in alcuni casi per un man-
cato ricambio generazionale, ma spesso
per ragioni economiche. La concorrenza
dei produttori esteri oggi diventa infatti
schiacciante per molti, non avendo più
la marginalità per stare sul mercato”. A
parte la difficoltà di ricorrere al credito,
Cattoretti sottolinea infatti come l’utile
operativo sia clamorosamentedecresciuto
negli ultimi anni, ragion per cui in molte
realtà diventa non solo difficile sostenere
i cicli produttivi, pagando fornitori, lavo-
ranti interni ed esterni, tasse e contributi,
e ricevendo i pagamenti nell’arco di mesi,
con un’esposizione economica gravosa.
In tale stato di cose, diventa anche arduo
riservare una percentuale a nuovi investi-
menti per restare competitivi.
Investimenti e nuovi prodotti
Nonostante il periodo difficile, gli investi-
menti non sono però mancati: nuovi mac-
chinari sono stati infatti acquistati per otti-
mizzare la produzione e ridurre i costi, un
imperativo per adeguarsi al mercato. “Il
fatto di essere un’azienda abbastanza ca-
pitalizzata ci offre basi più che solide che
Alcuni modelli di valvole
unidirezionali di Tognella.
dicembre 2013
118