mercato
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dovrebbero offrire indicatori preventivi di un problema nelle
performance delle linee di packaging. Questi indicatori pos-
sono includere il conteggio dei guasti, il numero delle volte
in cui uno specifico problema ha creato uno stop nella linea.
Usando soluzioni di ‘operation intelligence’ che connettono
cause ed effetti, un sistema OEE può avvisare di un immi-
nente guasto permettendo di attivare la manutenzione in
modalità proattiva prima che esso avvenga.
Evitare i problemi di set up: un set up di linea errato è una
causa sicura di inefficienza. Usando come elementi predittivi
le performance passate, il set up può avvenire in modo più
efficiente, veloce e con una conoscenza precisa di quale sia
il comportamento che ci si aspetta dalla linea. Le soluzioni
OEE mantengono uno storico delle performance di linea, a
cui riferirsi per esaminare, in base ai parametri di set up fis-
sati, la produzione di un giorno, una settimana, un mese, un
anno precedente. Piccoli stop: i micro stop sono difetti delle
performance di linea che possono ostacolare il processo di
produzione. Può essere un minimo disallineamento in un’e-
tichettatrice, una infinitesimale ‘esitazione’ in una bocchetta
di riempimento. Ma i micro stop si sommano, e alla fine pos-
sono impattare in modo importante sull’efficienza delle line
di packaging. Una soluzione OEE deve permettere di gestire
questi piccoli stop, che spesso danno origini a downtime
più importanti. Riduzione della velocità: un’altra misura di
perdita di performance è la capacità di mantenere la velo-
cità della linea di packaging al livello ottimale per assicurarsi
il volume di throughput richiesto per soddisfare gli ordini e
ottimizzare l’uso degli asset.
Monitorare gli scarti: gli scarti sono prodotti che non si pos-
sono vendere. Sono ricavi mancati, e devono essere evitati a
tutti i costi. Una buona soluzione OEE offre funzioni per fare
report e analisi, avere indicatori in tempo reale degli scarti,
così che si possano fare controlli in anticipo, prima di avere
perdite catastrofiche. Capire quali sono i punti deboli di una
linea produttiva che possono contribuire ad aumentare gli
scarti permette di evitare richiami di prodotto, problemi di
qualità, improvvise riduzioni di disponibilità di inventario,
costi di manutenzione eccessivi. Evitare la rilavorazione:
come gli scarti, anche i prodotti da rilavorare sono perdite di
tempo e ricavi. Ottenere il risultato ottimale al primo colpo
è un obiettivo primario di qualsiasi sistema MES, e la compo-
nente OEE non è da meno. Monitorando i livelli di qualità dei
prodotti mentre sono processati, si possono identificare e
controllare i punti deboli dell’operatività, evitando le condi-
zioni che possono portare a prodotti da rifiutare o rilavorare.
Guidati da questi sei elementi è possibile valutare efficace-
mente le soluzioni di OEE presenti sul mercato e scegliere
di adottarle privilegiando una risposta chiavi in mano, che
risponda alle esigenze complessive di controllo e monito-
raggio, reporting e analisi, scalabilità e rapidità nel ritorno
dell’investimento.
Schneider Electric -
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