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SETTEMBRE 2015

Fieldbus & Networks

48

Fieldbus & Networks

P

recisamente 312.504: questo è il

numero di moduli fotovoltaici in-

stallati nel parco solare Kalkbult nel

nord-ovest del Sud Africa. Questo

impianto fotovoltaico su larga scala,

sviluppato, costruito e di proprietà di Scatec Solar, è stato col-

legato alla rete alla fine del 2013 ed è un grande esempio della

crescente importanza dello sviluppo e della richiesta da parte dei

Paesi emergenti di soluzioni per le energie rinnovabili. Le aziende

tedesche si stanno via via imponendo in questi mercati internazio-

nali emergenti.

Il sistema di controllo per la più grande centrale solare del Sud

Africa è stato fornito dalla società tedesca QTE, con sede a Vellmar

(Germania), e utilizza un PC industriale (IPC) per il controllo fornito

da Wago, società con sede a Minden (Germania).

I 312.504 moduli fotovoltaici coprono una superficie pari a 140

campi da calcio e portano una potenza di picco di 75 MWp. L’im-

pianto, il primo di tre a essere stato costruito da Scatec Solar in

relazione al ‘Renewable Energy Independent Power Producer Pro-

curement Program’ sudafricano (Reippp), si prevede contribuirà

al fabbisogno energetico con una fornitura annua di 135 milioni

di kWh, sufficiente, secondo Scatec Solar, ad alimentare 35.000

famiglie. Un altro vantaggio è la riduzione delle emissioni di CO

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calcolate in circa 115.000 tonnellate.

Allo stato attuale, il Sud Africa copre principalmente il proprio fab-

bisogno energetico utilizzando il carbon fossile nazionale. L’obiet-

tivo dichiarato dal governo è di espandere la capacità fotovoltaica

del Paese a 8.400 MW entro il 2030.

Il più grande parco solare sulla ‘Griglia’

La cooperazione tra le imprese per questo primo importante pro-

getto a Kalkbult ha funzionato così bene in tutte le fasi, dall’in-

gegnerizzazione, passando per la costruzione e, infine, la messa

in opera, che la centrale è diventata operativa tre mesi prima di

quanto originariamente previsto. “Abbiamo fornito la nostra tecno-

logia di controllo pre-programmata per la gestione dei ‘feed in’ ed

effettuato il commissioning sul sito” ha dichiarato Thomas Euster-

wiemann, amministratore delegato di QTE, società specializzata in

sistemi di controllo per impianti di questo tipo.

Al centro del ‘QTE Power Plant controller Highend’ si trova però un

controllore Wago I/O IPC della Serie 758, che dispone di un pro-

cessore Celeron-M a 1 GHz e di interfacce per il controllo remoto

e la manutenzione. Per quanto riguarda il telecontrollo, il modello

758-875/000-130 supporta la comunicazione per i protocolli di tele-

controllo internazionali IEC 60870-5-101/104 ed è compatibile con

il nuovo standard IEC 61850 per l’automazione di sottostazioni. In

contrasto con la funzionalità di segnale orientato di IEC 60870, que-

sto sistema all’avanguardia è strettamente orientato agli oggetti:

invece di singoli segnali, è possibile includere interi oggetti nella

trasmissione dei dati in formato testo.

Wago offre un’interfaccia di configurazione per ciascuno dei due

protocolli nell’ambiente di sviluppo CoDeSys. L’integrazione della

Il PC industriale di Wago è stato impiegato

per gestire le attività di telecontrollo

nella più grande centrale del Sud Africa

Fotovoltaico

nella ‘Sun Belt’

di

Heiko Tautor

La più grande centrale

solare del Sud Africa nella

regione Kalkbult rifornirà

35.000 nuclei familiari di

energia (Fonte Scatec Solar)