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MAGGIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

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sinergia con i sistemi di regolazione dell’om-

breggiamento, con attuatori che orientano

le lamelle delle veneziane per garantire

luce naturale ottimale, dei sistemi di illu-

minazione e condizionamento, permette di

risparmiare energia elettrica e combustibile.

Lo stesso impianto di climatizzazione può

essere regolato per rispondere all’assenza

di occupanti o alla presenza di troppe per-

sone, eventualmente disattivando l’afflusso

ai termosifoni quando si rilevi l’apertura di

una finestra.

Il sistema di automazione d’edificio può sce-

gliere le strategiemigliori solo se è in grado

di ricevere le informazioni dai diversi sensori

collocati nei vari ambienti e può agire solo

se è in grado di dialogare con gli attuatori

che gestiscono gli impianti di illuminazione,

riscaldamento, ventilazione e ombreggia-

mento. L’implementazione di algoritmi di

manutenzione preventiva degli asset con-

nessi in rete consente un ulteriore risparmio

sulle spese di gestione dell’edificio. Questa

esigenza di interoperabilità si traduce nella

richiesta di apertura degli standard, per con-

sentire una più ampia possibile affluenza di

nuovi dispositivi nell’ecosistema. Questo

spiega perché ci si stia orientando verso

soluzioni aperte e non proprietarie caratte-

rizzate da un’alta flessibilità e da unamolte-

plicità di topologie possibili.

Bacnet

Bacnet (Building Automation and Control

Network) è un protocollo di comunicazione

aperto e non proprietario espressamente

pensato per le applicazioni di automazione

e controllo degli edifici che è stato messo a

punto dall’associazione americana Ashrae.

Inizialmente pubblicato nel 1995 come stan-

dardAshrae/Ansi 135-1995, Bacnet ha visto

un corposo aggiornamento nel 2001, con la

pubblicazione dello standard Ashrae/Ansi

135-2001, e una successiva normazione

internazionale nel 2003, come standard

ISO 16484-5. L’interoperabilità di Bacnet si

sviluppa su più livelli. Nello strato fisico e di

collegamento dati è in grado di supportare

una molteplicità di modalità di connessione

che comprendono RS232 (punto-punto),

RS485 (master/slave), Ethernet, LonTalk e

Bacnet/IP. La compatibilità con tecnologie

informatichemainstream, come il protocollo

IP e i servizi web estende le possibilità di

interazione dei nodi Bacnet alle reti locali

e a Internet in generale. Lo scambio delle

informazioni è reso indipendente dalla par-

ticolarità realizzativa dei nodi grazie a un

approccio orientato agli oggetti. In Bacnet

si utilizzano due astrazioni fondamentali: gli

‘oggetti’ e i ‘servizi’. Gli oggetti sono costitu-

iti da proprietà che definiscono, in maniera

standardizzata, i diversi tipi di informazione

da scambiare (ingressi analogici o digitali,

valori analogici o binari, file, programmi,

comandi, dispositivi e altro ancora); i servizi

specificano invece lemodalità con cui èpos-

sibile leggere o scrivere un determinato tipo

di informazione o eseguire una data azione.

Tra i servizi offerti dal protocollo figurano

funzioni come ‘Who-is’ e ‘Who-has’, per

scoprire le funzionalità offerte dai vari nodi

che costituiscono la rete e procedere a una

configurazione dinamica in caso di modifi-

che o guasti. Bacnet dispone di funzionalità

in grado di gestire tutte le principali neces-

sità di automazione di un edificio pubblico

e in particolare il controllo degli accessi e

il rilevamento delle intrusioni, antincendio,

riscaldamento, condizionamento e illumina-

zione, ascensori e scale mobili.

KNX

Nato dalla convergenza di tre standard pre-

cedentemente in lotta l’uno contro l’altro

(Batibus, EHS ed EIB), il protocollo aperto

KNX (Konnex) non solo è l’attore di maggior

rilievo sul palcoscenico europeo, ma ambi-

sce a un ruolo di primo piano anche a livello

globale. La lista di certificazioni è di tutto

rispetto: KNX è infatti standard internazio-

nale ISO 14543-3, standard europeo Cene-

lec EN 50090 e CEN EN 13321-1, standard

canadese CSA 14543-3 e standard cinese

GUO Biao GB/T 20965. Gestito da KNX

Association e supportato da centinaia di

produttori in tutto il mondo, KNX ha attirato

verso di sé i bacini di utenza dei tre standard

costituenti, legandoli in un unico contesto

che ne definisce le regole di interoperabilità.

Da EIB (European Installation Bus), KNX

ha ereditato lo stack di comunicazione,

basato su un sistema distribuito con nodi

intelligenti in grado di prendere decisioni

autonome. Ogni dispositivo è dotato di un

indirizzo fisico che viene usato per le ope-

razioni di inizializzazione, programmazione

e diagnostica; una peculiarità del sistema è

la presenza di un altro tipo di indirizzo, l’in-

dirizzo di gruppo, che caratterizza una fun-

zione specifica dei nodi che ne fanno parte.

L’assenza di un controllore centralizzato

contribuisce alla flessibilità del sistema e

semplifica le operazioni di manutenzione,

ampliamento e di riconfigurazione della

rete. Per lo strato fisico KNX amplia le pos-

La concertazione degli interventi dei vari sottosistemi di controllo ambientale

(illuminazione, condizionamento, ombreggiamento) permette un’ottimizzazione

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