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MAGGIO 2015

FIELDBUS & NETWORKS

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aspetto da valutare riguarda la particolare tipologia di commu-

tazione, che può essere a circuito o a pacchetto. Nel primo caso,

tipico delle reti di telefonia Pstn o CDA, si crea un collegamento

dedicato tra i due nodi di una rete, che possono essere in comuni-

cazione fissa o temporanea. È importante ricordare che, in questo

caso, è permessa una sola istanza di comunicazione. Le reti a

commutazione a pacchetto, tipico il caso di Ethernet e del proto-

collo Gprs, prevedono invece di suddividere il messaggio in una

serie di pacchetti di lunghezza predefinita, che vengono instradati

in modo indipendente l’uno dall’altro. I singoli messaggi, una volta

a destinazione, sono poi riordinati per poter essere elaborati dal

sistema di gestione. Un’ulteriore opportunità è offerta dalla scelta

fra soluzioni di tipo pubblico o privato. Nel primo caso, infatti,

si sfruttano le infrastrutture esistenti, senza significativi investi-

menti iniziali, ma pagando un canone mensile e rispettando le

limitazioni imposte dal gestore e i limiti di legge. Le reti proprieta-

rie, al contrario, richiedono un maggiore investimento iniziale, che

viene ripagato dall’assenza di canoni di abbonamento.

Le scelte devono essere valutate in funzione delle specifiche esi-

genze funzionali, ma anche della disponibilità del servizio neces-

saria, dell’affidabilità e della sicurezza. Il tutto senza dimenticare

che, in alcune applicazioni, la larghezza di banda necessaria può

essere significativa. Occorre inoltre prestare un’attenzione par-

ticolare ai costi di realizzazione ed esercizio, che in molti casi

vengono sottovalutati nella fase iniziale, ma vanno poi a gravare

in modo significativo sul budget di un’azienda.

Il telecontrollo guarda al futuro

Le esigenze di un territorio e dell’ente di gestione cambiano nel

tempo, anche per ottimizzare il controllo e, possibilmente, ridurre

progressivamente i costi evitando ogni possibile spreco. Si ottiene

così il vantaggio di liberare risorse economiche e, contemporane-

amente, limitare eventuali effetti negativi sull’ambiente. Per tale

ragione, i tecnici di A.T.I. stanno studiando, con la collaborazione

del personale di Acea, alcune future innovazioni. È stato così va-

rato un programma di adeguamento tecnologico del sistema di

telecontrollo esistente, che conta su 120 stazioni di controllo re-

moto. L’infrastruttura di comunicazione attuale è infatti cresciuta

progressivamente nel tempo e, in particolare, in anni di rapida

innovazione tecnologica. Condizioni che richiedono interventi di

semplificazione e ottimizzazione della rete stessa. Il proliferare

di protocolli, infatti, ha portato alla convivenza forzata di reti di-

somogenee, che implicano un’elevata complessità in termini di

gestione, ma anche di manutenzione e di-

sponibilità di componenti per sostituire ele-

menti guasti o danneggiati. In molti casi,

inoltre, sono ancora presenti connessioni

CDA che, pur essendo in fase di dismis-

sione, impongono canoni di affitto mensile

particolarmente elevati. Da un’analisi dei

costi risulta che alcune connessioni GSM,

utilizzate solo sporadicamente e inadatte

per processi di inter-regolazione, rappre-

sentano oggi un costo non compensato da

adeguati vantaggi.

Per realizzare l’obiettivo di semplificare e

ottimizzare simili reti è prioritario iniziare

proprio dalla periferia. È in fase di valu-

tazione la sostituzione dell’hardware esi-

stente con una piattaforma di mercato e

fornita da un unico produttore, in questo

caso Panasonic, riducendo i codici a magaz-

zino e consentendo alla personale tecnico

di maturare la competenza necessaria per

intervenire direttamente a fronte di speci-

fiche esigenze.

Dal punto di vista prettamente impianti-

stico, i progettisti di A.T.I. hanno scelto di

utilizzare un’architettura di tipo PLC, in grado di fornire capacità

elaborativa e affidabilità a prezzi relativamente contenuti. Il tutto

completato da un supporto di comunicazione nativo Ethernet/IP

e da un linguaggio di programmazione conforme alla norma IEC

61131-3. Questo perché l’adeguamento agli standard internazionali

consente di operare in modo ottimale, garantendo la continuità nel

tempo e la futura evoluzione delle architetture. In questo modo,

sarà possibile rispondere alle nuove esigenze di implementazione

e, soprattutto, supportare l’incremento delle prestazioni richiesto

dalle nuove tecnologie di controllo.

Un sistema dinamico

Una simile metodologia di lavoro concretizza l’approccio ideale

alle problematiche di gestione dei sistemi idrici complessi, che

devono essere affrontati partendo da una perfetta conoscenza del

processo fisico e delle problematiche locali di ogni realtà. Anche il

migliore progetto impone un continuo riesame dell’architettura di

sistema in funzione delle nuove tecnologie disponibili sul mercato.

Per questa ragione, il sistema di telecontrollo deve essere flessi-

bile, ovvero caratterizzato da un’architettura dinamica, che possa

essere facilmente adeguata alle nuove opportunità tecnologiche.

Acea Pinerolese Industriale -

www.aceapinerolese.it

A.T.I. -

www.acmotec.com

Panasonic Electric Works Italia -

www.panasonic-electric-works.it

Fieldbus & Networks

Il sistema di telecontrollo di Acea conta oggi 120 stazioni di controllo remoto

e, soprattutto, un supporto tecnico disponibile e capace