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NOVEMBRE 2014

FIELDBUS & NETWORKS

78

Fieldbus & Networks

N

ella maggior parte delle applica-

zioni i sistemi video digitali hanno

ormai sostituito i più tradizionali

apparati analogici. Presentano

infatti diversi vantaggi: il supporto

per camere e sensori con risoluzioni e frequenze

di immagini più elevate; la possibilità di fondere

le immagini stesse con altri tipi di informazioni

accessorie o di estrarre informazioni dalle

stesse; una maggiore immunità al rumore du-

rante la trasmissione dei dati. Sistemi video digi-

tali sono correntemente impiegati, per esempio,

in applicazioni di machine vision, automazione

industriale, sicurezza e videosorveglianza.

Con la diffusione dei sistemi video digitali si è

assistito alla nascita di nuovi standard per la

connessione di camere e frame grabber e, in ge-

nerale, per la trasmissione delle immagini. Agli

inizi i più noti erano CameraLink, Firewire e GigE

Vision, il primo adottato per sistemi a più ele-

vata velocità di dati ma su corte distanze, il terzo

per trasmissioni su lunghe tratte a bit rate più

basso. Più di recente si sono affermate le spe-

cifiche CameraLink HS, 10 GigE Vision, CoaxPress, USB 3.0 Vision e,

in parte, Thunderbolt. Costo della connessione fisica adottata, velo-

cità di trasmissione dati supportata, facilità di utilizzo e integrazione,

interoperabilità tra i diversi vendor, qualità del supporto e maturità

della tecnologia sono i principali aspetti che progettisti e integratori

di sistema devono guardare nella scelta della soluzione più idonea per

la propria applicazione.

Tutti gli standard indicati a eccezione di Thunderbolt sono compati-

bili con la specifica GenIcam rilasciata da Emva (European Machine

Vision Association) allo scopo di fornire API generiche per il controllo

e la configurazione della camera (GenAPI) e la gestione del livello di

trasporto (GenTL).

Orientarsi fra gli standard...

Vediamo ora più in dettaglio quali peculiarità definiscono ciascuno

standard rendendolo più o meno valido per determinati tipi di appli-

cazioni.

CameraLink HS

è l’evoluzione della specifica CameraLink. Lo stan-

dard è stato rilasciato nel 2012 da AIA (Automated Imaging Associa-

tion); uno dei primi prototipi era stato realizzato solo due anni prima,

nel 2009, da Teledyne Dalsa. Lo standard è attualmente manutenuto

da una commissione di cui fanno parte, tra gli altri, 3M Company,

Basler, Great River Technology, JAI, Matrox, Mikrotron, National In-

struments, Silicon Software, Teledyne Dalsa appunto e Toshiba Teli.

Lo standard si caratterizza per un’elevata capacità di trasmissione

dati, con banda scalabile da 300 Mbps a 6.000 Mbps e supporto per

configurazioni da 1x a 20x, selezionabili anche in funzione del profilo

di dissipazione di potenza richiesto. La tramissione è su rame (cavi

CX-4 Infiniband) per distanze tipicamente fino a oltre 15 m, o fibra su

tratte che possono raggiungere i 300 m. Il protocollo di connessione

è di tipo punto-punto; il livello di trasporto è relativamente semplice

ed estremamente efficiente (>95%) e non richiede elevata capacità di

buffering dei dati in locale, potendo così agevolmente essere imple-

mentato anche in logiche programmabili (Fpga) di nuova generazione.

L’adozione di soluzioni di controllo e correzione di errore (con voting

a livello di segnale, impiego di CRC a livello di pacchetto e capacità

di ritrasmissione in caso di problemi) rendono la comunicazione affi-

dabile e robusta.

Caratteristiche peculiari di CameraLink HS sono la bassissima latenza

a loop chiuso (circa 100 ns) e il ridotto jitter (3,2 ns per il trigger)

che lo rendono ideale per applicazioni di controllo in tempo reale. Il

livello di trasporto consente la trasmissione di fino a 32 segnali Gpio

in un verso o nell’altro (di questi attualmente 16 sono riservati per la

camera) per scopi di controllo e configurazione. Lo standard promette

supporto nel lungo periodo, con tempo di vita atteso di oltre 10 anni.

GigE Vision

è lo standard introdotto nel 2006 per la trasmissione di

dati video su rete Gigabit Ethernet. Originariamente proposto da un

consorzio di 12 aziende (Adimec, Atmel, Basler, CyberOptics, Dalsa,

JAI A/S, JAI PulNiX, Matrox, National Instruments, Photonfocus, Ple-

ora Technologies e Stemmer Imaging) e per applicazioni di machine

vision, è oggi correntemente supportato da AIA e disponibile sotto

licenza open standard. Nel 2013 oltre il 60% delle camere impiegate

in applicazioni di machine vision adottava la specifica GigE Vision.

Caratteristiche fondamentali dello standard sono la relativa facilità

VEDIAMO QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEI

PRINCIPALI STANDARD CHE SI SONO AFFERMATI PER

LA CONNESSIONE DI CAMERE E FRAME GRABBER

E, PIÙ IN GENERALE, PER LA TRASMISSIONE DELLE

IMMAGINI

COME LE IMMAGINI

VIAGGIANO IN RETE

di

Mariano Severi

Fonte: img0.gtsstatic.com