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NOVEMBRE 2014

FIELDBUS & NETWORKS

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Un protocollo per tutti i livelli

Le richieste degli utenti del mondo dell’automa-

zione per la comunicazione industriale ormai le

conosciamo: throughput elevato, accuratezza dei

dati, velocità di trasmissione, affidabilità e costi

contenuti. A questo si aggiungono le esigenze

legate all’ambiente manifatturiero, dove i dispo-

sitivi e le reti devono operare, e alla specifica ap-

plicazione in essere. In caso di motion control, per

esempio, in campo occorrono tempi di ciclo ridotti

e i tempi di processamento molto brevi, da cui de-

rivano le specifiche di certi standard bus di campo

appositamente pensati per questo ambito e l’im-

piego di controllori di motion ad hoc che inviano

poi i dati al PLC di controllo. Per applicazioni in

cui si utilizzano molti sensori, invece, per esempio

nel processo, i sistemi di comunicazione devono

essere in grado di gestire ingenti moli di dati, ma i

tempi sono meno stringenti. Inoltre, devono poter

operare in condizioni estreme, sempre facendo

attenzione ai costi. Infine, nel caso dell’utilizzo

di sistemi di visione, la velocità di trasmissione

deve essere molto elevata, superiore al Mb/s,

così come la disponibilità di banda. Proprio a causa delle diverse

esigenze espresse dal mondo industriale, nel tempo si sono svilup-

pate soluzioni di comunicazione ad hoc in base all’applicazione, con

conseguente proliferazione degli standard: non è semplice trovare

un’unica soluzione in grado di rispondere efficacemente a richieste

tanto differenti. Ogni bus utilizza inoltre un ambiente di sviluppo e

tool software di ingegnerizzazione propri, per cui a volte risulta dif-

ficile ‘far dialogare’ fra loro reti o ‘mondi’ differenti, se non introdu-

cendo dei gateway che facciano da ‘tramite’ fra il livello di controllo,

quello di campo e l’ufficio, assolvendo per esempio alle esigenze di

diagnostica e manutenzione. Anche intervenire su questi sistemi

diventa complicato, in quanto occorre trovare qualcuno dotato di

competenze trasversali e al contempo specifiche degli apparati in

uso. Un unico tipo di bus di comunicazione che fosse in grado di

rispondere alle diverse necessità dovrebbe disporre di: tempi di

ciclo brevi, capacità di trasmissione di grandi quantità di dati, costi

contenuti. Il protocollo Powerlink, basato su Ethernet standard, offre

jitter di appena 100 ns, tempi di ciclo inferiori a 100 μs, velocità di

trasmissione dati di 100 Mbps (il telegramma standard permette di

avere a disposizione da 1 a 1.490 bytes utili per la trasmissione) e

costi inferiori a 10 dollari per l’implementazione della comunica-

zione sul singolo dispositivo. Oltretutto, il fatto di basarsi su Ether-

net standard porta ulteriori vantaggi.

In passato le tecnologie disponibili erano in quanto modo ‘limitate’,

quanto per esempio a larghezza di banda o topologia; poi, con l’av-

vento di Ethernet nel lontano 1972 e la sua successiva evoluzione

molti vincoli sono stati superati. Lo standard Ethernet, oggi ormai

ampiamente consolidato, aperto e diffuso anche a livello indu-

striale, definisce però solo il livello fisico della piramide ISO/OSI,

ossia il mezzo trasmissivo, rame o fibra, e il formato del telegramma

(1.500 bytes utili, incluso il preambolo e il check sull’integraità dei

dati) per la trasmissione dati, nonché, a livello Data Link della pira-

mide ISO/OSI, le regole di accesso al bus, ovvero Csma/CD - Carrier

Sense Multiple Access with Collision Detection (accesso multiplo

con rilevamento delle collisioni). Tutti i nodi della rete, dunque,

ascoltano i messaggi che transitano sul bus e possono prendere la

parola se la rete è silente, con rischio evidente di collisioni, ossia

che più nodi trasmettano contemporaneamente con conseguente

deterioramento del segnale. Nel momento in cui viene rilevata una

collisione, tutti tacciono e aspettano un tempo variabile a seconda

della priorità loro assegnata prima di riprovare a trasmettere. Il

tempo di ciclo risulta quindi casuale e la rete non assicura il de-

terminismo. In tutte le applicazioni industriali non è accettabile

non ottenere prestazioni realtime per quel che concerne il tempo

di ciclo. Il vantaggio è costituito dal fatto che Ethernet standard,

definito dalla norma Ieee 802.3 solo per i livelli 1 (fisico) e 2 (Data

Access), permette di implementare sullo stesso mezzo trasmissivo

Durante la mattina diversi relatori hanno fornito ai visitatori un quadro completo

della diffusione e del funzionamento del protocollo

L’area espositiva ha ospitato gli stand di diverse aziende sponsor

dell’evento