Fieldbus & Networks
L’obiettivo è fissato al 2020. I primi test partiranno nel 2015. Il progetto-pilota
decollerà in occasione dei Giochi Olimpici Invernali del 2018 a Pyeongchang
e sul tavolo ci sono investimenti per complessivi 1,1miliardi di euro: in Corea
del Sud, uno dei Paesi più avanzati al mondo in fatto di connettività a banda
larghissima, fanno tremendamente sul serio. In Europa e in Italia il processo
di copertura dei servizi 4G invece procede lentamente e non senza problemi… Il 5G (‘5th
Generation mobile networks’ o ‘5th Generation wireless systems’) è una nuova tecnolo-
gia di rete e infrastrutture che permetterà di rispondere alla richiesta crescente dell’uso
delle comunicazioni tecnologiche, specialmentewireless, tra persone emacchinari. Dovrà
garantire inoltre un aumento delle prestazioni e un abbassamento dei consumi energetici.
Il 5G non sarà semplicemente più veloce (basterà un secondo per scaricare un file di 800
mega), ma porterà a nuove funzionalità e applicazioni con un alto riscontro economico e
sociale. In corsa sul 5G non c’è solo la Corea del Sud. Un’azienda cinese, per esempio, lo
scorso novembre ha annunciato un piano di investimenti pari a circa 600 milioni di dollari
per i prossimi cinque anni, atto a finanziare la ricerca sulle tecnologie di quinta genera-
zione. Tale società lavora sul 5G dal 2009 e per il 2020 promette capacità di trasferimento
dati oltre i 10 Gbps, quindi 100 volte superiore alle prestazioni garantite dalle attuali
reti 4G. E in Europa? Sembra che la Commissione Europea abbia deciso di assegnare
un’importanza strategica allo sviluppo del 5G. Lo scorso anno 50 milioni di euro sono stati
investiti in progetti attualmente in corso (comeMetis, 5Gnow, iJoin, Tropic, Mobile Cloud
Networking, Combo, Moto), che si occupano delle strutture logistiche e funzionali di cui
necessita il 5G. Gli investimenti europei ammontano a 700 milioni di euro, mentre ci si
aspetta che i finanziamenti dei privati raggiungano i 3,5milioni di euro entro il 2020. Entro
tale data si assisterà infatti a uno scambio dati trenta volte superiore rispetto a quello
avvenuto nel 2010, ma non sarà lo stesso tipo di traffico a cui siamo abituati. L’utilizzo di
Internet non verrà incrementato esclusivamente dalla diffusione di tablet e smartphone,
ma anche e soprattutto dalla notevole crescita di dispositivi, sensori e attuatori remotati
ovunque, che richiedono una tecnologia maggiormente efficiente e performante per ge-
stire l’enorme traffico dei dati scambiati (mondo IoT-Internet of Things). Nella telechirur-
gia, per esempio, le specificità tecniche del 5G azzereranno il ritardo comando-risposta
(problematica attuale) e forniranno al medico maggiore comfort e precisione in tempo
reale. Le automobili diventano più intelligenti e sicure con l’integrazione delle tecnologie
ICT e saranno in grado di comunicare tra loro (dati, video forniti da telecamere di bordo
ecc.) grazie agli standard sulle ‘auto connesse’ in fase di realizzazione su questa tecnolo-
gia. Tali funzionalità richiedono una trasmissione istantanea dei dati fra i veicoli in movi-
mento, cosa impossibile con le attuali connessioni. Infine, in un recente discorso Neelie
Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e Commissario dell’Agenda Digitale, si
è soffermata sull’importanza di rimuovere le barriere tra Stati membri, al fine di ottenere
unamigliore sinergia nell’ambito del settore delle comunicazioni digitali, che condurrebbe
di fatto a una maggiore competitività in campo mondiale con Paesi all’avanguardia, quali
appunto Corea del Sud, Cina e Stati Uniti.
Stefano Maggi
BEN VENGA IL 5G!
MAGGIO 2014
FIELDBUS & NETWORKS
Editoriale
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L’editoriale è a cura dei membri dei Comitati Tecnici di Fieldbus & Networks e Automazione Oggi