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FEBBRAIO 2013
FIELDBUS & NETWORKS
31
C
onsapevole dell’impatto della
rete di illuminazione stradale,
la municipalità di San Franci-
sco ha scelto di lavorare con
Paradox Engineering allo svi-
luppo di un progetto pilota che abiliti la
gestione remota dell’attuale infrastruttura.
Coordinato da San Francisco Public Utility
Commission (Sfpuc), il progetto porterà
alla realizzazione di una rete wireless per
monitorare e controllare diversi servizi ur-
bani, tra i quali advanced meter reading,
gestione dei parcheggi, del traffi co, delle
stazioni di ricarica dei veicoli elettrici, vide-
osorveglianza e molti altri. Entro i prossimi
due anni saranno sostituiti gli attuali lam-
pioni HPS con apparecchi a LED oscurabili,
corredati di un sistema di controllo remoto
che consenta l’ottimizzazione dei consumi
energetici, del servizio di illuminazione e
di altri servizi urbani. Paradox Engineering
è stata scelta nel maggio scorso da Sfpuc
per la sua soluzione innovativa: un network
di comunicazione wireless full mesh IPv6,
multifunzionale e bidirezionale, basato su
protocollo 6LoWpan, a banda stretta e
larga, già pronto per l’Internet delle Cose.
Il primo passo del progetto consente già
ora il monitoraggio e il controllo remoto dei
lampioni; si stanno aggiungendo in queste
settimane le stazioni di ricarica per veicoli
elettrici, i contatori elettrici e le cabine di
controllo dei semafori. I risultati verranno
accuratamente analizzati per misurare i
benefi ci quantitativi e qualitativi e indicare
le direzioni future. Paradox Engineering si
sta occupando della progettazione e im-
plementazione della soluzione, fornendo la
tecnologia e le competenze necessarie allo
sviluppo della rete. Il progetto è supportato
da aziende quali Philips Lighting e Oracle,
che offrono pieno appoggio concettuale e
pratico agli obiettivi di San Francisco, tesi
alla costruzione di una città più intelligente
e vivibile.
Piattaforma open standard
e future-proof
La soluzione di Paradox Engineering si
basa interamente su PE.AMI, la piatta-
forma open standard e future-proof che
comprende tutti i componenti hardware
(nodi e gateway), software e il sistema
Web di gestione per la comunicazione
m2m. Sfpuc ha scelto questa piatta-
forma per gli ottimi livelli di scalabilità e
interoperabilità: PE.AMI consente infatti
sia di interfacciare oggetti e infrastrut-
ture esistenti, sia di sviluppare in futuro
applicazioni aggiuntive sulla medesima
architettura. Applicata a un’infrastruttura
di illuminazione stradale, come nel caso
di San Francisco, PE.AMI permette di con-
trollare la luminosità dei singoli lampioni/
punti luce o di sottosezioni della rete,
correlando questo dato con le condizioni
ambientabili effettive sulla base, per
esempio, dell’orologio astronomico in-
cluso. Diventa quindi possibile accendere,
spegnere o attenuare l’intensità della
lampada in base a parametri diversi, che
vanno dalla luminosità naturale nei diversi
momenti della giornata alla posizione dei
punti luce, valutando anche necessità
specifi che legate ai fl ussi di passanti e
automobili, nonché la sicurezza di deter-
minate aree urbane (parcheggi, parchi
pubblici ecc.). Consente inoltre di monito-
rare lo stato operativo della lampada, con
il conseguente aumento dell’effi cienza
dei processi di manutenzione correttiva
e preventiva. Le opportunità di risparmio
energetico sono evidenti: la possibilità
di segmentare la rete dell’illuminazione
stradale in sottosezioni, fi no a intervenire
sulla singola lampada, permette infatti di
ridurre i consumi energetici complessivi
e minimizzare gli sprechi, aumentando
al tempo stesso la qualità del servizio, la
soddisfazione degli utenti e la sicurezza
della comunità.
Notevole risparmio
potenziale
È dimostrato che i sistemi di accensione
elettronica già in uso, i cosiddetti ballast
digitali, consentono un risparmio del 20%
rispetto all’operatività delle normali lam-
pade HPS. Grazie a PE.AMI si possono
ottenere risparmi fi no a un ulteriore 40%,
portando la soglia del risparmio potenziale
al 60%. Per la sua natura distribuita e per-
vasiva, la rete di illuminazione stradale si
sta confi gurando come il punto di partenza
ideale per progetti di smart city che non
si limitano a rendere più effi ciente la sola
illuminazione pubblica, ma includono
anche altri servizi urbani. Quindi, una piat-
taforma che, come PE.AMI, supporti più
applicazioni e servizi, che non richieda
l’upgrade delle infrastrutture esistenti,
che sia in grado di adeguarsi agli sviluppi
tecnologici futuri, che consente la razio-
nalizzazione e la condivisione dei costi, un
ROI più rapido e investimenti più duraturi,
oltre alla protezione di quelli già effettuati.
Paradox Engineering
LA CITTÀ DI SAN FRANCISCO SI È DATA
L’OBIETTIVO DI AZZERARE LE PROPRIE EMISSIONI
DI CO
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ENTRO IL 2030. PER RAGGIUNGERE
QUESTO AMBIZIOSO TRAGUARDO È NECESSARIO
IMPIEGARE TECNOLOGIE INNOVATIVE PER
MASSIMIZZARE L’EFFICIENZA ENERGETICA E
GESTIRE I SERVIZI URBANI IN OTTICA ‘SMART’
di
Julia Arneri Borghese
PROGETTO DI CITTÀ
A IMPATTO ZERO
Fieldbus & Networks
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