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INNOVAZIONE
approfondimenti 33
Automazione e Strumentazione ■ Ottobre 2014
riali. Si prevede che gli sviluppi nanotecnologici in termini
di isolamento, trasporto e illuminazione consentiranno con-
siderevoli risparmi energetici.
Le nanotecnologie e le nanobiotecnologie sono a pieno
titolo protagoniste anche nel campo delle energie alterna-
tive, come nel caso dei più moderni pannelli solari . Esi-
stono progetti avanzati per la costruzione di pannelli ad alta
efficienza che traggono ispirazione dal modo in cui le piante
sfruttano l’energia solare. Si tratta di mimare processi che
avvengono naturalmente nelle piante in specifiche proteine,
a livelli nanometrici. Altre applicazioni sono in via di svi-
luppo nel campo della prevenzione dell’inquinamento.
È possibile immaginare ad esempio filtri “intelligenti” che
agiscono a livello nanometrico selezionando e rendendo
innocue le scorie dei processi industriali o i gas di scarico.
Ricerca e investimenti
Le previsioni per l’anno 2015 della Lux Research Inc, sti-
mano un volume delle vendite nel settore delle nanotec-
nologie pari a 2,5 milioni di miliardi di dollari. Ad oggi,
la maggior parte delle vendite è da attribuirsi alla produ-
zione e ai materiali (oltre il 55%), seguita da elettronica e
IT (circa il 23%). Le previsioni per l’occupazione nel 2015
parlano di circa 2 milioni di addetti nel settore, di cui il 50%
nei soli Stati Uniti.
Del resto le nanotecnologie sono abilitanti sia a livello di
impatto sui prodotti che sui metodi di produzione indu-
striale. Le nanotecnologie dovrebbero insomma contribu-
ire in modo fondamentale alla soluzione delle cosiddette
“grandi sfide” economico-industriali perché consentono di
realizzare prodotti e processi per usi specifici, risparmiare
risorse, aumentare l’efficienza energetica, ridurre il volume
dei rifiuti e delle emissioni.
Anche in Italia le nanotecnologie sono da tempo oggetto di
ricerca industriale e occupano migliaia di addetti. Esistono
centri di ricerca come Veneto Nanotech e CNST che da
anni stanno portando avanti progetti innovativi basati sulla
ricerca applicata: dalla conversione fotovoltaica ai sistemi
bio-mimetici, ai nanovettori intelligenti utilizzati per le dia-
gnosi mediche, ai mini-robot chirurgici, ai materiali smart
ecocompatibili, fino alle plastiche di nuova concezione.
Degna di menzione è anche l’Università di Udine che,
nell’ambito del Consorzio nazionale interuniversitario per
la nanoelettronica (IUNET), è capofila di un progetto di
ricerca europeo finalizzato alla realizzazione di un sistema
di progettazione per transistor a basso consumo energetico
di nuova generazione, che nei prossimi anni sostituiranno,
in parte, i tradizionali transistor al silicio.
Molto attivi nella ricerca scientifica anche sono il Consiglio
Nazionale delle Ricerche, l’Istituto Italiano di Tecnolo-
gia, l’Enea, oltre ovviamente a molte Università e Politec-
nici. Dal punto di vista industriale le aziende che nel nostro
paese maggiormente investono nel settore delle nanotec-
nologie sono i grandi gruppi industriali come ad esempio
STMicroelectronics e Finmeccanica. Di pari passo si è svi-
luppata una crescente attività anche da parte delle piccole e
medie imprese. ■