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CONTROLLO

approfondimenti

24

Ottobre 2014

Automazione e Strumentazione

L’estate 2014 ha portato un pieno di novità in casa

National Instruments. Nelle settimane a cavallo

del tradizionale appuntamento della NI Week

di Austin sono infatti state presentate le nuove

release dei principali software della Casa texana

– citiamo su tutti l’edizione 2014 di LabView

(ve ne abbiamo parlato diffusamente nello scorso

numero di questa rivista), TestStand e DIAdem

– ma anche numerose novità hardware. Le più

interessanti sono i nuovi CompactDAQ, i nuovi

CompactRIO e il primo System on Module di

National Instruments (NI SOM). Vediamo nel

dettaglio di che cosa si tratta.

Le evoluzioni dell’architettura RIO

Sono passati esattamente dieci anni da quando

nel 2004 National Instruments lanciò il suo Com-

pactRIO, il suo primo prodotto che includeva un

FPGA (field programmable grid array) all’interno

di un dispositivo

dedicato al controllo

e

all’acquisizione

dati industriale.

L’introduzione di un

chip riconfigurabile

non era di per sé una

novità assoluta. La

portata rivoluzionaria

della proposta NI sta-

va nel fatto che, per la

prima volta, l’FPGA

poteva essere programmato con la semplicità di

un linguaggio grafico come quello di LabView

invece di dover ricorrere ai linguaggi di program-

mazione di basso livello (VHDL, Verilog ecc.)

padroneggiato solo da pochi progettisti. In questo

modo gli sviluppatori hanno potuto affrontare le

sfide poste da quelle applicazioni avanzate nelle

quali era indispensabile mantenere la massima

flessibilità di progetto.

La piattaforma RIO (reconfigurable I/O) si è poi

estesa e sono stati presentati sistemi con FPGA a

bordo in diversi formati, anche su singola scheda

(Single-Board RIO).

Nel 2013 la piattaforma RIO viene “rivoluzio-

nata” con l’introduzione del controllore

NI 9068

,

che sfrutta il chipset Zynq di Xilinx, nel quale

sono integrati l’FPGA e un processore ARM dual

core, il tutto sotto il governo di un sistema opera-

tivo NI Linux RT.

Questa soluzione, che ormai prendeva il nome di

“software-designed controller” (“software-desi-

gned instrumentation” nel caso della strumen-

tazione che sfruttava la medesima piattaforma),

era caratterizzata da un’elevata integrazione di

sistema e da un prezzo contenuto.

I nuovi CompactRIO ad elevate prestazioni

Il 2014 porta altre due importanti novità nell’of-

ferta che costituisce la piattaforma LabView RIO.

La prima è un nuovo controllore con quattro slot

che si inserisce nella gamma dei

CompactRIO

ad elevate prestazioni

. Invece dello Zynq, la

nuova soluzione fa lavorare fianco a fianco un

processore Intel Atom dual core a 1,33 GHz e

un FPGA Xilinx Kintex-7, realizzando così un

dispositivo ad elevate performance. Tra le carat-

teristiche più interessanti di questa nuova genera-

zione di controllori, segnaliamo la possibilità di

gestire l’interfaccia utente del progetto (Embed-

ded UI) direttamente dal dispositivo; la funzio-

nalità Host delle porte USB; e la possibilità di

integrare l’acquisizione di immagini provenienti

da telecamere direttamente in un’applicazione (il

Le evoluzioni dell’architettura

LabView RIO

Franco Canna

I NUOVI COMPACTRIO E IL PRIMO SYSTEM ON MODULE DI NATIONAL INSTRUMENTS

Il nuovo CompactRIO integra un

Atom dual core a 1,33 GHz e un

FPGA Xilinx Kintex-7

Un processore Intel Atom dual core a 1,33 GHz

e un FPGA Xilinx Kintex-7 sono il cuore del nuovo

Performance CompactRIO presentato da National

Instruments. Lanciato anche il primo System on

Module che permette agli OEM di sfruttare nei loro

progetti le potenzialità dell’architettura LabView RIO

e un nuovo CompactDAQ a quattro slot.

Il System On Module di National

Instruments