Automazione_Strumentazione_07_2013 - page 54

MECCATRONICA
approfondimenti
Settembre 2013
Automazione e Strumentazione
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attori sin dall’inizio del progetto. La chiave per
il successo non è solo informare e allineare tutti
i partner all’inizio del progetto, ma è soprattutto
monitorare e valutare costantemente l’avan-
zamento e i risultati del progetto
, organizzare
i flussi di lavoro e facilitare la comunicazione
tra i rappresentanti delle diverse discipline. Il
Quality Gate permette di realizzare tutto que-
sto suddividendo lo sviluppo del progetto in
sei
fasi
. Alla termine di ciascuna fase il progetto
deve oltrepassare un gate in corrispondenza del
quale ogni sotto-progetto deve confermare il
raggiungimento degli obiettivi posti all’inizio.
In questo modo ciascun gate può essere inter-
pretato come una sorta di forza che garantisce
che ogni singolo sotto-progetto sia allineato e
non rimanga indietro. Le sei fasi e i relativi gate
sono rappresentati nella
υ
figura
.
Sei fasi e quattro step
In generale ogni progetto inizia con un pro-
blema particolare che deve essere risolto e
finisce quando viene individuata la soluzione.
Secondo il modello del Quality Gate, invece,
il progetto è diviso in
sei fasi
: fase iniziale,
specifica dei requisiti, definizione delle speci-
fiche di progettazione del sistema, produzione/
implementazione, integrazione del sistema, test
e accettazione. Ciascuna fase è strutturata in
quattro step
da seguire:
1. All’inizio di ciascuna fase devono essere
definiti gli
obiettivi
che ogni gruppo di lavoro
deve raggiungere, coinvolgendo direttamente i
clienti esterni o interni che siano (intesi come
chi ha commissionato il lavoro). È necessario
che la definizione di ogni obiettivo garantisca
sempre la possibilità di poterne verificare il
raggiungimento. A questo punto è buona prassi
concordare il modo in cui debba avvenire la
comunicazione tra i gruppi di lavoro di ciascuna
disciplina. Lo scambio di informazioni può
essere facilitato definendo la forma e il conte-
nuto di un report sullo stato di avanzamento che
deve essere compilato settimanalmente.
2. Il passo successivo riguarda la
pianificazione
dettagliata della fase di progetto attraverso la
definizione dei work package, l’individua-
zione delle persone da coinvolgere e la scelta
delle metodologie da applicare. Questo signi-
fica che, in ogni fase, le attività, le competenze
e le responsabilità devono essere verificate e
rivalutate rispetto alla loro idoneità e, eventual-
mente, devono essere riassegnate. E’ in questo
passaggio che è necessario definire le milestone
che meccanici, elettronici e informatici devono
raggiungere in un determinato periodo di tempo
per rispettare il piano generale del progetto.
3. Il terzo step richiede regolari riunioni di
alli-
neamento
che permettono di valutare lo stato
del progetto. La valutazione si basa sugli obiet-
tivi definiti al passo uno. Le riunioni dovreb-
bero preferibilmente avere luogo con cadenza
settimanale, i possibili rischi emersi devono
essere definiti e aggiunti alla lista dei rischi e
parallelamente devono essere formulate le con-
tromisure. Se quest’ultimo passaggio non è pos-
sibile nell’immediato, è necessario che le con-
tromisure siano definite in un arco di tempo non
più lungo di quattro settimane.
4. Lo step finale prevede l’elaborazione di
una lista di
risultati
per il riesame della fase.
Così come per il primo passo, anche in questo,
almeno nel caso ideale, dovrebbero essere coin-
volti direttamente i clienti per dimostrare a tutti
i partner dello sviluppo l’importanza dell’atti-
vità di revisione. Lo stato di avanzamento del
progetto viene quindi misurato sulla base di
una scala di valutazione. In questo momento
il semaforo dovrebbe diventare verde, in caso
contrario è necessario mettere a punto le azioni
più adatte al fine di progredire con il progetto
complessivo.
Conclusioni
Nel complesso, il Quality Gate offre un
approc-
cio sistematico
che permette di allineare il
processo di sviluppo di un progetto complesso
che coinvolge aspetti
meccanici, elettronici e
informatici
. Il modello si basa su un approc-
cio meccatronico alla progettazione che tiene
in considerazione anche i bisogni e le risorse
di piccole e medie imprese. Il Quality Gate
propone un metodo di project management
che divide ogni progetto in sei fasi separate
da altrettanti gate in corrispondenza dei quali
ogni sotto-progetto deve garantire e dimostrare
di essere in linea. In questo modo si pone l’ac-
cento sullo stato dell’intero sistema e non sul
singolo. Il punto chiave è quello di favorire e
stabilire uno scambio regolare e efficiente tra
tutti gli attori coinvolti che, provenendo da
discipline diverse, sono caratterizzati da bagagli
culturali eterogenei.
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