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Automazione e Strumentazione
Settembre 2013
WIRELESS
approfondimenti
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tutto per rispettare le stringenti normative europee in mate-
ria (in Italia è possibile trasmettere segnali non superiori a
100 mW per i 2,4 GHz).
Nell’industria, riferendoci agli esempi appena fatti, questi
apparati possono essere collegati a dei dispositivi come sen-
sori di livello, di temperatura, aerostati etc. oppure possono
pilotare valvole, segnalatori luminosi, piccoli attuatori etc.
La soluzione delle batterie
e dei pannelli solari
Considerando tutto ciò, grazie alle moderne tecnologie che
limitano i consumi a tal punto, è possibile ottenere piccole
isole di rilevazione e di comando wireless completamente
autonome anche per diversi anni, alimentate da pannelli
fotovoltaici oppure da piccole batterie.
Attualmente le batterie che più si prestano allo scopo sono
le “
Lithium-Thionyl Chloride
”, in grado di operare in
range di temperature comprese tra -55° e +85° C, e con
capacità nominali prossime ai 20 Ah per batterie di tipo
“D” (61,5 mm con diametro di 34,2 mm). Conoscendo que-
sti dati, le specifiche del dispositivo wireless ed il tipo di
lavoro che dovrà fare, è facile calcolare, anche se appros-
simativamente, per quanto tempo il dispositivo wireless
possa funzionare senza necessità di manutenzione. Addirit-
tura, se il segnale o il dato da trasmettere non richiedono
un monitoraggio continuo (ad esempio la temperatura di un
ambiente che può variare di pochi gradi in diverse ore), si
può decidere di inviare l’informazione con frequenza defi-
nita, magari anche di ore, ed allungare ulteriormente la vita
della batteria del dispositivo.
Se invece prendiamo in considerazione i moderni sistemi
composti da
pannelli fotovoltaici
ed accumulatori, ci accor-
giamo di come sia teoricamente possibile rendere autonomi
sistemi di isole automatizzate addirittura per decenni.
La ricarica wireless
A livello di Consumer Business alcune grosse aziende
internazionali hanno fondato un consorzio, il quale nasce
con l’obiettivo di creare diverse fonti da cui poter ricaricare
dispositivi wireless come smartphone, tablet, etc. Questo
consorzio è denominato A4WP (
Alliance For Wireless
Power
).
La ricarica dovrà essere standard per ogni dispositivo e
regolata da specifiche ben definite. L’approvazione di que-
ste ultime specifiche soddisferà le esigenze di molti consu-
matori.
Il traguardo finale sarà quello di poter
ricaricare le bat-
terie di dispositivi portatili in luoghi diversi
, semplice-
mente appoggiandoli ad una superficie e senza dover sem-
pre ricorrere all’uso di un caricabatterie.
Ma A4WP è solo uno dei tanti progetti che perseguono lo
stesso obiettivo della
ricarica wireless
.
La ricarica wireless, conosciuta anche con la dicitura tec-
nica “ricarica induttiva”, è una tecnologia che consente di
ricaricare dispositivi elettrici tramite campi elettromagne-
tici generati da un secondo dispositivo, per l’appunto una
base di ricarica wireless.
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