Automazione_Strumentazione_07_2013 - page 39

COMUNICAZIONE
primo piano
Automazione e Strumentazione
Settembre 2013
39
Ci sono tipicamente dei
piani tariffari
definiti per andare incontro alle esigenze
delle singole tipologie di applicazioni. Per
esempio ci sono alcune applicazioni nel
mondo del metering
dove la quantità di
dati inviati è estremamente bassa, nell’or-
dine dei Mbyte al mese. Ci sono, invece,
applicazioni, come per esempio quelle di
automazione industriale, in cui l’utilizzo è
più intensivo dal punto di vista del con-
sumo dei dati e quindi proponiamo solu-
zioni con un uso incluso nel canone che
permette di realizzare un “borsellino”, in
modo da riuscire a smorzare i picchi. Si
va dai tagli più piccoli per le applicazioni
più ottimizzate per arrivare a piani tarif-
fari molto più capienti dal punto di vista
della quantità di dati.
Spesso, inoltre, vengono utilizzate diverse
metodologie di comunicazione, legate
a differenti esigenze, come per esempio
quelle UMTS (o GPRS o LTE) per la
comunicazione principale e quelle SMS,
invece, per comunicazioni di urgenza o
per mandare messaggi di allerta alla SIM
remota. Nei nostri piani tariffari pensati
per l’M2M infatti ci sono offerte che
permettono di realizzare traffico sulle
diverse tecnologie di comunicazione
.
Ci sono, inoltre, altre caratteristiche che
generalmente vengono richieste per appli-
cazioni più evolute come un APN defi-
nito, e non pubblico, per aumentare la
sicurezza.
Anche il supporto fisico della SIM sta
cambiando molto: ci sono
SIM plug-in
per la parte di automazione industriale
in grado di sopportare meglio
umidità,
vibrazioni ed elevate temperature
tipi-
che di questi ambienti. Ci sono anche
SIM on-chip
che richiedono però un
design più specifico”.
“Oltre a queste soluzioni base, per i pro-
getti più complessi, che hanno bisogno
di un profilo internazionale, è stata rea-
lizzata una core network, quindi la parte
centrale della rete, con tutti gli apparati di
profilazione di SIM e gestione di traffico
e di monitoraggio che si comporta come
un operatore dedicato solo all’M2M”,
prosegue Canesi. “In questo modo si pos-
sono eliminare eventuali inefficienze che
derivano dall’uso di una infrastruttura
pensata per la parte voce e usata invece
per l’M2M”.
Questa tipologia di investimento permette
l’utilizzo in tutti i Paesi e questa infra-
struttura consente inoltre di gestire tutti i
passaggi di gestione della SIM in modo
trasparente per i clienti.
“Il poter controllare direttamente le SIM
tramite un portale Web, e meglio ancora
integrando tramite API le SIM con il pro-
prio sistema di gestione, ottimizza le pos-
sibilità di monitoraggio e controllo. C’è
anche la possibilità di gestione del
ciclo di
vita delle SIM
, che nell’M2M può essere
molto più complicato.
È possibile infatti definire un flusso di
vita dinamico e lasciare poi al gestore del
parco SIM la possibilità di gestire diret-
tamente le funzioni. Questo è un asset
importante e molto apprezzato da parte
dei clienti”.
“Un altro punto da sottolineare , conclude
Canesi, è quello relativo alla
sicurezza
.
Queste SIM, se estratte o sottratte, sono
del tutto inutilizzabili perché sono viste
come un punto remoto della rete dei clienti
e non possono effettuare nessun’altra con-
nessioni o chiamate dati”.
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