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Ottobre 2016

Automazione e Strumentazione

TAVOLA ROTONDA

primo piano

24

aziende dovranno investire

nel più breve tempo possibile

per poter iniziare a diventare

‘digitali’ e raggiungere un

livello più elevato di compe-

titività sul mercato.

Ovviamente la scelta e l’im-

plementazione di tali tecno-

logie differiscono parecchio

nel caso di impianti e/o sta-

bilimenti nuovi o nel caso di

ammodernamenti di parti di

impianti già esistenti. Ovvia-

mente nel primo caso sarà più

semplice pensare la fabbrica

già in digitale ed implemen-

tare immediatamente solu-

zioni adeguate in ottica Indu-

stria 4.0, nel secondo invece

si dovrà procedere per gradi.

L’obiettivo finale però dovrebbe essere lo

stesso e dovrebbe portare ad implementare ad

esempio: soluzioni per tracciabilità, OEE, vir-

tual commissioning, plant simulation, disponi-

bilità di dati e informazioni ad ogni livello dello

stabilimento ecc. Per poterlo fare (in più step

e/o in un’unica fase) è necessario implementare

inizialmente delle tecnologie di base in modo

da favorire poi la graduale evoluzione dell’im-

pianto in una vera e propria fabbrica digitale.

Alcuni esempi di queste tecnologie di base sono:

utilizzo di reti e protocolli di comunicazione

ethernet based (ad esempio: Profinet), l’utilizzo

di servizi tipici del mondo Internet (web, cloud

ecc.) e l’implementazione di tecniche di security

adeguate per poter proteggere la rete di stabili-

mento da accessi indesiderati.

In questo modo si potrà poi evolvere la propria

fabbrica gradualmente, per giungere ad un livello

di digitalizzazione tale da garantire la massima

competitività sul mercato”.

Valletti: “

Per quanto di nostra competenza,

relativamente all’evoluzione delle tecnologie

dei processi industriali soprattutto in termini di

sviluppo nell’interazione uomo-macchina, che

vede il coinvolgimento sempre più diffuso delle

interfacce ‘touch’ e che costituisce una delle più

importanti direttrici di sviluppo della cosiddetta

quarta rivoluzione industriale che va sotto il

nome di Industria 4.0, siamo in grado di pro-

porre soluzioni decisamente innovative.

Il nostro sistema di monitoraggio, configura-

zione e programmazione remota HMI (Human

Machine Interface) è in grado di visualizzare

in tempo reale tutte le variabili di qualsivo-

glia processo collegate, con la possibilità di

implementazione di funzioni di data-logging

e alarm-setting, indispensabili per monitorare

i trend e per prevenire situazioni di allarme o

blocco. HMI consente l’adeguamento di sistemi

di monitoraggio tradizionali a sistemi a elevata

tecnologia ma a costi estremamente interes-

santi, abbattimento dei costi di installazione per

soluzioni che utilizzano strumentazione Hart,

compatibilità strumento da campo, visualizza-

tore testata in fase di produzione, monitoraggio

e variazione parametri di configurazione effet-

tuata comodamente dallo stesso HMI.

Grande la flessibilità degli ingressi disponibili:

oltre ai Loop di collegamento dei 2 bus Hart è

possibile configurare fino a 16 ingressi On/Off.

Per comunicare con il sistema HMI è possibile

utilizzare il protocollo Modbus, collegandosi

attraverso la porta seriale RS485 o utilizzando

la porta ethernet con il protocollo Modbus via

TCP/IP o UDP/IP. Sono presenti inoltre delle

uscite utilizzabili per gli allarmi di soglia

secondo la sequenza ISA.

Lo strumento diventa quindi estremamente ver-

satile e permette la massima customizzazione in

funzione del processo che si vuole monitorare.

Questo dispositivo costituisce l’importante

anello di una catena che unisce la strumenta-

zione sul campo, permettendo di interfacciarsi

con l’automazione di livello superiore tramite

Ethernet e di controllare direttamente la stru-

mentazione in campo. Attraverso uno schermo

l’operatore può dunque tenere sotto controllo

le grandezze rilevate o lo stato delle attrez-

zature, controllare il livello di un serbatoio,

monitorare la fasi di carico e scarico, cambiare

il valore del peso specifico del fluido, modifi-

care il campo di misura del sensore e settare

nuovi allarmi: tutto questo sia restando nei

pressi dell’installazione stessa sia dal proprio

ufficio operativo, mentre l’installazione conti-

nua a trasmettere i dati alla centrale, e ad un

prezzo estremamente competitivo.

La progressiva trasformazione digitale dell’in-

dustria, ivi compresa quella alimentare, deve

costituire un’opportunità di crescita e di svi-

luppo per tutte le industrie operanti nel settore

e quindi per l’Italia stessa. Perché si possa

essere nuovamente competitivi a livello inter-

nazionale servono investimenti sostanziali

nell’ambito della ricerca e dell’innovazione,

sostegno alle industrie, in termini di crescita

dimensionale delle stesse, di nuova imprendi-

torialità innovativa, di incentivi fiscali, di for-

mazione delle competenze”.

Enio Valletti,

General Manager di Valcom