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CONTROLLO

tecnica

Settembre 2017

Automazione e Strumentazione

80

Per un corretto Asset Management, è necessario raccogliere le informazioni e i dati

anche da quelle installazioni che, pur ancora pienamente sfruttabili, non sono in grado

di raccontare, attraverso dati e analisi primarie, il loro stato e le loro prestazioni,

fornendo tutte quelle informazioni necessarie per una gestione ‘intelligente’.

Enrico Paolucci

L’asset management nelle installazioni

‘legacy’:

raccolta e gestioni dei dati

Diverse sono le definizioni che si possono utiliz-

zare per delineare il concetto di ‘manifattura intel-

ligente’; ma la realtà che si cela dietro ognuna di

queste è indissolubilmente legata alla raccolta,

alla elaborazione ed alla messa a disposizione dei

dati di produzione.

‘Data is King’ ha sentenziato recentemente il CEO

di una nota casa farmaceutica tedesca; le linee di

produzione hanno la possibilità di

generare con-

tinuamente dati ed informazioni

che, se valutati

secondo determinati algoritmi, rappresentano un

po’ una cartina di tornasole atta ad una immediata

valutazione del suo stato e delle sue performance.

La raccolta e la gestione attenta di questi parame-

tri può dare la giusta leva al miglioramento delle

performance e della produttività

Asset management e smart

manufacturing: le linee guida

Quasi in parallelo con la nascita e lo sviluppo del

concetto di

Industry 4.0

, si è andata delineando

la formalizzazione di un insieme di parametri

che, seppure già noti e sfruttati singolarmente,

insieme sono andati a definire il concetto di linea

guida per l’investimento.

L’

ottimizzazione dei KPI

che partecipano a que-

sta linea guida, porta alla massimizzazione del

risultato ottenuto dall’investimento.

Alla luce di quanto sopra diventa quindi fonda-

mentale disporre di tutti quegli strumenti che per-

mettono di avere il controllo del sistema.

Una raccolta dettagliata, puntuale e precisa dei dati

è uno dei mezzi per raggiungere questo obiettivo.

Le realtà produttive

Progetti ‘green-field’ e realtà ‘brown-field’

Quando si parla di raccolta e gestione dei dati,

diverse sono le realtà che devono essere prese in

considerazione.

La prima, è quella di un

progetto nuovo

, il

‘green-field’, che prevede, sin da subito, l’ado-

zione di impianti che siano già dotati di sistemi in

grado di rendere disponibili e facilmente sfrutta-

bili tutti i dati relativi alla produzione, ai consumi

ed agli allarmi utili alla valutazione delle reali

performances dell’impianto stesso.

Pochi, però, sono i progetti green-field che in un

anno solare si realizzano a livello globale; mentre

nelle diverse realtà produttive, la valutazione dei

KPI deve necessariamente tenere conto di tutte

quelle linee che

già da tempo sono state instal-

late

e che, ancora per un significativo periodo di

tempo, influenzeranno le performance produttive

delle aziende. Questa seconda ed ancora molto

diffusa realtà viene definita ‘brown-field’.

Si deve infatti considerare che la vita reale media

di una linea di produzione è stimabile in 25-30

anni e che, in alcuni settori merceologici parti-

colari, come ad esempio quello alimentare, si

devono dover gestire anche linee più datate.

L’AUTORE

E. Paolucci, Global Industry Man-

ager CPG, B&R Automazioni Indus-

triali srl

COME RENDERE 4.0 UNA LINEA PRODUTTIVA ESISTENTE

Figura 1 - La linea guida per l’investimento