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Luglio/Agosto 2015
n
Automazione e Strumentazione
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A cura della redazione
MERCATI
Strumentazione e Automazione,
un biennio di crescita
Nel corso dell’assemblea annuale dei soci, GISI,
l’associazione imprese italiane di strumentazione, ha reso
noti i risultati di un’indagine realizzata dal suo centro
studi in collaborazione con IRCrES-CNR relativamente agli
anni 2013 e 2014.
In questo biennio il mercato oggetto dell’indagine, quello
della Strumentazione e Automazione Industriale, di
Processo e di Laboratorio, ha recuperato e poi superato
i valori registrati nel 2008. Il settore ha infatti prodotto
ricavi per 3.559 milioni di euro nel 2013 (+3,4%) e 3.667
milioni nel 2014 (+3%).
Torna a crescere il mercato interno (+2% nel 2014,
a quota 2.355 milioni, e +1,7% nel 2013), accanto al
consolidamento dell’export (+5,3% nel 2014, a quota
1312 milioni, e +5,9% nel 2013), nonostante i venti di crisi
provenienti dall’Est dell’Europa.
“Questi risultati indicano quanto le imprese rappresentate
da GISI siano resilienti nei confronti dei cambiamenti,
spesso traumatici, a cui il mercato le ha ultimamente
costrette”, ha commentato Sebastian Fabio Agnello,
Presidente del GISI.
Tra la linee di prodotti il peso maggiore è quello
del comparto “Controllo, DAQ, monitoraggio e
comunicazioni”, che vale 1.090 milioni ed è scresciuto del
6,77% nel 2014. Secondo posto in ordine di importanza
per “Attuatori, valvole, azionamenti industriali da
campo” che vale 496 milioni (+0,74%), seguito da
“Strumentazione da laboratorio” (309 milioni, +1,10%),
“Sensori e decodificatori” (293 milioni, +2,60% nel 2014),
“Strumentazione industriale da campo” (274 milioni,
+1,19%), “Building Automation” (270 milioni, +2,62%)
e poi “Attuatori, valvole, azionamenti industriali bordo
macchina” che vale 266 milioni (+0,30%).
A crescere sono state le imprese di tutte le dimensioni
(micro, piccole, medie e grandi), ma nel secondo semestre
del 2014 e nel primi mesi del 2015 la crescita è stata meno
marcata rispetto alla prima metà del 2014.
MERCATI
Il Packaging italiano cresce
Il settore dei costruttori italiani di macchine automatiche per il
packaging si conferma anche nel 2014 come uno dei settori
più dinamici e in salute dell’economia italiana. Secondo quanto
emerge dalla terza
Indagine Statistica Nazionale
realiz-
zata dal
Centro Studi Ucima
, le 604 aziende che compon-
gono il settore hanno realizzato nei dodici mesi dello scorso anno
un
fatturato pari a 6,221 miliardi di euro (+3,6%)
:
un giro d’affari realizzato per l’
81,2% sui mercati inter-
nazionali (5,048 miliardi di euro), e per il 18,8%
dalle vendite sul mercato nazionale (1,172 miliardi
di euro)
, quest’ultimo in
crescita del 15,6% sull’anno
precedente
. Sul mercato domestico la quantità maggiore di
macchine vendute è destinata al settore del
food
e a quello
del
beverage
che generano complessivamente un fatturato di
669,6 milioni di euro, pari al
57,1% del fatturato italiano
.
Per quanto riguarda il 2015, il p
residente di Ucima Giu-
seppe Lesce
ha commentato: “nel primi mesi dell’anno
abbiamo assistito ad un rallentamento degli ordini nei principali
mercati, che sembra tuttavia concluso. Siamo pertanto ottimisti
sul buon andamento dell’anno in corso”.
ROBOT
Il futuro della robotica collaborativa
Si è tenuta a Cinisello Balsamo, presso la sede della SIRI
(Associazione Italiana Robotica e Automazione), una Giornata di
Studio organizzata da ANIPLA, l’Associazione Nazionale Italiana
per l’Automazione, e dalla stessa SIRI, sull’attualissimo tema della
robotica collaborativa. Scopo della giornata era quello di mettere
a fuoco tutti gli aspetti più rilevanti di questa materia, da quelli
normativi a quelli tecnologici.
Ad aprire i lavori è stato Giuseppe Baudo (Cobest) con
un intervento intitolato “La responsabilità del fabbricante”:
un’introduzione di carattere giuridico-normativa indispensabile
per inquadrare il tema della giornata di studio nel più generale
ambito della sicurezza dei lavoratori e della responsabilità del
produttore per i danni causati dalle macchine.
Nel suo intervento Federico Vicentini (ITIA CNR 10.50) ha fatto il
punto sugli standard per l’integrazione e la sicurezza dei sistemi
robotizzati collaborativi.
Il terzo intervento, a cura di Paolo Rocco e Andrea Maria
Zanchettin del Politecnico di Milano, ha avuto come titolo
“Metodologie reattive di pianificazione del moto che
garantiscono il soddisfacimento di specifiche di sicurezza”. Dopo
aver illustrato alcuni studi già giunti a maturità (ad esempio l’uso
di telecamere che seguono la persona e ne predicono i movimenti
in modo da generare nel robot un comportamento adeguato;
oppure lo studio del problema della ridondanza cinematica nei
robot, basandosi sull’imitazione dei comportamenti umani), Rocco
ha spiegato come il cuore della ricerca si stia spostando sulla
sicurezza come vincolo critico per il movimento.
Cesare Fantuzzi, che ha lavorato con Lorenzo Sabattini e Cristian
Secchi dell’Università di Modena Reggio Emilia, ha parlato di
“cooperazione robot-operatore per un compito di assemblaggio”,
affrontando il tema della sicurezza (con il controllo di
impedenza), quello dello studio dell’ambiente di lavoro tramite
un sistema di visione commerciale a basso costo e quello della
programmazione software basata sull’esempio e la guida da
parte dell’operatore umano.
Successivamente sono intervenuti i rappresentanti dei vendor:
Fabio Facchinetti di Alumotion (partner italiano di Universal
Robot e altre realtà del settore), con un lavoro intitolato
“Nuovi paradigmi di produzione: come trarre vantaggio
dalla collaboratività uomo robot”; Davide Negroni della Beta
Utensili, che ha presentato un’applicazione di ceratura utensili in
collaboratività; Alberto Pellero della Kuka, con una presentazione
su “robot leggeri e sensorizzati integrati in linee di assemblaggio
manuale”; Oscar Ferrato di ABB, che ha illustrato i vantaggi
dell’impiego dei “robot collaborativi per l’assemblaggio in piccole
e medie imprese”.
Infine Roberto Bortoletto dello IAS-Lab dell’Università di Padova
ha parlato di programmazione collaborativa dei robot mediante
“learning by demonstration”.