Maggio 2017
Automazione e Strumentazione
MECCATRONICA
primo piano
22
Per avere un’idea concreta di come funziona una
Factory 4.0 bisogna andare in Germania, presso lo
stabilimento Festo di Scharnhausen: lì dal 2011 la
produzione segue i criteri che guidano lo sviluppo
dell’Industria 4.0 ed è possibile rendersi conto di
quali siano i fattori abilitanti, i vantaggi, i pro-
blemi, le prospettive. Ma se vogliamo accorciare
il viaggio, possiamo anche andare semplicemente
ad Assago (MI), nella sede di
Festo Italia
, dove è
allestito l’Application Center, uno spazio tecnolo-
gico funzionale articolato su più aree dove poter
verificare, testare e simulare in tempo reale appli-
cazioni e sistemi per la produzione smart.
Si potranno così
portare
ulteriori
contributi al dibat-
tito sul tema che
proprio alla Festo
ha trovato un inte-
ressante momento
di approfondimen-
to nel convegno
‘Tecnologie abili-
tanti i4.0’ svoltosi
a fine marzo in
collaborazione con
Sick
e
Sew-Euro-
drive
; e si potrà iniziare a rispondere all’inter-
rogativo che ha sotteso i vari interventi e che
domina il mondo industriale italiano: l’Italia è
pronta per l’Industria 4.0?
Esempi in positivo sono stati proposti da
Luca
De Vincenzi
, che ha mostrato l’apporto delle
tecnologie di Sick per la logistica integrata, uno
degli aspetti cruciali della futura fabbrica inter-
connessa. L’implementazione di tecnologie abi-
litanti per l’handling e il packaging è stata effi-
cacemente illustrata e motivata da
Walter Volpi
di Sew-Eurodrive. Significativo anche il caso
Comau, presentato da
Simone Belardinelli
che
ha descritto i vari aspetti dell’Industria 4.0 all’o-
pera nei processi interni e nei prodotti della grande
impresa di robotica torinese.
Un quadro dove inserire questi e altri casi di smart
manufacturing è stato ben delineato da
Claudio
Coradeschi
di
Sap
Italia, a partire dall’analisi
delle sfide che le aziende produttive si trovano
ad affrontare: la personalizzazione dei prodotti,
che devono essere modellati sulle esigenze del
cliente; la conseguente estrema variabilità della
produzione, con i relativi impatti sugli operatori;
l’innovazione tecnologica, con la sua pervasi-
vità e rapidità di diffusione. Come sta reagendo il
mondo manifatturiero a queste sfide? Coradeschi
ha segnalato una prima difficoltà, non tanto tecno-
logica quanto strategica, nella piena integrazione
tra i dati a livello del campo e quelli tipicamente
dell’IT; una seconda remora deriva da una certa
arretratezza di molte aziende, che hanno macchi-
nari e impianti non ancora pronti per essere con-
nessi in rete, “molti non sono ancora pronti neppure
per l’Industria 3.0” e hanno il problema di dover
investire in tale direzione. C’è poi un aspetto che
riguarda un po’ tutti ed è l’utilizzo dei dati. Oggi i
dati che fluiscono attraverso l’azienda sono tantis-
simi e possono essere a disposizione: il problema
è decidere come utilizzarli, come farli diventare
Mario Gargantini
In un recente convegno Festo, Sick e Sew-Eurodrive
hanno esaminato gli scenari italiani della quarta
rivoluzione industriale e hanno offerto esempi e risultati
delle esperienze in atto. Una interessante panoramica
delle tecnologie abilitanti già disponibili: dalle reti di
comunicazione industriale, alla sensoristica intelligente,
alla logistica integrata, alla realtà virtuale.
FESTO, SICK E SEW-EURODRIVE INSIEME SULLA STRADA DELL’INNOVAZIONE
Tecnologie abilitanti pronte
per l’Industria 4.0
A FIL DI RETE
www.festo.com www.sew-eurodrive.it www.sick.comUnità di lavoro flessibili per l’industria 4.0 (credit Festo)
Sistema AGV per intralogistica (credit Sew Eurodrive)