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Maggio 2017

Automazione e Strumentazione

MECCATRONICA

primo piano

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veramente significativi e produttivi; “i dati ci sono

in abbondanza ma spesso a mancare sono le idee

per usarli in maniera proattiva ed efficace”.

Conoscere meglio Industria 4.0

Ci sono quindi ancora paure e resistenze diffuse.

Nello stesso tempo crescono le aspettative; anche

dal punto di vista delle professionalità: nascono

nuove figure professionali e nuovi profili di com-

petenze, come quella del

data scientist

che è sem-

pre più richiesto nelle aziende per poter sviluppare

progetti, per creare algoritmi e permettere all’a-

zienda di ‘navigare’ nel mare di dati disponibili.

Un’altra aspettativa riguarda i nuovi modelli di

business e quindi la capacità di indirizzare l’azione

aziendale verso l’offerta di servizi o di far evolvere

i prodotti in prodotti-servizi traendone tutti i van-

taggi, anche se questo non è così scontato.

A questo punto si tratta di prendere in conside-

razione cosa si aspettano gli utenti e una prima

risposta è abbastanza facile: “si aspettano di fare

più con meno”, grazie alle potenzialità delle tec-

nologie. La dimostrazione di tale vantaggio però

non è altrettanto facile, sia che si spingano le

aziende a fare in modo nuovo (e vantaggioso) le

stesse cose di prima sia che si propongano cose

nuove, nuovi prodotti e servizi.

Le tecnologie disponibili

Quello che si può fare è mostrare la piena dispo-

nibilità di un buon numero di

tecnologie abili-

tanti

ormai pronte e in molti casi già applicate

con successo.

Come la

sensoristica intelligente

, proposta da

Sick, che consente di immettere nella fabbrica

tutti quei dati che abilitano la digitalizzazione

completa di produzione e logistica mettendo in

grado le macchine di gestirsi autonomamente e

auto-ottimizzare le proprie operazioni; grazie an-

che alle tecnologie delle reti, soprattutto Ethernet,

che rendono possibile la più ampia connettività

a tutti i livelli aziendali e quindi la tracciabilità

di tutte le apparec-

chiature e di tutti i

processi garantendo

trasparenza, flessi-

bilità ed efficienza.

Come pure le solu-

zioni di

intralogisti-

ca

, illustrate da Sew

Eurodrive, che ren-

dono l’automazione

flessibile e adatta-

bile ridisegnando la

struttura produttiva

con l’immissione di elementi mobili e intelligen-

ti. Se già l’automazione dei sistemi di trasporto

all’interno dei luoghi di produzione permetteva

di ottimizzare le azioni di movimentazione e au-

mentare l’efficienza, ora è possibile rispondere alle

nuove esigenze di flessibilità e di variabilità che

emergono da mercati sempre più dinamici e aperti.

Sew offre un significativo contributo allo svilup-

po delle Lean Smart Factory introducendo delle

navette AGV capaci di muoversi con agilità tra le

postazioni di lavoro facendo pervenire alle celle di

assemblaggio “il componente giusto al momento

giusto”, navigando liberamente all’interno dei re-

parti con carichi che possono arrivare a una tonnel-

lata e mezzo. Non solo. Dell’apposito software e

gli avanzati apparati di comunicazione industriale

consentono a questi AVG di essere sempre con-

nessi per colloquiare con altre macchine e anche

con i sistemi di gestione della produzione.

I risultati possibili

Il panorama delle tecnologie abilitanti è stato

ampliato da

Alessandro Ferioli

, Industry 4.0

Project Leader di Festo, anche sulla base di quanto

sta accadendo nello stabilimento di Scharnhausen

e a partire da una sottolineatura circa l’obiettivo al

quale è indirizzato il nuovo approccio, che è indub-

biamente la

flessibilità

ma, ancor più la

adat-

tività

. Ciò significa fornire prodotti e soluzioni

per consentire alle aziende di adattare tempesti-

vamente la produzione alle richieste del mercato.

Una condizione per poter ottenere tale risultato è

che ogni prodotto, apparecchiatura, soluzione si

ponga come nodo di una rete di comunicazione e

sia in grado di ‘dialogare’ a tutti i livelli, cioè di far

fluire le informazioni sia a livello orizzontale che

verticale, dal top management al campo.

Le tecnologie proposte da Festo sono frutto di

un programma, tuttora in piena sviluppo, gui-

dato dal suggestivo slogan ‘technology inspi-

red by nature’, che ha prodotto singolari

Cyber

Physical Systems

(CPS): come l’ormai celebre

canguro-robot che, al di là dell’aspetto spettaco-

lare, è un efficace esempio di implementazione di

sistemi per il recupero energetico (ad ogni salto

viene recuperata energia per il salto successivo);

o come le altrettanto famose formiche-robot, che

hanno permesso di testare algoritmi di coopera-

zione e algoritmi di auto-apprendimento. Si tratta

di tecnologie che assumono un ruolo rilevante

in vista dell’obiettivo di realizzare macchine e

sistemi realmente adattivi, in grado di integrarsi

in un ambiente in evoluzione e di mettere in atto

comportamenti interattivi e processi collaborativi

tra i vari elementi in campo.

Sensoristica intelligente per la fabbrica connessa (Credit Sick)