Food & Beverage
approfondimenti
Maggio 2015
n
Automazione e Strumentazione
36
Nel futuro continuerà l’attuale trend di
sostitu-
zione di gruppi meccanici con sistemi mecca-
tronici
e di
integrazione verticale verso sistemi
MES e ERP
multi stabilimento e multilingue.
Quindi più che di tecnologie occorre parlare
di “soluzioni strategiche”. La tecnologia è già
oggi consolidata. Certo l’hardware aumenterà di
potenza e ne diminuirà il prezzo, ma questo è un
trend di lungo periodo in corso quasi da sempre. La
tecnologia vincente, o da vincere per sopravvivere,
sarà l’
integrazione verticale in un ambiente
globalizzato
, con accesso capillare alla rete, dove
presto saranno i consumatori a “guidare” la
produzione.
Quali fattori ritiene critici nella scelta
dell’hardware di controllo?
La scelta dell’
hardware di controllo
molto
spesso è influenzata dalla scelta dei clienti
finali e dipende da vari fattori, alcuni anche
“triviali”: abitudine, quieto vivere, parco
macchine installato, esperienza dei manuten-
tori.
Gli OEM, al contrario, nella scelta dovrebbero
valutare la
capacità di integrazione con gli
altri sistemi
con cui devono dialogare: sistemi
di motion control, sistemi di gestione del bus di
campo, strumentazione per il controllo qualità
in tempo reale, sistemi MES. Non si tratta solo
di questione di capacità di calcolo per gestire un
numero elevato di dispositivi, si tratta soprattutto
di capacità di
gestire molte interfacce
, quindi il
problema si sposta sul sistema operativo e sulle
applicazioni di base integrate nel sistema di con-
trollo, sulla portabilità degli applicativi e sulla sca-
labilità dei sistemi.
Quali sfide devono affrontare gli OEM nello svi-
luppare il software di gestione di un sistema auto-
matizzato e la progettazione della logica di con-
trollo?
La
complessità del software
, sia di gestione che
di controllo, è aumentata in modo esponenziale, a
mano a mano che soluzioni meccatroniche sosti-
tuivano soluzioni meccaniche e i sistemi di produ-
zione venivano integrati con i sistemi gestionali.
In futuro il trend continuerà verso
l’integrazione
sempre più spinta fra sistemi produttivi e
sistemi di gestione ERP
e fra
domanda di mer-
cato e sistemi gestionali
, grazie alla diffusione
degli apparati di comunicazione con accesso capil-
lare alla rete.
Con questo scenario diventa critica
l’affidabilità,
la qualità e la capacità di diagnosi in remoto
,
perché un guasto lungo la catena di trasmissione
delle informazioni diventerebbe devastante. Sarà
una sfida immane, per le caratteristiche intrinseche
del software, che è un prodotto immateriale, quindi
poco documentato dai progettisti, complesso,
quindi non completamente collaudabile prima
della installazione. Almeno nella logica di con-
trollo dovrebbe essere di aiuto l’attenzione verso
la standardizzazione dei moduli
e
la portabilità
delle applicazioni
da un sistema ad un altro che si
è manifestata da una decina di anni a questa parte.
Il punto di vista degli end-user
Non poteva mancare la voce di uno degli attori
più importanti della filiera, quello degli end-user.
Daniele Ferrari
di
Parmalat
mette in guardia su
alcuni problemi e su alcuni punti migliorabili delle
tecnologie di automazione.
Siete soddisfatti delle tecnologie e degli strumenti
messi a disposizione dalla filiera dell’automa-
zione?
Di quali innovazioni
e miglioramenti sen-
tite eventualmente il
bisogno?
Soddisfatti ma, per
indole, non appa-
gati. A mio parere
servirebbe concen-
trarsi maggiormente
sulla
solidità delle
applicazioni indu-
striali
, negli ultimi
tempi si è invece
pensato più alla
forma (app, cloud ecc..) che alla sostanza.
Quanto avvertite e come affrontate il fatto di dover
far coesistere nei vostri impianti linee e macchine
di produzione diverse con protocolli di comunica-
zione differenti?
Il problema dell’
interconnessione tra sistemi dif-
ferenti
è uno dei più sentiti in ambito industriale.
Esistono svariate soluzioni per l’interconnessione
e tutte hanno la loro nobiltà. Quello che manca è la
soluzione che racchiuda in un unico strumento
,
ovviamente economico e di facile gestione, la
babele di sistemi, protocolli e consorzi attualmente
presenti sul mercato.
In che modo normative e sicurezza influenzano
la realizzazione dei sistemi di controllo della
produzione e la loro integrazione con i sistemi di
gestione dati aziendali (Scada, Mes, Erp, Cloud)?
Gli argomenti vanno ovviamente a braccetto. La
difficoltà per gli esperti di sistemi di gestione è
di restare aggiornati sulle normative a riguardo. Il
rischio è quello di sviluppare inconsapevolmente
sistemi “non a norma”.
n
Stefano Lugli,
Responsabile Ufficio
Tecnico di Ucima
Daniele Ferrari, Responsabile
Automazione industriale
Parmalat Italia S.p.A.