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Maggio 2014
Automazione e Strumentazione
12
MERCATI
Il mercato italiano di PLC e Scada
nell’industria di processo
Cogent, una società di servizi professionali alle imprese, ha rea-
lizzato una indagine di mercato dedicata al mercato dei PLC
(Programmable Logic Controller) e degli SCADA (Supervisory
Control And Data Acquisition) in applicazioni sviluppate nell’in-
dustria di processo. Questa ricerca è stata offerta in anteprima
esclusiva alla rivista Automazione e Strumentazione e al sito
L’indagine di Cogent è relativa al
mercato Italia, inteso come insieme degli ordini provenienti da
clienti Italiani indipendentemente dal mercato finale di destina-
zione. La ricerca stima che nel 2013 il mercato complessivo sia
stato di circa 80-90 milioni di euro. Tale valore comprende sia
la componente hardware che le licenze software e riguarda la
sola industria di processo, escludendo invece l’industria mani-
fatturiera, che rappresenta, come è noto, l’ambito principale di
applicazione dei PLC. Sono inoltre escluse dall’indagine anche
la parte elettrica, di networking, codici di protezione, strumenta-
zione ecc. Più in dettaglio, il segmento di mercato degli SCADA
ha un valore stimato nel 2013 intorno ai 10-12 milioni di euro.
Negli ultimi due anni il mercato ha presentato un tendenziale
leggero calo, legato ad una diminuzione del prezzo medio delle
licenze software. Le principali industry servite sono costituite da
Oil & Gas e Water, che pesano complessivamente per oltre il
50% del totale. Seguono Power e Food & Beverage, che incidono
ciascuna per il 10-15%. La quota restante di mercato è desti-
nata alle altre industrie di processo (Chemical, Marine, Metal,
Pharma, Pulp & Paper, Petrochem e Refinery).
La struttura competitiva del mercati è abbastanza consolidata,
con una fetta importante di mercato in mano ad un numero
ristretto di aziende. Il grado di concentrazione è ulteriormente
cresciuto con l’acquisizione di Invensys da parte di Schneider
Electric. La pressione sui prezzi è forte, soprattutto nel segmento
SCADA, dove si rileva una riduzione dei margini.
Secondo gli operatori interpellati da Cogent, il mercato rimarrà
sostanzialmente stabile nel 2014, mentre è possibile una ripresa
nel 2015.
MISURE
Wika compra Ettore Cella
Wika, multinazionale tedesca attiva nel settore della
misura di pressione, temperatura e livello, ha acquisito
l’azienda italiana Ettore Cella SpA, specializzata nella
produzione e vendita di pressostati e termostati di
elevata qualità per l’industria di processo.
Questa operazione, operativa da inizio
aprile 2014, si inserisce in una strategia
di espansione per acquisizione che,
recentemente, aveva già visto Wika
acquisire nel 2012 Euromisure, Scandura
e Gayesco. I prodotti Cella fanno parte
della gamma Wika già da molti anni. Con
l’integrazione di Cella nel suo gruppo
di aziende, Wika apre la possibilità di
ulteriori sviluppi in questa categoria
di strumenti. L’offerta di prodotti
Cella si rivolge principalmente a clienti
dell’industria chimica e petrolchimica,
dell’ oil & gas, oltre che nell’energia e nel trattamento
acque. I pressostati e termostati, che saranno ancora
venduti con il marchio Cella, hanno l’approvazione ATEX
e sono certificati per applicazioni di sicurezza secondo
SIL IEC 61508. L’azienda Cella è stata fondata nel 1897 a
Milano da Ettore Cella e da allora è stata un’azienda a
conduzione familiare. Circa 50 persone sono impiegate
nella sede di Bareggio, in provincia di Milano. Il fatturato
nel 2013 è stato di circa 5 milioni di euro.
MERCATI
I flow computer
in Italia
La società di ricerca Cogent ha recentemente realizzato una
indagine, che pubblichiamo in anteprima esclusiva, sui Flow
Computer. Si tratta di un mercato che è suddiviso in due seg-
menti di prodotto:
- i prodotti di TIPO 1 (utilizzati prevalentemente nella distribu-
zione del gas)
- i prodotti di TIPO 2 (utilizzati prevalentemente nel trasporto
del gas e nella parte liquidi, seppur in misura contenuta)
I prodotti di TIPO 1 si collocano su una fascia di prezzo com-
presa tra i 400-600 euro (esclusi i costi di installazione).
Quelli di TIPO 2 sono prodotti più complessi, che si collocano su
una fascia di prezzo compresa tra i 4.000-8.000 euro (esclusi
i costi di installazione). Se si considerano anche i costi di instal-
lazione i prezzi sopraindicati vanno aumentati del 150-200%.
Nel triennio 2010-2012 si valuta che siano stati venduti in Italia
circa 120.000 unità di flow computer di TIPO 1. Il valore com-
plessivo del mercato (esclusi i costi di installazione) per i pro-
dotti di TIPO 1, relativamente al periodo 2010-2012, è stimato
da Cogent intorno ai 70-75 milioni di euro. Nel 2013 le unità
vendute di TIPO 1 sono state circa 40.000, pari ad un valore
del mercato (al netto dei costi di installazione) intorno ai 15-18
milioni di euro. Per quanto riguarda invece i prodotti di TIPO 2
si stima che nel 2013 il mercato abbia raggiunto un valore pari
a circa 2-3 milioni di euro. Secondo l’indagine, nei prossimi
anni le vendite di prodotti di TIPO 1 tenderanno a diminuire
e verranno progressivamente sostituiti dal TIPO 2. Le previsioni
per i prossimi anni sono fortemente legate all’attuazione e alla
tempistica del Piano SNAM nell’ambito dell’adeguamento tec-
nologico della rete. Nella tabella sotto si riporta il numero di
interventi previsti dal Piano relativamente ai flow computer.
A CURA DELLA REDAZIONE
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