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Aprile 2017

Automazione e Strumentazione

SCENARI

approfondimenti

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lità del sistema, supportando allo stesso tempo

il massimo carico di lavoro.

Creare un CPS a partire

dai componenti di un quadro

di comando ma anche in campo

L’uso di un sistema di comunicazione e collega-

mento intelligente non si limita solo al quadro di

comando: può essere esteso anche alle periferi-

che attraverso moduli tipo I/O con grado di pro-

tezione IP67.

Il collegamento intelligente offre

evidenti benefici:

basti pensare che è possibile

configurare come smart device fino a 99 disposi-

tivi in modo semplice e veloce su un cavo lungo

fino a 600 m. Gli avviatori motore, gli avviatori

statici, i convertitori di frequenza, gli interruttori

automatici, gli interruttori modulari e differen-

ziali e i pulsanti, con un’elevata classe di pro-

tezione o inseriti in apposite custodie, possono

essere installati nel punto esatto in cui andranno

a costituire un CPS insieme al motore.

La vera forza di questa soluzione è evidente

nelle macchine con

una struttura distribu-

ita

(specialmente se conformi al sistema Indu-

stry 4.0) nel momento in cui vengono eseguite

espansioni. Questo è vero indipendentemente

dal fatto che l’espansione avvenga al momento

della messa in servizio della macchina oppure

con il sistema già attivo e funzionante. I pro-

blemi legati alla mancanza di spazio nel quadro

di comando appartengono al passato: ora

tutti i

sensori e gli attuatori più importanti vengono

installati in campo

. Non sono necessari moduli

I/O aggiuntivi destinati a un PLC centrale.

Conclusione

Uno dei principi di base è seguire sempre il

modello distribuito

. In molti settori dell’indu-

stria, in particolare nell’ingegneria meccanica,

le aziende stanno ancora percorrendo i primi

passi nell’utilizzo di questo approccio, perché

fino ad oggi non erano disponibili le tecnologie

adeguate. Tutto questo non significa che le mac-

chine a controllo centralizzato convenzionali non

offrano evidenti opportunità di collegamento al

mondo dell’Industry 4.0; tuttavia, la mancanza

di una connettività senza soluzione di continu-

ità le rende semplici soluzioni di workaround,

e i numerosi benefici che l’Internet of Things è

in grado di offrire nella progettazione delle mac-

chine non vengono ancora sfruttati. Ma le aziende

che hanno appena iniziato a utilizzare i CPS e

che lavorano in termini di approccio distribuito

potranno presto godere di questi vantaggi.

Eaton si è prefissa l’obiettivo di fornire al

settore dell’ingegneria meccanica il

necessa-

rio supporto per rendere le macchine IoT-

ready

. La società di gestione dell’energia sta

sviluppando componenti, sistemi e soluzioni

che consentano a tutti i clienti di implementare

i principi fondamentali dell’Industry 4.0 nei

rispettivi prodotti, indipendentemente dal fatto

che si tratti di macchine piccole, compatte o

maggiormente complesse.

Una delle attività principali

dell’azienda è aiutare nello

specifico le imprese medie,

attive nel settore dell’inge-

gneria meccanica, a rendere

i propri prodotti IoT-ready.

Nell’ambito del programma

‘Authorized Lean Solution

Partner’, Eaton collabora

con una rete di specialisti

nelle applicazioni, per essere

in grado di offrire ai clienti

soluzioni al di là dei com-

ponenti e delle soluzioni di

cablaggio.

Figura 4 - La soluzione di Eaton per la comunicazione tra dispositivi intelligenti,

come sensori e attuatori, è il sistema di collegamento Eaton SmartWire-DT

Figura 5 - Quando un CPS è in grado di comunicare con altri sistemi simili è possibile

avere dei sistemi di produzione ciberfisici indipendenti (CPPS)