Aprile 2017
Automazione e Strumentazione
MICROELETTRONICA
primo piano
18
abbiamo un quadro tecnologico unitario e forte-
mente dipendente dalle stesse risorse microelet-
troniche di base.
Sulla strada dell’Industria 4.0
Ad esempio, riferendosi all’ambito industriale,
se vogliamo trasformare un robot in uno smart
manufacturer dovremo utilizzare un processa-
mento distribuito, con più processori, dovremo
gestire l’energia in modo adeguato, magari uti-
lizzando motori elettrici controllati direttamente
in modo da risultare super efficienti; soprattutto
dovremo far sì che il nostro robot sia connesso
all’interno di una rete di altre macchine che lo
affiancano e cooperano e sono tutte connesse
anche al cloud.
Parlare di sistema produttivo vuol dire quindi
avere ben presente la prospettiva della Smart
Industry, o se si preferisce dell’Industria 4.0,
che Lo Presti vede non tanto come rivolu-
zione quanto piuttosto come evoluzione di
un modello dove i sistemi informatici sono
abbastanza comuni ma vengono enormemente
potenziati con l’aggiunta di adeguata ‘intel-
ligenza’ che li mette in grado di raggiungere
livelli di prestazioni operative prima impen-
sabili. Anche solo dal punto di vita del mer-
cato, si tratta di qualcosa di molto interessante
per un produttore come ST: considerando, ad
esempio, il contenuto di
microelettronica
nei sistemi di automazione
, si prevede un
balzo da 8,7 a 10,9 miliardi di dollari dal 2016
al 2019, mentre per il settore medicale nello
stesso periodo si passerebbe da 4 a 5 miliardi
di dollari e nell’aerospace da 3,5 a 4,8.
Riferendosi alla realtà italiana, incamminarsi
verso la smart industry significa passare da una
situazione nella quale la macchina è control-
lata da sistemi elettronici ad un altro scenario
dove alla stessa macchina, senza bisogno di
sostituirla, posso aggiungere sensori di ogni
tipo e connettività per aumentarne la flessibilità
e l’efficienza manifatturiera, per garantirne il
controllo anche remoto (tramite la connettività),
per ottenere una qualità del prodotto decisa-
mente migliore e costi più contenuti.
“Questa tendenza indica un must. Se teniamo
conto del fatto che l’Italia è il secondo pro-
duttore europeo di beni manufatti nelle nostre
fabbriche, è chiaro che innovare nel manu-
facturing può risultare decisivo; soprattutto
quando ad innovare devono essere piccole e
medie imprese che devono accedere a tecno-
logie elettroniche non sempre alla loro portata.
Ci sono dei progetti che si stanno sviluppando
in questa direzione, a sostegno di questo tipo
di evoluzione, e la risposta che stiamo vedendo
è molto significativa”.
Lo Presti cita, tra i tanti esempi, la possibilità
di utilizzare
sensori
nati per altri scopi per il
potenziamento delle linee produttive: ad esem-
pio un accelerometro che può essere montato a
bordo macchina per monitorare le vibrazioni e
riconoscere se una apparecchiatura è prossima
a un punto di rottura e segnalarlo a un telefo-
nino per consentire un intervento preventivo.
E tutto ciò a costi decisamente abbordabili. Su
questa linea ST sta investendo notevolmente.
Muovendosi nella prospettiva di sviluppare
dispositivi che possano rappresentare tecno-
logie abilitanti per diversi scenari di innova-
zione tecnologica. Si pensi a dispositivi come
gli
IO-Link
che ST ha sviluppato per aggiun-
gere sensori alle macchine e che permettono
sia wired che wireless di avere un controllo
real time con un ritardo di pochi nanosecondi
nella gestione dell’informazione; o ai
micro-
controllori a 32 bit
, quindi con capacità di
calcolo notevoli, ma che possiedono anche
capacità da attuatori cioè hanno la potenza
necessaria per poter gestire un motore elettrico
o l’illuminazione nella linea di produzione o i
sistemi di attuazione di un robot.
Si va quindi nella direzione di sviluppo di tec-
nologie anche tra loro diverse ma integrate in
uno stesso package per poter fornire soluzioni
che rispondono alle esigenze di monitoraggio,
comunicazione e motion control. “Questo è
un trend importante. Se si pensa che a livello
manifatturiero circa il
60% dell’energia
va ad
alimentare dei motori elettrici, è chiaro che se
Nell’ampia varietà di dispositivi a semiconduttore prodotti da ST Microelectronics
sono compresi anche prodotti customizzati come, per esempio, i sensori ottici che integrano
un elemento sensibile a matrice di fotodiodi, come quello illustrato nella figura