Automazione_Strumentazione_3_2014 - page 34

LOGISTICA
approfondimenti
Aprile 2014
Automazione e Strumentazione
34
L’automazione dei magazzini
LOGISTICA EAUTOMAZIONE, UN BINOMIO PER LAQUALITÀ
ArmandoMartin
L’automazione dei magazzini e dellamovimentazione dellemerci permette non solo di evitare
le collocazioni errate dei materiali, ma anche l’ottimizzazione della logistica e la velocizzazione
dei flussi di materiali, innalzando i livelli di produttività. Unmagazzino automatico assicura
unmigliore livello di servizio, riduzione dei tempi di risposta e di consegna.
Gli aspetti principali da considerare nelle scelte
costruttive e gestionali di un magazzino indu-
striale sono l’incidenza economica, l’esigenza
di spazio, la funzionalità. I magazzini industriali
si differenziano in magazzini materie prime,
magazzini semilavorati e magazzini prodotti
finiti. All’interno dei magazzini vengono usati
molteplici mezzi quali carrelli industriali, carro-
ponti, trasportatori a rulli, trasportatori a nastro,
paranchi eargani, trasloelevatori eAGV.
A seconda delle percorrenze da parte dei mezzi
di movimentazione per alimentare i flussi fisici
delle merci, logistica e automazione si incon-
trano in tecnologie di vario tipo: barcode, RFid,
AIDC,WMS, GPS, navette e carrelli automatici,
pallettizzatori, colonne verticali e piani rotanti.
La combinazione di tali tecnologie prefigura un
vero e proprio magazzino automatico quando si
affiancano all’uso di un robot multiasse (traslo-
elevatore) eaun softwaredi gestioneavanzato.
I sistemi diMaterial Handling
All’interno di un impianto di produzione e nello
specifico di un magazzino automatico, la movi-
mentazione dei materiali è curata dall’
MHS
(Material Handling System), definito come
l’insieme degli strumenti di movimentazione
delleparti all’internodel sistema stesso
. Per un
efficace utilizzo di unMHS occorre prevedere la
minimizzazione dei percorsi e la pianificazione
dellemovimentazioni.
Ovviamente al variare della tipologie di pro-
dotto da trasportare, variano anche i sistemi di
handling, dalmomento che ciascun tipo dimate-
riale richiede specifiche soluzioni impiantistiche.
Per i fluidi si utilizzano tubazioni e macchine
operatrici. Per i solidi lavorati nell’industria di
processo che comportano “rischi chimici” si
impieganoelevatori a tazze, trasportatori anastro,
trasportatori acatenaecoclee.
Nell’industria manifatturiera, con solidi unita-
rizzabili, unMHS è tipicamente basato su nastri
trasportatori (conveyors), robot, veicoli a guida
automatica (AGV,AutomatedGuidedVehicles),
SVL (SystemVehicle Loop), navette, sistemi di
trasporto pallet. Le principali funzioni svolte da
unsistemadimaterialhandlingsonoquelledi tra-
sporto, stoccaggio, prelievo frazionato (picking),
smistamento (sorting), raggruppamento (mer-
ging), indirizzamento (dispatching), alimenta-
zione (feeding), posizionamento, orientamento.
L’obiettivo di unMHS è di rendere disponibile
le quantità di materiale richieste nei tempi, nelle
posizioni enelle sequenzecorrette.
TecnologiaRFIdnella logistica
dimagazzino
Negli odierni cicli produttivi aziendali una delle
necessità più comuni è la movimentazione di
pallet, pacchi o merci all’interno degli stabili-
menti, controllando puntualmente colli e singoli
prodotti. Inquestocontestovieneadassumereun
significato importante l’introduzione della tecno-
logiaRFId.
L’integrazione della tecnologia di identificazione
a radio frequenza nella logistica dei magazzini
automatici nascecomeevoluzionedell’infrastrut-
υ
Esempio di AGV, uno dei più diffusi di sistema di material
handlingmotorizzato non vincolato
1...,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33 35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,...102
Powered by FlippingBook