Marzo 2017
Automazione e Strumentazione
CONTROLLO
approfondimenti
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Con l’evoluzione dell’elettronica, dell’informa-
tica e delle reti di comunicazione il volume dei
dati disponibili per le persone, le istituzioni e
le imprese è continuato a crescere senza sosta
negli ultimi decenni. Oggi i Big
Data
(
Open
Data
se riferiti all’ambito pubblico) riguardano
il volume dei dati digitali disponibili nell’am-
biente individuale, fisico e industriale a partire
da sensori, macchinari, infrastrutture IT, dispo-
sitivi mobili, centraline elettroniche, apparati di
telecomunicazione.
Benché manchino un’origine e una definizione
univoca del termine, il
Data Warehousing Insti-
tute
(TDWI) ha proposto nel 2010 un
modello
generalmente accettato, detto
‘delle 3V’
, che evi-
denzia le caratteristiche peculiari dei Big Data:
volume, varietà e velocità. Questo paradigma ori-
ginale rimane valido ancora oggi ed è diventato
delle
5V
arricchendosi di due ulteriori V: Viralità
e Variabilità.
È interessante notare che il
volume
considera
tipicamente la dimensione dei database utiliz-
zati per archiviare i dati aziendali. La quantità di
dati si sta spostando dai terabyte agli
zettabyte
(= 10
21
byte= 1 triliardo di byte) e oltre. Grazie
ad uno studio IDC del 2014 possiamo stimare in
4.4 zettabyte il volume dei dati attualmente impe-
gnati nel mondo ogni anno, con una rapidissima
crescita stimata fino a 40 ZB nel 2020, dovuta
soprattutto alla diffusione dell’Internet of Things.
Le fonti dei dati sono eterogenee: clickstream,
web-log, social media, email, transazioni, docu-
menti digitalizzati, registrazioni multimediali,
immagini, dati di geo-posizionamento, dati gene-
rati da trasmettitori, sensori e misuratori. Nell’in-
dustria molti dati sono generati dalle comuni-
cazioni M2M - IoT, dall’automazione processi
produttivi e dalla digitalizzazione dei processi di
R&D e produzione.
L’accelerazione del processo di
digitalizza-
zione
sta coinvolgendo tutti i settori indu-
striali. L’esigenza è quella di classificare, trat-
tare, archiviare e analizzare opportunamente i
dati (da qui l’avvento di nuove discipline note
come
Data Analytics, Data Mining, Business
Intelligence, Data Science
) per identificare
nuove opportunità di business, per indirizzare al
meglio le strategie aziendali, per ottimizzare i
processi e ridurre i costi operativi.
Armando Martin
Il fenomeno dei Big Data sta rivoluzionando
l’economia e l’industria. Dal bordo macchina
alla supervisione, passando per
la manutenzione predittiva e il controllo
qualità, le applicazioni industriali dei Big Data
si stanno aprendo la strada facendo leva su
nuove tecnologie analitiche e computazionali.
Una sfida anche sul terreno della sicurezza
e della privacy.
INDAGINE: LE TECNOLOGIE DI GESTIONE DEI DATI CAMBIANO LA PRODUZIONE
I Big Data nell’industria
@armando_martin
Modello
delle 5V