Marzo 2017
Automazione e Strumentazione
SCENARI
primo piano
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Per l’
industria dell’automazione, dell’elet-
tronica e dell’elettrotecnica
lo scorso anno
si è confermato
meno dinamico rispetto al 2015
con un PIL e un commercio mondiale in rallen-
tamento e di molto inferiori alla media storica.
Secondo i dati del
Centro Studi di Anie
(Federa-
zione nazionale delle imprese elettrotecniche ed
elettroniche) il 2016 ha visto un fatturato aggre-
gato di 54 miliardi di euro.
L’export continua ad
essere una voce strategica di crescita e di svi-
luppo.
La grande crisi vissuta dal mercato nazio-
nale negli anni 2009-2014, ha dato forte impulso
all’attività di esportazione delle imprese, ren-
dendo strutturalmente molto significativa l’inci-
denza delle esportazioni sul fatturato totale. Nella
media
si è passati dal 47% del 2005 al 54% del
2016
, con una crescita di ben 7 punti percentuali e
una quota pari a 29 miliardi di euro. Il saldo posi-
tivo della bilancia commerciale ha toccato quota
14 miliardi di euro. L’incidenza media del fattu-
rato investito in attività di R&D è pari al 4%.
Lo scenario internazionale
Sull’andamento dell’industria elettrotecnica ed
elettronica italiana si è riflesso nel 2016 uno
scenario macroeconomico e politico incerto e
comunque meno dinamico rispetto al 2015, anche
nelle economie emergenti. Più in generale,
i cam-
biamenti nello scenario internazionale deline-
ano un contesto più critico e meno sicuro per le
imprese italiane che operano nei mercati esteri.
A questo riguardo, secondo la più recente indagine
rivolta alle PMI di Anie, il 64,7% delle imprese
elettrotecniche ed elettroniche ritiene che a causa
dei recenti avvenimenti (instabilità politica, atti
terroristici ecc.) la sicurezza degli imprenditori
italiani che operano all’estero sia oggi minore
rispetto al passato e circa il 40% ritiene che la
minore sicurezza nell’attività imprenditoriale
all’estero ridurrà nei prossimi anni il potenziale di
crescita dell’export italiano. E tuttavia, nonostante
questi preoccupanti fattori di rischio, oltre il 70%
delle imprese segnala di non avere intenzione di
cambiare strategie di internazionalizzazione, indi-
viduando semmai nuovi Paesi target più affidabili.
Per quanto riguarda l’Europa, il Vecchio Conti-
nente ha proseguito nel 2016 il graduale ma lento
percorso di uscita dalla crisi, ma all’orizzonte si
profilano grandi incognite, in primis gli effetti
a oggi non valutabili della prossima Brexit. A
questo riguardo, secondo la più recente indagine
rivolta alle PMI di Anie, le imprese esprimono una
sostanziale cautela, con quasi il 60% sul totale che
ritiene non vi saranno effetti significativi a causa
della Brexit sull’attività di internazionalizzazione.
Riposizionamento dell’export
In questo scenario di elevata instabilità, si è
ridotto nel 2016 il potenziale espresso dal canale
estero che negli ultimi anni aveva svolto un ruolo
centrale a sostegno della crescita dei settori Anie.
Nel 2016 le esportazioni italiane di elettrotecnica
ed elettronica hanno registrato una frenata (-0,2%
la variazione stimata rispetto al 2015). L’area
Elena Castello
Il 2016 si chiude con un bilancio positivo per le imprese
italiane dell’automazione e dell’elettrotecnica. Secondo
le analisi del Centro Studi di Anie, l’export continua ad
essere una voce strategica per le imprese, incidendo per
oltre la metà del fatturato complessivo. In uno scenario
in evoluzione, per l’internazionalizzazione è necessario
mettere in campo azioni di riposizionamento competitivo.
I DATI ANIE SUL 2016 DELL’AUTOMAZIONE
Cambia la geografia dell’export
per l’automazione
A FIL DI RETE
www.anie.itAnche l’automazione di processo ha contribuito
al dato positivo dell’export dell’area elettronica