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CONTROLLO

approfondimenti

37

Automazione e Strumentazione

n

Gennaio/Febbraio 2016

delle macchine dei motori elettronici delle

unità di comando

(ECU), come di un com-

pressore oppure di un alimentatore di corrente

elettrica, è una premessa rilevante per il buon

funzionamento senza problemi. I dispositivi

tecnici di supporto non devono ostacolare que-

sti impianti primari e neppure l’equipaggio.

Inoltre ha grande importanza, per questioni di

peso, la sistemazione della necessaria tecnolo-

gia di automatizzazione, che debba andare in

un alloggiamento di piccole dimensioni o in un

armadio.

La sicurezza a bordo è la norma

La richiesta di sistemi di automatizzazione

con prestazioni elevate in un alloggiamento

compatto rimane dunque elevata. Già nel 2013

Wago

ha portato sul mercato con il

PFC200

una nuova classe di prestazioni per la guida

DIN 35. Nel novembre 2015 segue il

PFC100

che si concentra maggiormente sulle dimensioni

piccole: equipaggiato con un processore Cor-

tex-A8 che fornisce ben 600 MHz. Il PFC100

alloggia su soli 62 mm di larghezza due connes-

sioni Ethernet con interruttori DIP (750-8101)

oppure con interfaccia seriale RS232-/RS485

(750-8102). La memoria di entrambe le varianti

è di 12 MB e si divide automaticamente in

codice programma e dati. Questo è del tutto suf-

ficiente per la maggior parte delle applicazioni,

soprattutto perchè tramite lo slot micro SD inte-

grato, c’è ancora dello spazio disponibile.

Per macchine ed impianti con

collegamento

ad un sistema di controllo di livello supe-

riore

, oppure

connessione dati a distanza

,

l’argomento sicurezza IT è esistenziale. Già

nel 2014 il VDMA, in un’analisi separata, fece

riflettere considerando come che solo il 57%

delle aziende intervistate conoscesse uno degli

standard di sicurezza più recenti e ne applicasse

meno di un terzo di detto standard. Nel 29%

delle aziende s’erano già avute perdite di produ-

zione dovute a problemi di sicurezza.

Per questi motivi il PFC100 è equipaggiato di

norma con tutto ciò che attualmente è noto in

materia di tecnologie per

la sicurezza e la crit-

tografia

. Gli utenti hanno così la possibilità di

irrobustire il controllo in modo corrispondente

alle esigenze secondo la norma BDEW-Whi-

tepaper ed il catalogo sicurezza BSI-IT. Che

il PFC100 come anche il PFC200, siano basati

su di un sistema di funzionamento Linux real

time, torna a vantaggio della protezione IT.

L’ambiente Linux consente di implementare

le tecnologie di crittografia mediante TLS 1.2

(Transport Layer Security). Così si può realiz-

zare direttamente dal controllo una connessione

IP-sec oppure OpenVPN, tramite la quale ven-

gono inviati i dati crittografati. In aggiunta, un

firewall standard integrato protegge il PFC100

da ulteriori accessi di rete indesiderati.

Ancora più sottile, ancora più economico

Oltre ai campi d’impiego in Europa ed America

Cinque varianti per ogni esigenza: il

PFC100 esiste con e senza terminale

di alimentazione, con interruttori

DIP oppure interfaccia seriale, con e

senza campo di temperatura esteso,

da -20° C fino a +60° C.

Soddisfa la richiesta di sistemi di automatizzazione

a prestazioni elevate in alloggiamento compatto: il

processore Cortex-A8 del PFC100 fornisce ben 600 MHz.

Il PFC100 ha due fasi di lavoro:

con terminale di alimentazione

(750-8101/-8102) separato, su

una larghezza di 62 mm e come

variante Eco di 50 mm (750-8100),

nella quale l’alimentazione 24V è

collegata direttamente sul comando.

(Nella figura: il modello 750-8101 e

il 750-8100)

Tabella

750-8100

Alloggiamenti ECO

750-8101

Basic con Interruttore DIP

750 - 8102

Basic con RS232/-485

750-8101/025-000

Interruttore DIP

campo temperatura esteso

750-8101/025-000

RS232/-485

campo temperatura esteso