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Efficiency & Environment - Marzo 2017
Intervista
a livelli elevatissimi (a livello globale pari a più
del 30% dell’acqua prodotta), efficientare le reti
idrauliche, adottare tecniche finalizzate al riu-
so e al riciclo dell’acqua, migliorare le tecniche
di irrigazione. Un altro beneficio importante si
può ottenere con la ricarica delle falde, utiliz-
zando acque superficiali altrimenti disperse,
per ripristinare la capacità degli acquiferi, da
cui avviene l’approvvigionamento idrico princi-
pale. Oltre a una più attenta pianificazione nella
gestione di questa preziosa risorsa, è comun-
que necessaria una maggiore consapevolezza
da parte dei singoli cittadini, perché anche i
comportamenti personali possono contribuire
a ridurre i consumi e gli sprechi. Per fare questo
bisogna che i cittadini siano coscienti che l’ac-
qua è un bene prezioso da preservare.
Il 22 marzo è ormai da anni la ‘Giornata mon-
diale dell’Acqua’. Lo scorso anno il tema prin-
cipale era legato allo sviluppo delle risorse
idriche mondiali coniugato secondo la con-
nessione ‘acqua - lavoro’. Irina Bokova, direttore
generale dell’Unesco, ha spiegato che acqua e
lavoro sono strettamente collegati a vari livel-
li, dal punto di vista economico, ambientale e
sociale. Nel ‘World Water Development Report’
2016 si spiega come sia molto complesso trova-
re dati che quantifichino la relazione tra risorsa
acqua, crescita economica e posti di lavoro, ma
viene dimostrano come investire in una gestio-
ne più intelligente dell’acqua dia risultati sor-
prendenti che si traducono in vantaggi di tipo
economico.
E.E.:
Secondo lei quali sono i settori in cui bi-
sogna investire maggiormente affinché questa
importante risorsa possa essere considerata un
plus valore per l’uomo, per il suo lavoro, per la
società, per l’economia…?
Andrea Villa:
Ritengo assolu-
tamente interessante la rifles-
sione riportata e mi piacerebbe
poterla declinare anche in am-
bito nazionale: gli investimenti
sulle reti idriche e, più in ge-
nerale, per la protezione idro-
geologica del territorio come
motore di crescita per l’indu-
stria italiana. Nel nostro Paese
abbiamo grandi eccellenze per
quanto riguarda la realizza-
zione di infrastrutture e la co-
struzione di apparecchiature
e dispositivi, quali ad esempio
valvole e saracinesche. Per
troppi anni appalti al massimo ribasso hanno
previlegiato materiali di scarsa qualità, spesso
importati da paesi lontani, con discutibili risul-
tati in termini di efficacia degli in-
terventi. Ebbene, affidamenti più
oculati, nello spirito e nella lette-
ra del nuovo codice degli appalti,
possono sicuramente rappresen-
tare un elemento importante per
lo sviluppo dell’industria mecca-
nica e impiantistica nazionale.
Bettin:
Il ciclo dell’acqua dovrà
essere gestito con maggiore re-
sponsabilità e con una maggiore
cultura manageriale. Necessita
ancora di importanti investimenti
infrastrutturali e tecnologici per
mantenere un buon livello di servizio e di efficienza. Una ge-
stione intelligente dell’acqua richiede l’impiego di moderne
tecnologie, ora disponibili a tutti, grazie al recente sviluppo
informatico e telematico. La tendenza sarà quella di moder-
nizzare le reti in modo mirato per massimizzare i benefici del-
le risorse finanziarie disponibili. Saranno quindi sempre più
diffuse reti di monitoraggio intelligente dei consumi, sistemi
previsionali della domanda che consentano di ottimizzare
la produzione minimizzando gli sprechi, tecnologie sempre
più convenienti per il trattamento delle acque. Tutto questo
comporterà un grosso beneficio, in termini di efficienza e di
maggiore disponibilità idrica anche su aree ora sfavorite o
sprovviste delle necessarie infrastrutture. L’applicazione di
nuove tecnologie, ma anche l’attivazione degli investimen-
ti infrastrutturali oramai sempre più necessari, comporterà
notevoli benefici occupazionali. Gli investimenti quindi do-
vranno concentrarsi su tre aspetti principali: depurazione,
trattamento e riuso delle acque; riduzione delle perdite e ri-
abilitazione delle reti; miglioramento dei sistemi di trasporto
e distribuzione delle risorse idriche. Solo così potrà essere
colmato il gap tra i paesi più avanzati e quelli più sfavoriti.
Sempre nel ‘World Water Development Report’ si sottolinea
l’importanza di migliorare la produttività delle risorse idriche
per avvicinarci a un’economia sempre più verde.
E.E.:
Quali tecnologie possono essere messe in campo per la
risoluzione di tali problemi?
Bettin:
La produzione dell’acqua comporta degli alti costi
energetici dovuti principalmente ai sistemi di pompaggio
necessari per il rilancio e il trasporto della risorsa idrica. Il
miglioramento energetico delle stazioni di pompaggio, che
in moltissimi casi, presentano livelli di efficienza veramente
bassi, consente di ottenere economie gestionali e operative
molto importanti. Questo comporta anche importanti bene-
fici ambientali dovuti alla riduzione delle immissioni di gas
serra in atmosfera oltre alla possibilità per i gestori di otte-
nere i certificati bianchi. Un’economia dell’acqua ‘green’ può
anche prevedere sistemi di drenaggio e infiltrazione loca-
lizzata delle acque meteoriche allo scopo di ridurre la ne-
cessità di trasportare su condotte i quantitativi provenienti
dal deflusso meteorico. Tali tecniche di drenaggio urbano
sostenibile (ad esempio pavimentazioni permeabili, tetti ver-
di, drenaggi naturali) consentono di ridurre gli allagamenti
e l’inquinamento diffuso. Tenendo conto della possibilità di
Andrea Villa,
Auma
Alessandro Bettin, Hitachi
Drives & Automation