22
Efficiency & Environment - Marzo 2017
Attualità
Impianti per il trattamento adeguato dei Raee: qualche dato
I dati aggiornati sugli Impianti per il trattamento adeguato dei Raee, presentati dal Centro di
Coordinamento Raee in occasione di Ecomondo 2016, registrano 957 strutture così distribuite:
473 nelle regioni del Nord Ovest, 196 nelle regioni del Nord Est, 149 nelle regioni del Centro e 139
nelle regioni Sud e Isole. Nel 2015 a fronte di 883.882 tonnellate di Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche immesse sul mercato, gli Impianti autorizzati hanno trattato 329.460 tonnellate di
Raee suddivise nei cinque Raggruppamenti, di cui 259.574 t provenienti da Raee domestici pari a
69.886 da Raee professionali. L’Italia nel 2015 ha raggiunto un tasso di trattato del 36% per i Raee
domestici, a fronte del target europeo che prevede il ritorno del 45% della media dell’immesso del
triennio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019. A livello nazionale bisognerà incrementare
gli sforzi in vista del 2019 in quanto il Paese non ha raggiunto obiettivi 2016, fermandosi a un ritorno
del 40%, dato inferiore di 5 punti percentuali rispetto all’obiettivo prefissato.
dizioni dell’accreditamento presso gli impianti, segnalare
al Comitato di Gestione dell’Accordo eventuali compor-
tamenti scorretti degli auditor al fine dell’esclusione de-
gli stessi dall’elenco dei soggetti abilitati a effettuare l’ac-
creditamento e infine vigilare sul rispetto, da parte dei
Sistemi Collettivi e dei fornitori degli stessi, dei requisiti
minimi dei rapporti contrattuali. Si auspica che questo
approccio aiuterà tutti gli impianti a ricevere un servizio
omogeneo da parte dei soggetti che andranno a visitarli.
Chilosi:
Nonostante il maggiore impegno richiesto agli im-
pianti, l’Accordo offre a questi soggetti anche grandi op-
portunità, tra cui spicca quella di lavorare in un mercato
realmente concorrenziale. Tutti gli impianti saranno, in-
fatti, finalmente posti nella condizione di operare secondo
le medesime regole. Purtroppo oggi l’Italia, in ragione di
svariati motivi, tra cui il diverso approccio all’attuazio-
ne della normativa sui Raee da parte delle Pubbliche
Amministrazioni, registra una differente applicazio-
ne della normativa stessa sul territorio nazionale,
sia in sede di controllo preventivo, sia in sede
di controllo successivo. Poiché, secondo quan-
to previsto dal nuovo Accordo sul Trattamento,
i Sistemi Collettivi che gestiscono la raccolta
domestica dei Raee saranno tenuti a conferire i
Raee raccolti unicamente agli impianti qualificati,
l’effetto anti-concorrenziale di queste differenze sarà note-
volmente attenuato.
E.E.:
Sono previste collaborazioni tra industria e istituzioni?
Chilosi:
L’Accordo di Programma rappresenta un’interessan-
te forma di collaborazione tra industria e istituzioni pubbli-
che, in questo caso il Ministero dell’Ambiente, che potranno
apprezzare il risultato di questa sperimentazione volontaria e
farne l’obiettivo di analoghi sforzi in altri settori.
Longoni:
Il Ministero dell’Ambiente ha lavorato al Decreto
Ministeriale previsto all’art. 18, comma 4 del D.Lgs. 49/14,
relativo al trattamento adeguato, con il supporto dell’Ispra e
del Centro di Coordinamento/documenti relativi all’Accordo
sul trattamento. In particolare la Specifica Tecnica allegata
E.E.:
Si sta
andando verso
un mercato
realmente concorrenziale?
Longoni:
Il Centro di Coordinamento
si riserva di partecipare all’attività di audit in
campo presso l’impianto che viene verificato,
per consentire al Sistema di conoscere quali
sono i comportamenti degli Auditor durante la
loro attività. A garanzia del sistema di control-
lo e di monitoraggio degli standard, l’Accordo
di Programma assegna infatti al Centro di Co-
ordinamento il compito di effettuare controlli
a campione per verificare la validità delle con-