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Efficiency & Environment - Marzo 2017

Attualità

Impianti per il trattamento adeguato dei Raee: qualche dato

I dati aggiornati sugli Impianti per il trattamento adeguato dei Raee, presentati dal Centro di

Coordinamento Raee in occasione di Ecomondo 2016, registrano 957 strutture così distribuite:

473 nelle regioni del Nord Ovest, 196 nelle regioni del Nord Est, 149 nelle regioni del Centro e 139

nelle regioni Sud e Isole. Nel 2015 a fronte di 883.882 tonnellate di Apparecchiature Elettriche ed

Elettroniche immesse sul mercato, gli Impianti autorizzati hanno trattato 329.460 tonnellate di

Raee suddivise nei cinque Raggruppamenti, di cui 259.574 t provenienti da Raee domestici pari a

69.886 da Raee professionali. L’Italia nel 2015 ha raggiunto un tasso di trattato del 36% per i Raee

domestici, a fronte del target europeo che prevede il ritorno del 45% della media dell’immesso del

triennio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019. A livello nazionale bisognerà incrementare

gli sforzi in vista del 2019 in quanto il Paese non ha raggiunto obiettivi 2016, fermandosi a un ritorno

del 40%, dato inferiore di 5 punti percentuali rispetto all’obiettivo prefissato.

dizioni dell’accreditamento presso gli impianti, segnalare

al Comitato di Gestione dell’Accordo eventuali compor-

tamenti scorretti degli auditor al fine dell’esclusione de-

gli stessi dall’elenco dei soggetti abilitati a effettuare l’ac-

creditamento e infine vigilare sul rispetto, da parte dei

Sistemi Collettivi e dei fornitori degli stessi, dei requisiti

minimi dei rapporti contrattuali. Si auspica che questo

approccio aiuterà tutti gli impianti a ricevere un servizio

omogeneo da parte dei soggetti che andranno a visitarli.

Chilosi:

Nonostante il maggiore impegno richiesto agli im-

pianti, l’Accordo offre a questi soggetti anche grandi op-

portunità, tra cui spicca quella di lavorare in un mercato

realmente concorrenziale. Tutti gli impianti saranno, in-

fatti, finalmente posti nella condizione di operare secondo

le medesime regole. Purtroppo oggi l’Italia, in ragione di

svariati motivi, tra cui il diverso approccio all’attuazio-

ne della normativa sui Raee da parte delle Pubbliche

Amministrazioni, registra una differente applicazio-

ne della normativa stessa sul territorio nazionale,

sia in sede di controllo preventivo, sia in sede

di controllo successivo. Poiché, secondo quan-

to previsto dal nuovo Accordo sul Trattamento,

i Sistemi Collettivi che gestiscono la raccolta

domestica dei Raee saranno tenuti a conferire i

Raee raccolti unicamente agli impianti qualificati,

l’effetto anti-concorrenziale di queste differenze sarà note-

volmente attenuato.

E.E.:

Sono previste collaborazioni tra industria e istituzioni?

Chilosi:

L’Accordo di Programma rappresenta un’interessan-

te forma di collaborazione tra industria e istituzioni pubbli-

che, in questo caso il Ministero dell’Ambiente, che potranno

apprezzare il risultato di questa sperimentazione volontaria e

farne l’obiettivo di analoghi sforzi in altri settori.

Longoni:

Il Ministero dell’Ambiente ha lavorato al Decreto

Ministeriale previsto all’art. 18, comma 4 del D.Lgs. 49/14,

relativo al trattamento adeguato, con il supporto dell’Ispra e

del Centro di Coordinamento/documenti relativi all’Accordo

sul trattamento. In particolare la Specifica Tecnica allegata

E.E.:

Si sta

andando verso

un mercato

realmente concorrenziale?

Longoni:

Il Centro di Coordinamento

si riserva di partecipare all’attività di audit in

campo presso l’impianto che viene verificato,

per consentire al Sistema di conoscere quali

sono i comportamenti degli Auditor durante la

loro attività. A garanzia del sistema di control-

lo e di monitoraggio degli standard, l’Accordo

di Programma assegna infatti al Centro di Co-

ordinamento il compito di effettuare controlli

a campione per verificare la validità delle con-