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Efficiency & Environment - Marzo 2017

Attualità

Il nuovo Accordo sul Trattamento disciplina i

requisiti e gli standard operativi minimi che gli

impianti dovranno rispettare per poter supe-

rare la qualificazione. Questi ultimi sono stati

desunti dalle linee guida internazionali, ela-

borate, in particolare, in ambito Weee Forum,

che dettano gli standard di riferimento per il

trattamento dei Raee; essi hanno, inoltre, quale

orizzonte tecnico nazionale di riferimento, la

specifica tecnica sul trattamento già predispo-

sta dal Ministero dell’Ambiente con il supporto

dell’Ispra e del Centro di Coordinamento Raee

nell’ambito dei lavori preordinati alla definizio-

ne del Decreto Ministeriale sul trattamento di

cui all’art. 18, comma 4, D.Lgs. 49/2014. L’Ac-

cordo è destinato, quindi, a garantire il perse-

guimento degli standard di trattamento ade-

guato che il legislatore italiano, con l’art. 18,

D.Lgs. 49/2014, ha imposto ai fini della corretta

gestione di questa tipologia di rifiuti, avviando

una fase transitoria di sperimentazione che co-

stituirà il punto di partenza per l’adozione, da

parte del Mattm, del summenzionato decreto

previsto dall’art. 18, comma 4, D.Lgs. 49/2014.

Con quest’ultimo decreto dovranno, infatti, es-

sere determinati

“i criteri e le modalità tecniche

di trattamento ulteriori rispetto a quelli conte-

nuti agli allegati VII e VIII, e le relative modalità

di verifica, in conformità alle norme minime di

qualità definite dalla Commissione Europea ai

sensi di quanto disposto dall’articolo 8, para-

grafo 5, della direttiva 2012/19/UE”

.

E.E.:

Quali saranno le nuove modalità di accre-

ditamento?

Longoni:

Il nuovo schema, molto più ricco di

contenuti rispetto al precedente, prevede che

gli impianti che vogliano ottenere l’accredita-

mento perfezionino la loro iscrizione sul portale

del Centro di Coordinamento

www.cdcraee.it

e

procedano a scegliere uno degli Enti di accre-

ditamento selezionati da sottoscrittori dell’Ac-

cordo. Successivamente verranno visitati da

un Auditor inviato

dall’Ente con un ca-

lendario concorda-

to e verificabile dal

Centro di Coordina-

mento.

Negli ultimi mesi il

Centro di Coordi-

namento ha lavo-

rato assiduamente

alla serie di attività

che consentono di

rendere

operative

le previsioni conte-

nute

nell’Accordo

sul Trattamento dei

Raee: dalla definizione di documenti di approfondimento,

all’aggiornamento e sviluppo del portale con funzionalità

dedicate ai nuovi servizi, fino alla formazione specifica, te-

orica e pratica, di 19 Auditor appartenenti ai 3 Enti di Certi-

ficazione incaricati di effettuare gli accreditamenti. Grazie

a questi interventi, gli impianti hanno già potuto indicare

la propria volontà di continuare a operare all’interno delle

regole del sistema e sono già at-

tivi e utilizzati i servizi per l’orga-

nizzazione delle visite presso gli

impianti che intendono rinnovare

l’accreditamento.

Chilosi:

Dal punto di vista degli

impianti di trattamento, l’adegua-

mento alle nuove regole di quali-

ficazione costituirà sicuramente

una sfida perché obbligherà alcuni

impianti a effettuare investimenti

significativi sia in termini infra-

strutturali, sia in termini gestio-

nali. Esso costituisce tuttavia un

significativo passo in avanti per

un mercato realmente concorren-

ziale del trattamento dei Raee.

E.E.:

Quali saranno i prossimi passi?

Longoni:

Gli impianti che hanno richiesto il rinnovo dell’ac-

creditamento hanno tempo fino al 13 novembre 2017 per

scegliere l’Ente, organizzare la visita di audit e concluder-

la positivamente, così da poter operare in continuità con i

Sistemi Collettivi. Queste operazioni devono essere pro-

grammate con molta attenzione, sia in considerazione dei

tempi per la risoluzione delle eventuali non conformità che

dovessero emergere dalla visita di audit, sia perché gli au-

ditor svolgeranno le visite anche presso nuovi impianti che

intendano entrare nel sistema. Una pianificazione razionale

delle visite di audit lungo tutto il periodo transitorio definito

permette di scongiurare eventuali problemi legati ai ritardi

dei controlli che potrebbero verificarsi nel periodo prossimo

alla scadenza.

Chilosi:

Come sopra menzionato, l’Accordo avvia una fase

transitoria di sperimentazione nell’ambito della quale agli

impianti è accordata la possibilità di adottare in via volonta-

ria norme tecniche di livello superiore - quelle sopra men-

zionate predisposte dal Ministero dell’Ambiente, da Ispra e

dal Centro di Coordinamento Raee in conformità agli stan-

dard europei sviluppati in ambito Weee Forum - e, quin-

di, più difficili da applicare rispetto a quelle attuali, senza

rischiare alcuna sanzione in caso di non allineamento alla

norma e ottenendo congrui periodi di tempo per superare le

eventuali difficoltà (salva naturalmente la revoca della quali-

ficazione in caso di irregolarità gravi rispetto alla normativa

vigente). In altre parole, gli impianti potranno beneficiare di

una sorta di ‘periodo transitorio’ di applicazione di uno stan-

dard che sarà successivamente recepito all’interno del citato

Decreto Ministeriale sul trattamento di cui all’art. 18, comma

4, D.Lgs. 49/2014.

Fabrizio Longoni,

direttore generale

del Centro

di Coordinamento Raee

Mara Chilosi, avvocato

partner dello Studio Legale

Associato Chilosi

Martelli, auditor, esperto

legislativo per i sistemi di

gestione ambientale