tech, valorizzando un comportamento ecologico corretto e
permettendo di instaurare un’abitudine ecologica di riduzio-
ne e riciclo. Il valore aggiunto del progetto Tritech è il design
compatto e snello delle macchine, che ne permette un facile
posizionamento nelle aree di ristoro, pausa caffè, ristorazio-
ne collettiva, self service ecc… dove è possibile direttamente
raccogliere, separare e ridurre il volume di tutti i rifiuti che
vengono generati nel posto. Tutto questo progetto permet-
te una ‘filiera corta di riciclo’ in quanto il rifiuto generato sul
posto viene immediatamente compattato, ridotto di volume
e raccolto in modo differenziato. La riduzione di volume dei
rifiuti comporta una riduzione delle movimentazioni e dei
trasporti con la conseguente riduzione delle emissioni CO
2
nell’ambiente, oltre allo stimolo di una corretta raccolta diffe-
renziata che permetta una salvaguardia delle materie prime.
Zanchi:
Secondo un’analisi di Frost & Sullivan, intitolata
‘Emerging Trends and Opportunities in Food Waste Mana-
gement’, le politiche per la riduzione dei rifiuti alimentari in
Europa
e Nord America e l’impostazione di obiettivi globali
favoriscono molto lo sviluppo di tecnologie per la gestio-
ne dei rifiuti alimentari. Attualmente, i metodi più popolari
sono compostaggio e digestione anaerobica. Tuttavia, non
aiutano a recuperare dagli scarti alimentari il cibo ancora
integro. Questi processi possono anche essere dispendiosi
dal punto di vista energetico, riducendo così i benefici am-
bientali complessivi della gestione dei rifiuti alimentari.
E.E.:
Quali le sfide alle soglie del 2020?
Schiona:
La sfida è il riciclo di quote crescenti di alluminio.
Per profilare futuri impegni e attività abbiamo recentemen-
te reso pubblico lo studio ‘Le miniere urbane dell’Alluminio’
che identifica i flussi di rifiuto e i beni, oltre agli imballaggi
che si rendono e si renderanno disponibili in ottica dinamica
per il futuro riciclo.
Campadello:
Quest’anno abbiamo partecipato al
Critical
Raw Material Closed Loop Recovery, progetto internazionale
promosso da ERP - European Recycling Platform in collabo-
razione con Wrap, Earn, Wuppertal Institute e KTN e con il
contributo dello strumento finanziario Life della Comunità
Europea finalizzato a incrementare il tasso di recupero del-
le materie ‘nobili’ dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Raee). Questo progetto a cui abbiamo aderi-
to ha un obiettivo ambizioso: raggiungere entro il 2020 un
incremento del 5%
nel recupero dai Raee delle componenti
critiche, di enorme valore economico e sempre meno dispo-
nibili in natura. Allo stato attuale, nei Paesi UE vengono ge-
nerate ogni anno circa 9,9 milioni di tonnellate di Raee. Di
questo quantitativo, appena il 30%
è avviato a una corretta
procedura di trattamento, riuso e riciclo, mentre la percen-
tuale di recupero delle materie prime preziose e rare non su-
pera l’1%.
Zanchi:
Alla lunga, probabilmente le aziende adotteranno
modelli che renderanno possibile l’estrazione efficiente ed
economica di prodotti di valore dagli scarti alimentari. Com-
plessivamente, si pensa che le opportunità emergenti chia-
ve saranno relative all’estrazione di ingredienti commestibili
dai rifiuti alimentari, conversione dei frutti con forma irre-
golare in prodotti vendibili e conversione dei sottoprodotti
della produzione alimentare.
•
Tavola rotonda