Effettivamente, per concentrazioni influenti
dell’ordine di 250 mg/L (o superiori), la presen-
za di una fase di partizione diventa necessa-
ria per la biodegradazione: in figura 4b risulta
chiaro come nel reattore convenzionale la ri-
mozione di substrato sia trascurabile, mentre,
sia con il Tone sia con lo pneumatico, si rileva-
no efficienze pari a 91 e 83%, rispettivamente,
con corrispondenti velocità di rimozione pari a
30,9 e 20,5 mgDCP/L h.
Conclusioni
I risultati ottenuti hanno dimostrato l’efficacia
dei reattori Tppb nella rimozione di un compo-
sto altamente tossico come il DCP, caratteriz-
zato da una cinetica di biodegradazione lenta e
nettamente inibita. Lo stoccaggio del substrato
operato inizialmente dal polimero/pneumatico
rende possibile lo svolgersi della reazione di
biodegradazione anche per elevati carichi in-
fluenti. Il fenomeno del rilascio dell’inquinante
da parte del materiale assorbente, inoltre non
è limitante per le reazioni biologiche, consen-
tendo il raggiungimento di elevate cinetiche di
rimozione.
L’effettiva possibilità di impiego di polimeri
commerciali nella rimozione di inquinanti da
matrici liquide è ulteriormente supportata dal-
la ridotta quantità di polimero necessaria perché la reazione
di biodegradazione abbia luogo: nella sperimentazione de-
scritta è stato utilizzato un quantitativo di polimero pari a
solo il 5% del volume della soluzione da trattare. L’impiego
di pneumatico in forma granulare ha dato risultati incorag-
gianti: le prestazioni di questo materiale si sono mostrate
paragonabili a quelle di polimeri commerciali il cui costo è
nettamente superiore a quello irrisorio dello pneumatico
stesso. I due polimeri sono stati impiegati per molti cicli di
lavoro (circa 40) senza che si rendesse necessaria la loro ri-
generazione e/o sostituzione. Inoltre, è stato provato che il
quantitativo di inquinante trattenuto dalla fase solida dopo
alcuni cicli di lavoro è trascurabile rispetto a quello rimosso
(nel caso del Tone, il residuo assorbito ammonta a circa il
5% del composto xenobiotico immesso durante tutta la spe-
rimentazione).
Nota
*Irsa-CNR, Monterotondo Stazione (Roma)
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