GENNAIO-FEBBRAIO 2018
AUTOMAZIONE OGGI 403
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AO
PANORAMA
La parola alle aziende
Sulla situazione e sulle prospettive del mercato dell’energia in Italia abbiamo sentito gli esponenti di alcune aziende particolarmente impegnate nel settore.
Abbiamo interpellato: Davide Frigerio, senior application engineer di Ansys Customer Excellence
( www.ansys.com); Fabio Zanellini, head of technical
and regulatory affairs, Energy Management Division di Siemens Italia (
www.siemens.it ); Marco Melato, business development manager, Utilities Market
Segment di Schneider Electric (
www.schneider-electric.com ).
Automazione Oggi:
I nuovi scenari dei sistemi energetici decentrati e smart quali prospettive aprono per i produttori
di sistemi di automazione e di strumentazione?
Fabio Zanellini:
I sistemi di automazione, protezione e controllo rivestiranno un ruolo fondamentale nello scenario
delineato dalla SEN, sia per i gestori delle infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica, sia per gli utenti di tale in-
frastrutture. Nel primo caso, si rendono necessarie soluzioni tecnologiche in grado di accompagnare TSO e DSO verso
la digitalizzazione dei propri processi di pianificazione, sviluppo e gestione dei propri asset con lo scopo di migliorarne
l’efficacia e l’efficienza all’aumentare della presenza di generazione da fonti rinnovabili spesso non programmabili. Nel
secondo caso, gli utenti di rete sono spinti ad affidarsi a evoluti sistemi digitali di gestione e controllo dei flussi energetici
viste le crescenti esigenze di efficienza energetica e le opportunità legate all’autoconsumo e alla partecipazione alla
gestione del sistema elettrico.
Marco Melato:
La domanda energetica mondiale crescerà del 30% entro il 2040, se vogliamo raggiungere gli obiettivi ambientali e di decarbonizzazione
occorre lavorare per una transizione energetica verso un sistema completamente nuovo: più elettrificato in cui il ruolo degli utenti sarà sempre più attivo.
Per chi sviluppa tecnologie e servizi per la gestione energetica e l’automazione si apre quindi uno scenario interessante
in cui ricerca e innovazione giocano un ruolo fondamentale. Siamo chiamati a supportare la digitalizzazione dei processi
e la gestione dei rischi di cybersecurity nell’ambito dell’Operation Technology.
A.O.:
Quali sono le tecnologie più adeguate e pronte per supportare l’evoluzione in atto verso le energie rinnovabili?
Davide Frigerio:
La transizione verso una frazione sempre più elevata di energia rinnovabile nel mix energetico nazionale
vede due diverse tipologie di sfide: da una parte sviluppo e miglioramento delle singole tecnologie utilizzate per lo sfrutta-
mento dell’energia rinnovabile in un’ottica di aumento dell’efficienza e di riduzione dei costi di queste tecnologie (ad esempio
la turbina eolica, il pannello solare, ma anche le tecnologie di accumulo come le batterie, indispensabili per bilanciamento
della rete in uno scenario con una elevata frazione di fonti rinnovabili). Dall’altra l’integrazione delle diverse tecnologie in una
rete/sistema sempre più smart e interconnessa, a supporto della transizione verso un modello di generazione sempre più
distribuita e meno prevedibile, e a un incremento della mobilità elettrica rispetto a quella basata su fonti fossili. In entrambi gli ambiti sono necessari strumenti
di progettazione sempre più sofisticati e possiamo dire la simulazione numerica occuperà un ruolo fondamentale in questa transizione.
Fabio Zanellini:
Nell’ambito della generazione elettrica, a supporto della progressiva decarbonizzazione del sistema elettrico italiano, è acquisita la
Davide Frigerio, Ansys
Customer Excellence
Fabio Zanellini,
Siemens Italia
nota come Accordi di Rio, avviata nel 1992,
i Paesi aderenti (oggi 197) si sono radunati
con cadenza annuale per mettere a punto
gli indirizzi di politica ambientale ed ener-
getica; un punto culminante di questo pro-
cesso è stata la COP21 svoltasi a Parigi nel
dicembre 2015 e conclusa con un accordo
entrato formalmente in vigore il 4 novem-
bre 2016, che punta amantenere il riscalda-
mento globale al di sotto dei 2 °C rispetto
al periodo preindustriale (e possibilmente
entro 1,5 gradi).
Le COP successive (Marrakech e Bonn)
hanno avuto il compito di concordare le
regole per l’applicazione dell’accordodi Pa-
rigi che diventerà operativo dal 2020. In re-
altà la situazione è ancora piuttosto fluida:
è unanimemente condivisa la valutazione
che gli impegni assunti a Parigi due anni fa
sono insufficienti per raggiungere l’obiet-
tivo dell’Accordo stesso e devono essere
aggiornati. Alla COP23 di Bonn sono state
indicate soprattutto quali azioni sulle emis-
sioni vanno monitorate, in vista della valu-
tazione dei risultati e della revisione degli
accordi che sarà l’obiettivo della prossima
COP24 in programma a Katowice (Polonia)
nel novembre 2018.
Rimane aperta, tra le altre, la questione del
Green Climate Fund
, il fondo previsto per
aiutare i paesi più in difficoltà a combattere
il riscaldamento globale: sono stati presen-
tati molti progetti riguardanti le energie
rinnovabili, l’adattamento e la mitigazione
ma resta ancora nonbendefinito il suo fun-
zionamento e il chiaro orientamento verso
la decarbonizzazione, oltre alla reale situa-
zione finanziaria. Oltre agli accordi di Parigi,
ci sono altre iniziative internazionali il cui
sviluppo potrà modificare sensibilmente il
quadro energetico nel prossimo futuro. Il
più rilevante è il
Clean Energy for All Euro-
peans
, un pacchetto di proposte legislative
che interessa i settori delle fonti rinnovabili,
dell’efficienza energetica, del mercato elet-
trico, della governance dell’Unione Euro-
pea e della mobilità. Il pacchetto prefigura
una drastica trasformazione del sistema
energetico europeo inmodo tale che possa
essere integrato a livello continentale, che
consenta ai flussi di energia di transitare
liberamente attraverso le frontiere, che si
fondi sulla concorrenza e sull’uso ottimale
delle risorse e si concretizzi in un’economia
sostenibile, a basse emissioni di carbonio e
rispettosa del clima, concepita per durare
nel tempo. Con simili proposte si punta alla
creazione di un’Unione dell’Energia, artico-
lata articola in cinque dimensioni, stretta-
mente interconnesse: sicurezza energetica,
solidarietà e fiducia; piena integrazione del
mercato europeo dell’energia; efficienza
energetica per contenere la domanda;