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Prodotti

AO

OTTOBRE 2017

AUTOMAZIONE OGGI 401

32

Molex

Sick

Molex

(

www.molex.com

) ha ampliato il suo sistema di interconnessione zSFP+ per supportare i canali

a 56 Gbps PAM-4 in una configurazione di 2xN porte impilate, consentendo in tal modo alla prossima

generazione di applicazioni Ethernet e canali in fibra di ricevere segnali con un’integrità eccezionale. Il

prodotto è il primo del suo tipo sul mercato. Gli OEM che richiedono applicazioni di interconnessione

ad alta densità hanno ora la possibilità di utilizzare canali con velocità di trasmissione dati per singola

linea fino a 56 Gbps PAM-4 in configurazione a 2xN impilata. Consentendo tali elevate velocità, il nuovo

prodotto mantiene ancora ridotte perdite di inserzione, diafonia, interferenze termiche ed elettroma-

gnetiche (IEM) ai quali gli utilizzatori sono abituati dal precedente sistema di interconnessione zSFP+. Il

sistema aggiornato ha diverse caratteristiche che consentono una maggiore flessibilità e costi ridotti per

gli utilizzatori. I prodotti con canali a 56 Gbps PAM-4 comprendono gabbie IEM unite tra loro - disponibili

in svariate combinazioni di porte da 2x1 a 2x12 - che consentono grande flessibilità di instradamento dei

segnali su PCB dei LED. Molex ha inoltre realizzato un terminale e un wafer di prossima generazione su

connettori integrati impilati nell’ambito del sistema di interconnessione zSFP+. Il terminale avanzato con-

sente un’integrità del segnale di qualità superiore per applicazioni a 56 Gbps PAM-4. Il sistema consente

agli utilizzatori di unire tra loro cavi e moduli standard con una velocità di trasmissione dati maggiore.

Grazie alla meccatronica lemacchine diventano ancora più intelligenti e connesse: non più una trasmissione univoca di

segnali, ma un vero dialogo in rete per un continuo scambio di informazioni. Prima di addentrarsi nel campo dell’infor-

matica e dell’elettronica, però, la rivoluzione parte dalla meccanica. E qui gli encoder la fanno da protagonisti, essendo

la base della cinematica e della meccanica di movimento, nonché riferimento tecnologico dell’intero mercato motion.

Insieme alla tecnologia One-Cable, essi sono uno dei punti di riferimento nella digitalizzazione 4.0 dell’industria. Intro-

dotta da

Sick

( www.sick.it )

quasi sei anni fa, la One-Cable Technology associata alla comunicazione Hiperface DSL ha

rivoluzionato il mercato. L’integrazione del doppino encoder all’interno del cavo di potenza motore, infatti, semplifica il

cablaggio e consente la costruzione di sistemi più leggeri. In più, l’interfaccia completamente digitale registra, analizza

e trasmette dati di posizione e informazioni ausiliarie, come ad esempio temperatura, velocità e stato di funzionamento

per un condition monitoring in tempo reale che permette di intervenire in qualsiasi momento sul motor feedback e di

attuare degli interventi di manutenzione solo quando è realmente necessario. Adottando un unico cavo per la comuni-

cazione tramotore e drive, la tecnologia DSL (Digital Servo Link) semplifica il cablaggio e consente la costruzione di mo-

tori più leggeri. L’interfaccia completamente digitale, inoltre, è in grado di registrare e analizzare importanti informazioni

utili per una maggiore efficienza produttiva e una migliore capacità diagnostica. Hiperface DSL, il protocollo digitale

conforme allo standard RS485, è stato aperto di recente e può essere utilizzato ora anche su dispositivi a marchio non

Sick. La gamma DSL si sta espandendo anche nel campo del safety in applicazioni motion con componenti, quali il re-

cente EEx37, unmotor feedback robusto, intelligente ed economico. Disponibile in versionemono omultigiro, con una

risoluzione di 15 o 17 bit, ha un diametro di 37mme si basa sul protocollo digitaleHiperfaceDSL, sfruttando tutti i bene-

fici del collegamento one-cable per una comunicazione diretta col drive. La tecnologia capacitiva, inoltre, non necessita

di alcun cuscinetto, andando così ad aumentare ulteriormente la longevità del dispositivo. La certificazione SIL3 relativa

al protocollo DSL è enfatizzata da una variante Safety, sia per il controllo della velocità che di posizione, certificata SIL2.

iMotion

iMotion

( www.imotion.it/ )

, azienda italiana che ha sviluppato la piattaforma completa per l’Internet of Things

Hardwire.io

, lancia Hardwire Trigger, la prima serie di dispositivi multi-connessione progettati per l’IoT. Già inte-

grati con la piattaforma Cloud, vantano una dotazione tecnica di altissimo livello sia in termini di connettività sia

di I/O: wi-fi, Bluetooth, GSM e GPS, RS485, ingressi analogici, ingressi digitali e uscite digitali. Non solo hardware,

ma hardware + Cloud. A differenza di altri data logger disponibili sul mercato, Hardwire Trigger è una soluzio-

ne all-in-one già integrata con la piattaforma Hardwire Cloud per creare oggetti intelligenti in pochi minuti e

senza dover progettare nuovo hardware. È disponibile in tre versioni: Basic, che comprende wi-fi e Bluetooth,

I/O di acquisizione dati e bus di espansione RS485; Advanced, che oltre alle soluzioni presenti nella versione

Basic comprende anche la connettività GSM; Mobility, che comprende wi-fi e Bluetooth, I/O di acquisizione dati,

GSM e GPS. Per tutte le versioni di Hardwire Trigger dotate di GSM, il servizio Cloud include già il traffico della

connettività verso la piattaforma, grazie alla SIM card integrata nel dispositivo. La dotazione tecnica di Hardwire

Trigger comprende: supporto wi-fi nativo che può essere utilizzato per connettere la scheda alla piattaforma o

per interfacciarsi a sensori e dispositivi locali; tecnologia Bluetooth 4.2 Low Energy, supportata da tutte le versioni

di Hardwire Trigger, che permette l’acquisizione di informazioni da sensori locali; un modem 2G opzionale, che

garantisce il corretto collegamento alla piattaforma anche in aree dove non è disponibile la connessione wi-fi;

una periferica GPS opzionale per geolocalizzare in tempo reale la posizione del data logger in applicazioni in mo-

vimento; una batteria tampone opzionale che permette al data logger di funzionare anche senza l’alimentazione

esterna e di notificare alla piattaforma la mancanza di rete; una serie di I/O analogici e digitali e il bus di espan-

sione RS485 con supporto Modbus che permette di acquisire informazioni da sensori e altri dispositivi in loco.