GIUGNO-LUGLIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 399
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trasportistica basata sui
veicoli a guida autonoma.
Tutte le tecnologie di co-
municazione che preve-
dono l’utilizzo di sistemi
di connessione dedicati
ai veicoli vengono spesso
indicate con la sigla
omnicomprensiva
V2X
(
Vehicle-to-Everything
)
che sintetizza un varie-
gato mondo di proposte
architetturali, ognuna dei quali è identificata da un suo acronimo
di riferimento. Vediamo il significato di alcuni tra gli acronimi più
diffusi.
V2V
(
Vehicle-to-Vehicle
) indica un sistema di comunicazione che
permette di connettere direttamente tra loro i veicoli, anche in
modo del tutto automatico e tipicamente quando sono a breve
distanza l’uno dall’altro. Un esempio classico è la comunicazione
che potrebbe essere instaurata tra veicoli che percorrono la
stessa strada, per segnalare tempestivamente una condizione di
pericolo o l’intenzione di frenare o di cambiare corsia da parte
di un veicolo che precede a quelli che sopravvengono alle sue
spalle, onde prevenire pericolosi tamponamenti o collisioni.
Lo stesso tipo di tecnologia potrebbe essere sfruttata anche per
la gestione della movimentazione automatica in ambienti indu-
striali o magazzini logistici, dove i vari veicoli in movimentano
potrebbero comunicarsi a vicenda le intenzioni di movimento,
senza necessariamente ricorrere a un sistema centrale di pianifi-
cazione dettagliata dei percorsi.
V2I
(
Vehicle-to-Infrastructure
) indica un sistema di comunicazione
che connette il veicolo in movimento con un’infrastruttura fissa,
tipicamente degli elementi a bordo strada. Un esempio classico
molto semplice che conosciamo già è il Telepass, ma con l’acro-
nimo V2I si ipotizzano sistemi capaci di scambiare dinamica-
mente informazioni e correlarle, come ad esempio lo stato di un
semaforo con la velocità attuale del veicolo, che permetterebbe
di emettere avvisi per il guidatore o di forzare un arresto con-
trollato qualora la velocità fosse eccessiva per fermarsi in tempo
al rosso. Ma le informazioni potrebbero fluire anche nel verso
opposto, affinché un semaforo possa ottimizzare i suoi tempi di
verde e rosso in funzione del flusso veicolare, onde renderlo il
più fluido possibile.
V2P
(
Vehicle-to-Pedestrian
) indica un sistema di comunicazione
che permette di facilitare lo scambio di informazioni tra i diversi
utilizzatori della sede stradale, come pedoni o ciclisti. Le appli-
cazioni tipiche sono legate alla sicurezza, con la possibilità di
segnalare la propria posizione agli altri in modo del tutto auto-
matico senza correre il rischio di non essere visti.
Applicazioni attuali e future
Le applicazioni che potrebbero beneficiare di una nuova infra-
struttura standard dedicata alle comunicazioni con i veicoli sono
molteplici e, probabilmente, alcune nemmeno riusciamo ancora
a immaginarle.
Tuttavia, quelle più probabili e più vicine
a diventare una realtà concreta possono
essere suddivise in applicazioni per la si-
curezza (di persone e beni), per l’ottimiz-
zazione dei sistemi di trasporto e per il
miglioramento dell’ambiente.
Senza dubbio il tema sicurezza è molto
sentito, soprattutto nel settore automo-
bilistico per il trasporto di persone. L'idea
di fissare uno standard per le comunica-
zioni V2V dirette tra veicoli nasce proprio
per queste esigenze. Poter comunicare
‘a chi sta dietro’ è un'opportunità molto
allettante per prevenire gli incidenti,
sia quando il guidatore è umano, sia
quando il guidatore in futuro sarà un
‘cervello elettronico’.
Un sistema di comunicazione radio ha
il vantaggio che le informazioni su un
evento possono essere trasmesse a tutti
i veicoli che seguono (e non al solo vei-
colo immediatamente dietro di noi), ma
anche a chi provenisse dal senso opposto
o da una strada laterale. Inoltre, una co-
Fonte: CAR 2 CAR Communication Consortium
Fonte: 5GAA Automotive Association
Un veicolo può comunicare con un altro veicolo (V2V), con l'infrastruttura (V2I), con un pedone (V2P)
o con la rete globale (V2N)
Un ostacolo segnalato tempestivamente via radio evita altri tamponamenti
e collisioni