MAGGIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 398
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AO
INDUSTRIAL INTERNET OF THINGS
La trasmissione di dati da sensore a cloud
L’implementazione della IIoT richiederà una comunicazione
end-to-end via Ethernet. Soltanto in questo modo i dati della
rete industriale a livello di campo potranno essere raccolti e
inoltrati a livelli più alti, per essere analizzati nella rete di ufficio,
attraverso speciali sistemi IT. Gli studi di fattibilità condotti da
TE Connectivity si concentrano su soluzioni innovative e tec-
nologie di connessione intelligenti. Essi mostrano come tutti i
dati richiesti dalla IIoT possano essere generati, trasmessi e ana-
lizzati. Poiché l’informazione può essere disaggregata e iden-
tificata anche ai più bassi livelli di automazione, per esempio
azionamenti o sensori, i processi possono essere monitorati ef-
ficientemente e ottimizzati in modo mirato. Questo ha condotto
allo sviluppo di IoT OmniGate, una piattaforma IoT end-to-end
che fornisce una soluzione intelligente a base di software e har-
dware che funziona come ponte tra l’OT( Operational Techno-
logy) e l’IT a livello campo.
IoT OmniGate
IoT OmniGate di TE offre pieno accesso a tutti i dati locali di sen-
sori e attuatori. La sua tecnologia è fondamentale per estrarre
facilmente i dati, aggregarli localmente e fornirli secondo un
modello uniforme, interpretabile facilmente e in modo traspa-
rente, utilizzabile su ogni piattaforma IoT o cloud. La piatta-
forma IoT OmniGate contribuisce ad aumentare la produttività,
riducendo per esempio i fermi macchina, attraverso applica-
zioni di manutenzione preventiva basati su questi dati. Inol-
tre, essa può essere facilmente integrata nei sistemi esistenti,
senza alcun impatto sulle prestazioni in tempo reale di una rete
di controllo esistente. IoT OmniGate è una semplice soluzione
(plug & play) facile da usare che non richiede alcuna complessa
riprogrammazione, installazioni aggiuntive o nuove strutture
di database, essa consente prestazioni notevolmente elevate.
Viene resa possibile la piena valutazione di dati non precedente-
mente strutturati per il massimo della trasparenza, garantendo il
fluido funzionamento di tutti i processi critici per la produzione,
usufruendo di un’architettura a percorso parallelo. Il tutto può
essere eseguito senza interrompere i processi mentre la mac-
china è in funzione, semplicemente configurando e adattando
il percorso IoT al dispositivo, per rendere la realtà produttiva
aperta per l’IoT con minimi fermi linea.
Connettori a ingombro ridotto
La connessione dei sensori via Ethernet non richiede soltanto
che questi siano in grado di sopportare condizioni severe e in-
tensi campi magnetici ma che siano anche considerevolmente
più piccoli ed economici che in passato. Lo sviluppo degli studi
sul One-PairEthernet e Plastic Millimeter wave Fiber (PMF) dimo-
strano la fattibilità di queste connessioni, in grado di sostenere
flussi di dati fino a 1 Gbit/s. La connessione One-Pair-Ethernet,
ha un’interfaccia Ethernet integrata, che può essere connessa a
un cavo twistato. La sua dimensione è meno della metà (>60%
di riduzione) rispetto alle precedenti versioni. Questo connet-
tore offrirà anche considerevoli vantaggi di prezzo rispetto
alle attuali e più complesse soluzioni M8 e M12. La semplicità
di installazione contribuirà a ridurre ulteriormente i costi. La
connessione PMF permette di trasmettere segnali Ethernet via
mmwave su cavi realizzati in fibre di plastica e senza l’uso di se-
gnali ottici. Apportando simili vantaggi analoghi a quelli in fibra
ottica, questi cavi in fibra polimerica, non vengono influenzati
negativamente da interferenze elettromagnetiche o crosstalk.
Peraltro essendo meno sensibili dei cavi in fibra ottica a parti-
celle di polvere o di sporco, possono essere terminati sul posto
più facilmente.
Soluzioni intelligenti per la diagnostica
Il secondo studio di fattibilità è un sistema intelligente di moni-
toraggio dell’energia, che indica esattamente quanta energia una
macchina o i suoi sotto-assiemi stiano utilizzando in ogni determi-
nato momento. Fino ad oggi, questo era possibile solo attraverso
l’uso di speciali dispositivi per la misurazione dell’energia. Inte-
grato in un normale connettore di potenza, questo sistema
include un sensore miniaturizzato con un tra-
smettitore e un’antenna. Questi sono
utilizzati per inviare i dati
delle misure,
attraverso
la Wlan (Wi-
reless Local
Area Net-
work) a un
router, dal
quale pos-
sono poi es-
sere inoltrati
per esempio al
cloud. Per consen-
tire alle aziende di
trarre vantaggio
dai grandi volumi di dati ricevuti e trasmessi attraverso soluzioni di
connessioni intelligenti, le informazioni devono essere analizzate
in dettaglio. TE Connectivity ha sviluppato un sistema IT su cloud a
questo scopo. La relativa app permette di condurre ampie analisi
per aumentare l’efficienza di processo.
Conclusioni
Dal momento che l’IIoT connetterà praticamente tutti i processi,
permetterà un salto quantico in termini di produttività. Sarà in-
fatti possibile in futuro integrare tutte le cose: dalle macchine ai
controlli e azionamenti, agli utensili, alle parti da lavorare e utenti
fino alle reti e sistemi IT. Più alto sarà il numero di processi map-
pati nel mondo virtuale, tanto più efficacemente essi potranno
essere automatizzati, controllati e monitorati. Tutto questo, però,
richiede che essi vengano processati da un numero molto ele-
vato di dispositivi in rete. Gli studi di fattibilità effettuati da TE
Connectivity e le nuove piattaforme che sta introducendo di-
mostrano in che modo si possano connettere fisicamente dei di-
spositivi, inoltrando i loro dati su cloud, attraverso tecnologie di
connessione intelligenti, e utilizzandoli sempre da cloud. Insieme,
essi costituiscono una soluzione completa, che va molto al di là
della connessione tradizionale. TE non soltanto può contare sulla
propria vasta esperienza per soluzioni nel settore industriale, ma
anche sull’esperienza di molti anni in molti altri settori come le
reti informatiche e il settore medicale.
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TE Connectivity -
www.te.comDal momento che l’IIoT connetterà
praticamente tutti i processi,
permetterà un salto quantico
in termini di produttività